I corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico finalizzati alla formazione di Architetto (classe L-17 Scienze dell’Architettura; classe LM-4 Architettura e Ingegneria Edile) sono disciplinati dalla legge n. 264 del 1999, che ne stabilisce il numero programmato a livello nazionale.
Ogni anno il Miur stabilisce modalità e criteri di svolgimento della prova, con relativo numero di posti disponibili. Per l’anno accademico 2018/2019, ad esempio, sono stati messi a disposizione 7.211 posti.
Scopriamo com’è strutturato il test di ammissione, come prepararsi al meglio e quali sono gli sbocchi professionali offerti dalla laurea in Architettura.
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Test ammissione Architettura: la struttura della prova
Da alcuni anni il test d’ingresso è composto da 60 quesiti (con 5 opzioni di risposta) così suddivisi:
- 2 quesiti di cultura generale
- 20 quesiti di ragionamento logico
- 16 quesiti di storia
- 10 quesiti di disegno tecnico e rappresentazione
- 12 quesiti di fisica e matematica
Secondo i criteri ministeriali, vengono assegnati 1,5 punti per ogni risposta corretta, -0,4 punti per ogni risposta errata, 0 punti per ogni risposta non data.
Graduatoria test architettura
Siccome il test è unico per tutte le Università coinvolte, il Ministero pubblica una graduatoria unica nazionale: per l’accesso in graduatoria è necessario raggiungere un punteggio minimo pari a 20 punti. Solitamente, come succede ogni anno per il test di Medicina, il punteggio minimo medio raggiunto dai candidati è molto più alto della soglia d’ingresso.
Come prepararsi al test ingresso architettura
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Laurea in Architettura: gli sbocchi professionali
Dopo aver conseguito la laurea, per acquisire il titolo di architetto bisogna superare l’esame di stato per l’iscrizione al relativo ordine professionale.
Il percorso accademico offre sostanzialmente due possibilità:
- laurea triennale in Scienze dell’Architettura;
- laurea quinquiennale a ciclo unico in Architettura e Ingegneria Edile.
Al termine del corso di laurea triennale è possibile accedere, superando l’esame di abilitazione per l’iscrizione all’albo, alle professioni di architetto junior, ingegnere civile ed ambientale junior, geometra laureato, perito industriale laureato.
Con la laurea magistrale, invece, possono accedere alle professioni di architetto e ingegnere civile e ambientale (sempre dopo il superamento dell’esame di stato). Gli architetti e gli ingegneri, a loro volta, possono accedere alle professioni di pianificatore territoriale, conservatore di beni architettonici e ambientali.
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