In questa lezione di “A scuola di Test” dedichiamo l’attenzione alla preparazione ai test di ammissione a Medicina delle Università private.
In particolare analizziamo la prova del Campus Biomedico e del San Raffaele che si svolgeranno il primo martedì 25 Febbraio, il secondo dal 29 febbraio al 7 marzo. La prossima lezione, invece, sarà dedicata al test della Cattolica.
La principale differenza tra il test del Campus e del San Raffaele è che il primo si svolge in maniera cartacea, mentre il secondo al computer.
Il test medicina Campus Biomedico è composto da 100 domande così suddivise (con 2 ore e mezza di tempo per svolgere la prova):
- 50 di logica
- 15 di biologia
- 15 di chimica
- 5 di cultura generale
- 15 di matematica e fisica
I posti disponibili sono 140. Per maggiori informazioni consulta il bando ufficiale.
Il test medicina San Raffaele è costituito da 60 domande così ripartite:
- 36 di logica (di cui sono in genere brani in lingua inglese)
- 24 scientifiche
Il tempo a disposizione è di 60 minuti, i posti disponibili sono 200. Per maggiori informazioni consulta il bando ufficiale.
Differenze tra le due prove e rapporto con il test statale
Analizzando le prove degli anni scorsi possiamo dire che:
- Le domande di logica sono in media più semplici rispetto a quelle del test della statale. La logica di questi test, come quello della Cattolica, prevede molte domande su tipologie di livello medio-facile e simili a quelle proposte al test della statale del 2016. Ogni anno vengono proposti alcuni quesiti leggermente innovativi e, in particolare per il Campus biomedico, la presenza di alcuni brani impegnativi tende a rendere la prova un po’ più complessa;
- Le domande scientifiche sono più semplici e di risoluzione più rapida rispetto ai quesiti della statale;
- Il numero di domande pari a 100, per il Campus Biomedico, rende il test più impegnativo ma il vantaggio è di avere a disposizione 150 minuti, mentre i 60 minuti per svolgere i 60 quesiti del San Raffaele risultano appena sufficienti se non si è rapidi nella risoluzione;
- Lo svolgimento del test in modalità computer-based al San Raffaele non favorisce la risoluzione sebbene venga fornito un foglio per effettuare i calcoli.
Il numero dei partecipanti l’anno scorso è stato di circa 5.000 al San Raffaele e 3.000 al Campus, ma quest’ultima prova nel 2019 è stata espletata a fine agosto, quindi il dato è parzialmente significativo. Ogni anno in genere il numero dei partecipanti tende ad aumentare.
Il rapporto posti/partecipanti è di circa 1/25, sebbene lo scorrimento di graduatoria sia stato storicamente almeno il 100%, ciò significa che è probabile che a novembre 2020 venga ammesso il posto 400 al San Raffaele e 280 al Campus.
Libri utili
Per una preparazione completa ai test di ammissione ai corsi di laurea in Medicina è disponibile il nuovo Kit EdiTEST 2020 composto da:
I testi affrontano tutte le materie oggetto dei test e offrono la possibilità di accedere a una serie di servizi riservati, tra cui il software di simulazione e le video-lezioni.
Se hai bisogno di una preparazione specifica alle domande di logica, scopri il manuale di teoria e test.
Consigli per affrontare la preparazione
Consideriamo che nel 2019 il punteggio minimo di accesso è stato pari a circa 47/60 al San Raffaele per la posizione 200 e 69/100 per il Campus Biomedico.
Questi punteggi evidenziano una maggiore facilità del test del San Raffaele rispetto a quello del Campus, nonostante la prova sia stata svolta al computer e in meno tempo.
Il Test San Raffaele 2019 non prevedeva però le materie scientifiche, che sono stati presenti fino al 2017.
Questi punteggi, più alti in proporzione rispetto alla statale, mostrano che è necessario conseguire una preparazione completa di tutte le discipline anche se in maniera non approfondita.
Ciò significa che è preferibile conoscere tutto il programma di chimica ad un medio livello, anche se non si è in grado di svolgere esercizi articolati o ragionamenti complessi; è importante studiare in modo sommario la parte di organica, così come ripetere il programma di fisica almeno da un punto di vista teorico e banalmente applicativo.
Noi consigliamo di impegnarsi al massimo per affrontare le prove e di andare a partecipare a questi concorsi perché sono un ottimo modo per vivere il contesto d’esame e osservare la propria reazione emotiva e la propria gestione tecnica e tattica della prova.
Molti studenti dopo aver svolto i concorsi delle Università riflettono molto sulla performance e cambiano il loro modo di studiare, migliorandolo in ottica del test di Settembre della statale.
Non vogliamo però anticiparvi il risultato della vostra esperienza…
Buono studio a tutti!