Il countdown è pronto. Fra qualche settimana per voi candidati di Medicina ci sarà il momento della verità: il 20 maggio, infatti, il Miur pubblicherà la graduatoria nazionale di merito con le assegnazioni alle sedi universitarie. Ma… se doveste scoprire che le attribuzioni non sono quelle che speravate? Se doveste realizzare che a studiare in quell’Università X proprio non ci potete o non ci volete andare? E se rischiaste di restare fuori da tutti i giochi? In tutti questi casi, non disperate. Una soluzione c’è. Si chiama Farmacia. Magari non diventerete medici, ma ci andrete molto vicino. E, soprattutto, potrete godere degli stessi “plus” di una laurea in Medicina: occupazione, occupazione in tempi brevi, ottimi guadagni, oltre a conseguire un titolo di tutto prestigio.
Farmacia è un corso di laurea magistrale a ciclo unico, dura cinque anni ed un corso ad accesso programmato locale: bisogna cioè superare un test di ammissione per potersi immatricolare (tutti i dettagli qui). I concorsi, diversi da ateneo ad ateneo, si svolgono generalmente tra settembre e ottobre. La prova consiste in un quiz a risposta multipla (di norma tra gli 80 e i 100 quesiti) sulle materie di logica, biologia, chimica, fisica e matematica. Alcuni atenei adottano una procedura comune per la selezione dei candidati, estraendo le domande del test da un database comune.
Statistiche alla mano, il XVI Rapporto sulla Condizione occupazionale dei laureati elaborata dal consorzio Almalaurea (anno 2014) dice che, mediamente, ci si laurea in Farmacia a 26 anni con la media del 102, impiegandoci quindi 7 anni. La popolazione di studenti intervistata è più che soddisfatta delle competenze acquisite durante gli anni di corso, e ben il 70%, dovesse tornare indietro, sceglierebbe di nuovo Farmacia.
Più che incoraggianti anche i numeri sull’occupazione. Stando all’analisi di Almalaurea, il tasso di occupazione dei laureati in Farmacia è del 90%. I laureati impiegano, in media, meno di 7 mesi a trovare lavoro, nel 70% dei casi in una farmacia. I contratti sono a tempo indeterminato con un guadagno netto mensile di 1300 euro.
I tassi di occupazione, però, variano a seconda dell’ateneo dove si consegue la laurea. Leggendo i dati estrapolati da Catania.liveuniversity.it dall’indagine di Almalaurea, a un anno dal titolo dominano le Università di Parma (73,3%) e Padova (68,7%); occupazione al 59,2%, invece, per i laureati dell’Alma Mater di Bologna. Netto distacco in negativo per Catania e Bari, rispettivamente al 42,1% e 37,8 %. Tuttavia, se provate a dare uno sguardo ai ragazzi che hanno conseguito la laurea tre e cinque anni fa, lo scenario cambia. Dopo tre anni, infatti, Parma (79,3%) e Padova (79,1%) rimangono in testa, ma Catania e Bari, rispettivamente con il 71,8% e il 71,7% superano, seppur di poco, il tasso di occupazione di Bologna (al 70,8%). La situazione migliora ancora dopo cinque anni dal titolo: 88,4% a Padova, 88,2% a Parma, 79,8% a Bari, 77,6% a Catania e 77,3%.
Quanto ai guadagni, a un anno dalla laurea gli stipendi mensili netti al Meridione sono più bassi, aggirandosi sotto i mille euro a Catania (907 euro) e Bari (893 euro), a differenza dei 1.164 euro di Parma, i 1.163 euro di Padova ed i 1.102 euro di Bologna, ma tendono ad aumentare, seppur lievemente, dopo tre anni, con stipendi netti almese di 1.350 euro a Padova, 1.322 euro Parma, 1.258 euro a Bologna ed un ex aequo a Bari e Catania con 1.228 euro.
Occhio, allora, agli Editest di teoria, esercizi e quiz per la preparazione ai corsi di area scientifica – farmaceutica, ciascuno dei quali contiene un simulatore che vi consente di fare tutte le simulazioni che volete. A tal proposito, vi ricordiamo che il 15 maggio Ammissione.it vi proporrà una simulazione collettiva, ovviamente gratuita, proprio per Farmacia e per tutti i corsi dell’area scientifica, cui seguiranno altri appuntamenti. Per il calendario di tutte le simulazioni collettive, cliccate qui.
Insomma, a conti fatti la laurea in Farmacia non vi consentirà di esercitare la professione medica, ma potrà regalarvi comunque belle soddisfazioni, in termini di carriera e di soldoni. Per i più accaniti, Farmacia è anche una valida alternativa in caso in cui non riusciste a iscrivervi a Medicina e pensaste di riprovare il test l’anno prossimo. Al primo anno, infatti, ci sono esami in comune a entrambi i corsi, oltre ad avere la possibilità di acquisire quelle nozioni che potrete spendervi utilmente al quiz di Medicina.