Istruzione in Italia: chi si laurea ha più opportunità di lavoro

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Lo dicono i numeri: chi si laurea ha più chance di trovare lavoro.

Sembra una frase scontata, ma è quanto emerge dall’ultimo rapporto Istat sull’istruzione nazionale.

Tra il 2014 e il 2018 è aumentato il vantaggio occupazionale dei laureati rispetto ai diplomati (2,2% in più).

In generale, l’Italia non sembra messa “bene”: il livello di istruzione del nostro paese, per quanto riguarda diplomati e laureati, è lontano dagli standard dell’Unione Europea.

L’istruzione in Italia: dati negativi rispetto all’UE

In Italia la quota di diplomati tra i 25 e i 64 anni si attesta intorno al 61,7% (dati riferiti al 2018), mentre la media europea raggiunge il 78,1%.

A questo dato si aggiunge la bassa quota di 25-64enni laureati: meno di due su dieci.

Per quanto riguarda i laureati, se si fa riferimento al target della Strategia Europa2020 (innalzamento al 40% della quota di 30-34enni laureati), l’Italia è al penultimo posto con una percentuale del 27,8% (una soglia abbondantemente superata da Francia, Spagna e Regno Unito).

Tra i dati negativi, aggiungiamo anche una percentuale alta (23,4%, tra le più elevate in Europa) dei cosiddetti “Neet”, giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano (la media europea è del 12,9%).

Per quanto riguarda l’istruzione in Italia, c’è da segnalare un dato: le donne sono più istruite (63,8% almeno diplomate, contro il 59,7% degli uomini) ma il loro tasso di occupazione resta comunque inferiore.

Chi si laurea ha più opportunità di lavorare

In questa sede vogliamo porre l’attenzione sull’aspetto che abbiamo citato in apertura: chi si laurea ha più chance in ottica lavorativa.

Una statistica che può rappresentare anche uno stimolo per chi ha appena conseguito il diploma ma non ha ancora le idee chiare sul suo futuro.

Fermarsi? Continuare gli studi all’Università? Cercare di inserirsi nel mondo del lavoro?

Se guardiamo ai numeri, sembra proprio che sia meglio continuare il proprio percorso di formazione.

L’importante, in questo caso, è bene quale può essere la strada giusta.

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È diviso in quattro parti:

  • prima parte: descrizione dettagliata di come sono organizzate le Università, com’è strutturato il ciclo di studi universitario, come si accede ai corsi di laurea e in cosa consistono i test di ammissione;
  • parte seconda: classi di laurea e sbocchi occupazionali;
  • terza parte: rapporto tra la laurea e il mercato del lavoro;
  • quarta parte: opportunità lavorative offerte dall’istruzione superiore non universitaria (AFAM – Accademia di Belle Arti e Conservatori; Accademie e Scuole Militari).

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