Nel precedente articolo abbiamo discusso circa la valutazione del livello di partenza attraverso l’analisi del punteggio conseguito in una simulazione iniziale.
Nel abbiamo discusso circa la valutazione del livello di partenza attraverso l’ conseguito in una simulazione iniziale.
Chi non ha ancora letto il precedente articolo è importante che vada a leggerlo perché è fondamentale svolgere una simulazione per verificare “da dove si parte”!
Dobbiamo essere sempre consapevoli di quale sia il nostro “valore” durante tutto il percorso di preparazione e quale aspetto va migliorato nel tempo.
E’ importante sottolineare che dal 2013 il test di Medicina è nella tipologia “Cambridge”. Chiariremo nei nostri articoli questa significativa differenza tra il test in modalità “classica” e “Cambridge”.
Il fattore “tempo” nell’organizzazione dello studio
Ritornando al nostro percorso di preparazione, dopo un’attenta verifica dei nostri prerequisiti di partenza, cioè di quanto abbiamo fatto nella nostra simulazione di verifica, come spiegato nel precedente articolo, è il momento di analizzare il fattore tempo nell’organizzazione dello studio.
Il programma del test di ammissione è relativo a migliaia di pagine di programma anche se i libri specifici di teoria per superare la prova, come ad esempio l’EdiTEST, riassumono in circa 1000 pagine l’intero programma di studi. Andiamo ad analizzare come strutturare il piano di lavoro.
A prescindere da quali siano i livelli culturali iniziali in prima battuta è preferibile iniziare a studiare chimica e biologia. Se il tempo a disposizione settimanale non è molto si ritiene più opportuno iniziare a studiare o ripetere la chimica perché è una disciplina meno nozionistica e più applicativa. In altre parole chi è in grado di risolvere quesiti sulle moli o sul bilanciamento ricorderà come si svolgono questi quesiti anche quando non ripeterà per un po’ di tempo tali argomenti, mentre le nozioni teoriche, come ad esempio l’anatomia, richiedono una continua ripetizione delle informazioni e per tale motivo è preferibile, se si ha poco tempo a disposizione, posticipare lo studio di questi argomenti.
La matematica e la fisica sono discipline che presentano meno domande nella prova d’esame e per tale motivo è opportuno che lo studio sia meno approfondito. In generale quasi tutti conosciamo maggiormente la matematica rispetto alla fisica e poiché il tempo a disposizione è limitato consiglio di lavorare prima su matematica e poi su fisica. La matematica è una disciplina quasi in toto applicativa e lo studio si può intersecare con quello della biologia nei mesi primaverili. La fisica va ripetuta solo in relazione alla conoscenza pregressa della disciplina. Chi conosce poco la fisica è più opportuno che ripeta solo alcuni argomenti più o meno noti, ma non la deve trascurare però! Il concorrente “svincolato” dalla maturità potrà dedicare più tempo a tale disciplina ma sempre dopo aver completato gli altri programmi.
Arriviamo a parlare di logica, la disciplina più particolare del concorso perchè non segue un programma ben delineato. Proprio per questo motivo è richiesta un’analisi più dettagliata e pertanto verrà analizzata in successivi articoli. In maniera semplice posso affermare che la logica va studiata per modelli e in modo regolare (2-3 ore alla settimana) in questi mesi. Un discorso separato lo faremo in seguito anche per la Logica della Cattolica e del San Raffaele.
Le simulazioni d’esame devono essere svolte saltuariamente in questo periodo ed in maniera quasi quotidiana nei mesi estivi.
La corretta metodologia di studio
Per studiare in maniera efficace è fondamentale la metodologia di studio. I fattori più importanti della metodologia di studio sono l’apprendere per modelli ed imparare le tecniche risolutive dei quesiti.
Imparare per modelli significa comprendere ad esempio che in matematica tutti i quesiti sulle percentuali sono varianti di solo due tipologie chiave: il problema di sconto e il problema di interesse. Una volta apprese queste due tipologie di quesiti il concorrente sarà in grado di rispondere ad ogni domanda relativa alle percentuali. Imparare per modelli significa anche analizzare le domande che si sono presentate nei test degli anni precedenti e che sono quelle riportate nei libri di esercizi specifici per l’ammissione.
Conoscere le materie non significa saper rispondere ai test!
E’ importante inoltre saper applicare le tecniche di test, un argomento chiave che verrà approfondito in successivi articoli. Le tecniche di test permettono di trovare la risposta corretta anche quando non si hanno tutti gli elementi a disposizione per rispondere. Un esempio dell’utilizzo di una delle varie tecniche la possiamo vedere analizzando questo quesito ufficiale di alcuni anni fa.
Quanto è il doppio di ?
Se non si conosce la formula si può risolvere verificando con un esempio semplice che il doppio di , cioè la potenza cresce di uno e quindi estendendo questa regola il doppio di sarà necessariamente . Cioè per induzione si ha che il doppio di è .
Nel prossimo articolo analizzeremo la logica del test di Medicina del 2015.
Per oggi abbiamo detto abbastanza, ora il momento di iniziare a lavorare intensamente utilizzando ogni istante libero da impegni scolastici e universitari come occasione di studio.