Tesi di laurea: dalla stesura dell’elaborato alla discussione. Guida completa

[vc_row][vc_column][vc_column_text]È giunta l’ora di pensare seriamente alla tesi di laurea ma non sai da dove iniziare?
In questa guida troverai tanti consigli per realizzare una tesi di laurea interessante, approfondita e accurata: a partire dalla scelta dell’argomento e del relatore, passando attraverso la raccolta dei materiali e la stesura del testo, fino alle indicazioni tecniche d’impaginazione e formattazione.

Cos’è una tesi di laurea?

Sapere con precisione cosa si intende per tesi di laurea ci aiuterà a definire meglio il nostro lavoro. La tesi di laurea è un elaborato scritto, realizzato su un argomento attinente a una delle materie del percorso di studi; lo studente la realizza col sostegno di un relatore (in genere professore della materia) e la discute di fronte ad una commissione di docenti per conseguire la laurea.

Quando si chiede la tesi di laurea?

Prima o poi tutti ci siamo posti questa domanda: “quando dovrei chiedere la tesi di laurea?”.
Per rispondere basterà fare due conti: uno studente fra crediti, voti, medie e date d’esame ne fa continuamente!

Di solito, le ricerche per la tesi e la scrittura dell’elaborato si realizzano già durante la preparazione degli ultimi esami, quando si ritiene che possa mancare circa un anno al termine del percorso.

Una tesi triennale, di circa 50 pagine, richiede in media poco meno di un anno; mentre la tesi magistrale, più impegnativa con una media di 150 pagine, si realizza in un anno o poco più.

I tempi variano a seconda dell’argomento scelto e dell’approccio metodologico del relatore.
Scopri come gestire il tuo tempo

Chi è il relatore? Quando parliamo di correlatore?

Non esiste tesi senza un relatore. In parole semplici, il relatore è un professore che insegna la materia a cui appartiene l’argomento che avrai scelto: sarà il docente di riferimento per il tuo percorso di ricerca, ti aiuterà nella sua realizzazione, correggerà il tuo elaborato e lo presenterà alla commissione nel giorno della tua laurea.

Esistono, però, argomenti che appartengono a più discipline contemporaneamente (ad esempio, una tesi di lettere su un poeta bilingue italiano e francese potrebbe coinvolgere il docente di letteratura italiana e quello di letteratura francese): in questo caso sarà possibile rivolgersi a due (raramente più) correlatori che sosterranno il lavoro di ricerca e scrittura nei propri ambiti, conducendo la discussione davanti alla commissione.

Bisogna tenere presente che la scelta del relatore non dipende solo dall’argomento che si vorrebbe trattare, ma è anche, molto spesso, una scelta “personale”, che dipende dal grado di empatia e di stima che si nutre nei confronti del docente. Scegliere un docente con cui si ha il piacere di lavorare è, senza dubbio, un aspetto da considerare al momento di chiedere la tesi.

Scegliere l’argomento della tesi

L’argomento della tesi andrà scelto tra le materie del proprio percorso di studi, ma non necessariamente all’interno dei programmi trattati durante gli esami: potresti considerare di approfondire proprio un tema che il professore non ha inserito nel programma del proprio corso.

C’è una materia che ti appassiona? Un argomento che senti di voler analizzare? Un progetto che vorresti sostenere o una tesi da dimostrare?

Il compromesso tra i propri gusti, l’originalità della proposta e le indicazioni del relatore prescelto definirà il progetto e ti permetterà di passare, finalmente, ad una fase più operativa!

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La ricerca delle fonti e la bibliografia

Manuali, articoli, romanzi, saggi, approfondimenti, tutto ciò che può essere utile alla ricerca ed entra nel dettaglio dell’argomento della tesi andrà nella bibliografia.

Grazie a Internet, questa fase della ricerca è diventata molto più breve che in passato. Gran parte dei testi è in rete e, se non in ebook o pdf, i cataloghi delle biblioteche online forniranno informazioni sulla reperibilità dei volumi. Sui siti enciclopedici, come Wikipedia, potete trovare bibliografie, spunti e idee, ci sono siti che raccolgono riassunti e tesi di laurea consultabili gratuitamente, e tutto mentre si sta comodamente seduti sul proprio divano.

Per quanto riguarda la bibliografia, è bene ricordare che una prima parte sarà dedicata ai testi generici, che riguardano la materia prescelta: ad esempio, se la tesi di lettere avrà come argomento la poesia di Montale, si inseriranno nella bibliografia manuali di letteratura italiana del Novecento, biografie di Montale, ecc.

La seconda parte riguarda testi specifici, nel nostro caso, le raccolte di poesie di Montale, lettere, articoli di giornale scritti dall’autore o da altri sulle sue opere.

Ricorda che non esiste un numero preciso di materiali da raccogliere, ma una bibliografia che si rispetti riempie almeno una pagina.

Di cosa parlare nella tesi di laurea?

Quando la bibliografia avrà raggiunto una discreta lunghezza (nel caso di Montale, hai letto la sua biografia e approfondito almeno le sue opere più importanti), potresti realizzare una mappa degli argomenti: decidere di cosa parlare e cosa scartare dal tuo lavoro sarà essenziale per non “naufragare” in una marea di temi da trattare.

Per questo può essere utile realizzare un Indice da seguire, con gli argomenti suddivisi in paragrafi e sottoparagrafi: più dettagliata sarà la suddivisione, più semplice risulterà l’organizzazione del testo.

Come iniziare la tesi?

Quando non sai da dove iniziare, comincia dal principio.
Iniziare dal principio significa dare un ordine agli argomenti: nel caso di Montale, ad esempio, si potrebbe decidere di trattare i temi in ordine cronologico, oppure parlare delle sue opere principali e quindi iniziare raccontando da dove nasce l’idea della sua prima raccolta, o ancora soffermarsi su una sola raccolta di poesie e quindi partire dal periodo storico-letterario in cui fu scritta.

Si potrebbe iniziare parlando della formazione del poeta, della sua città natale, della corrente letteraria a cui appartiene, della situazione letteraria negli anni in cui iniziò a scrivere.
Basarsi sulla mappa degli argomenti, se hai deciso di realizzarla, è la scelta migliore!

Come impostare il testo della tesi?

A questo punto, bastano pochi accorgimenti per realizzare un testo che sia all’altezza delle vostre aspettative.

No al copia e incolla, sì alla riscrittura: non appropriarti delle parole degli altri (che siano autori di testi oppure anonimi di internet). È importante riscrivere i concetti altrui che si vogliono esprimere, ma se deciderai di usare le parole autorevoli di scrittori, scienziati, ricercatori o artisti, allora ricorri alle citazioni di cui segnalerai le fonti nelle note a piè di pagina.

Per realizzare un elaborato scritto di qualità e privo di errori, ti consiglio di scaricare la nostra Guida gratuita alla stesura di un elaborato scritto.

Inoltre, se hai distribuito i temi in paragrafi e sottoparagrafi, prenditi del tempo per selezionare con cura i titoli da attribuirvi, in modo da creare già nell’indice una mappa dei concetti: questo servirà a te per distribuire con ordine la materia da trattare e al lettore per cogliere a colpo d’occhio il percorso che hai seguito

A cosa serve l’introduzione?

Un’introduzione preliminare servirà a spiegare la scelta dell’argomento, il percorso delle tue ricerche e i contenuti dell’elaborato. Si realizza al termine della stesura del testo, perché si tratta di una presentazione del lavoro svolto.

Come scegliere il titolo della tesi?

Bisogna pensare all’aspetto essenziale della ricerca, all’argomento principale e condensare tutto in poche parole. Il titolo è un’indicazione su ciò che il lettore troverà all’interno del testo.
Non optare per un titolo troppo lungo, potrai utilizzare un sottotitolo per rendere l’argomento più chiaro.

Formattazione e impaginazione

Ogni facoltà universitaria dà indicazioni precise sulla formattazione e l’impaginazione dell’elaborato finale. Di solito, il testo va stampato fronte-retro, con un carattere leggibile (di preferenza Times New Roman o Courier New), di grandezza 12 o 14, con margini tra i 2 e i 4 cm. Non dimenticate di lasciare un centimetro in più nel margine interno per la rilegatura.

Le citazioni interne al testo sono inserite in virgolette caporali, se superano i due righi andranno a capo, con un ulteriore margine sinistro di circa mezzo centimetro e un carattere inferiore di uno o due punti al testo. Anche le note a piè di pagina avranno un carattere più piccolo, di norma uno o due punti in meno rispetto alle citazioni.

Ogni volta che inizia un nuovo capitolo, è consigliabile spostare il testo sulla pagina successiva e usare il grassetto per titoli di paragrafi e sottoparagrafi; mentre il corsivo andrà usato per termini stranieri e titoli di opere.

Dedica e ringraziamenti della tesi

Prima di mandare il testo in stampa, forse vorresti scrivere la dedica e i ringraziamenti.
La tesi è un lavoro importante e la conclusione di un percorso durato anni, fatto di sacrifici e gioie, che hai realizzato anche grazie a tante persone che ti hanno sostenuto e spronato.

La dedica va posta all’inizio, dopo il frontespizio (che riporta il titolo della tesi, il nome del candidato e del relatore) e prima dell’indice e del testo, nominando una o più persone essenziali.

I ringraziamenti vanno alla fine, dopo la bibliografia: qui ci si può sbizzarrire, ringraziare animali, cose e persone, commuoversi, fare i seri o prendere in giro gli amici. In rete si trovano moltissimi esempi di ringraziamenti a cui ispirarsi.

Quando consegnare la tesi di laurea?

La tesi va consegnata al relatore con qualche settimana di anticipo sulle date della sessione di discussione della tesi.

Considera che servirà qualche giorno per la scelta della rilegatura e la stampa: il consiglio è di terminare il testo con largo anticipo, in modo da potersi dedicare al discorso da fare in seduta di laurea.

La laurea è per sempre! Quindi…

Non dimenticare che il giorno della discussione della tesi sarà un giorno molto importante, che non dimenticherai per tutta la vita. Una vera e propria cerimonia: servirà un vestito per l’occasione!

La tua mise dovrà essere elegante ma non troppo, si tratta di una cerimonia e non di una festa; dovrà comunicare sicurezza e professionalità ma anche farti stare a tuo agio.

Insieme alla scrittura dei ringraziamenti, la scelta dell’abito è senza dubbio il lato più frivolo di questo momento fondamentale per ogni laureando. Goditelo e attendi il giorno della discussione con tranquillità.

Ricorda: dovrai parlare del tuo lavoro e non c’è nessuno che possa conoscerlo meglio di te!

Ad maiora!

 

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