Test di Medicina sì, test di Medicina no. Continua la pioggia di commenti dopo la dichiarazione della ministra Stefania Giannini di voler introdurre il “modello francese” in Italia, abolendo l’esame d’ammissione a Medicina al primo anno. L’ultima esternazione in ordine di tempo è quella di Andrea Lenzi, presidente del Cun, il Consiglio universitario nazionale, secondo cui proporre un esame di sbarramento al termine del primo anno “significherebbe solo rimandare il problema e nel frattempo la gestione di 80 mila iscritti in quel primo anno causerebbe seri problemi di carenza strutturale”, senza contare che “la frequenza obbligatoria del primo anno di corso risulterebbe impossibile”. In attesa che ai vertici del Miur smettano di giocare con i sogni degli studenti e le tasche delle loro famiglie, ecco l’ultima parte sulle curiosità statistiche del concorso di ammissione a Medicina dello scorso 8 aprile 2014.
♦ Rispetto al 2013 i posti disponibili banditi dal Miur quest’anno sono diminuiti del 2%. Alla Federico II di Napoli si sono presentati 687 studenti in meno e a Siena 155 in meno. La numerosità dei concorrenti rispetto ai posti messi a disposizione ha fatto sì che un partecipante su 7,62 risultasse idoneo. Nel 2013 era più semplice (1 su 6,68).
♦ Quanto ai risultati del test per materie, c’è stato un peggioramento generale rispetto al 2013 in tutti i cinque argomenti. Punteggi bassissimi per le domande di cultura, seguite da quelle di chimica e biologia. Più semplici i quesiti di logica e di fisica e matematica. Nessuno studente ha raggiunto il massimo assoluto di 34,5 punti nella logica; solo quattro studenti hanno ottenuto 33. La cultura generale è stata la materia più ostica. Appena 98 studenti (su 63mila!) hanno raggiunto il punteggio massimo di 6. Difficile anche la biologia; un solo studente (di Cagliari) ha centrato il punteggio massimo di 22,50. Sono stati in venti, invece, a conquistare il massimo in Chimica (15 punti). In discesa, infine, i quesiti di matematica e fisica: 498 studenti hanno ottenuto il punteggio massimo di 12.
In attesa che la ministra Giannini decida sull’abolizione o meno dell’esame di accesso a Medicina, sappiate che se state pensando di dribblare il test ed iscrivervi in qualche ateneo estero, il Consiglio di Stato ha già bocciato alcuni studenti furbetti. Il mese scorso, la sesta sezione del Consiglio di Stato ha infatti respinto il ricorso di uno studente italiano che chiedeva di trasferirsi da Arad, Romania, all’Aquila. I giudici sono stati chiari: il passaggio in Italia si può fare solo se si supera la prova d’ingresso. E il passaggio non vale soltanto per il primo anno, ma anche per quelli successivi. Il motivo? «Se si consentisse l’iscrizione di studenti provenienti da università straniere, chiunque non abbia superato l’esame di ammissione potrebbe immatricolarsi presso un ateneo straniero e chiedere, l’anno successivo, il trasferimento presso un’università italiana. Gli effetti elusivi sarebbero evidenti, mettendo a rischio la stessa effettività della funzione selettiva e di programmazione» (Consiglio di Stato, 21 aprile 2014 n. 2028).
Se questo articolo vi è piaciuto, occhio anche alla prima e seconda parte dedicate alle curiosità statistiche sull’ultimo concorso di ammissione a Medicina.
*Le statistiche citate nell’articolo sono a cura del professore Andrea Casanova dell’Università di Cagliari.