Statistiche Professioni sanitarie a.a. 2013/2014
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Nell’anno accademico 2013/2014 sono stati 105.901 gli studenti che hanno affrontato gli esami di ammissione per i 27.338 posti disponibili dei corsi delle Professioni sanitarie, con un rapporto tra domande e posti pari al 3,9 (nel 2012/2013 era di 4,4).
Rispetto allo scorso anno, le domande sono calate dell’11,5%, vale a dire circa 13mila candidati in meno. Il decremento ha toccato un po’ tutte le 22 professioni, ma la concorrenza per l’accesso ai corsi è rimasta pur sempre alta, considerato che c’è stato più o meno un posto ogni quattro candidati La riduzione delle domande, che ha riguardato soprattutto infermieri e tecnici di radiologia (rispettivamente -16,4% e -19,8%), probabilmente è frutto del calo occupazionale che per la prima volta ha colpito l’area delle laurea mediche, con un progressivo trend negativo negli ultimi cinque anni. L’aria sanitaria resta comunque al primo posto assoluto per occupazione rispetto a tutti gli altri settori.
Per visualizzare i dati completi, consulta la tabella 1A e 1B.
Le Professioni sanitarie più richieste dagli studenti
A differenza degli ultimi due anni, nel concorso del 2013 si è ridotto il rapporto tra domande presentate e posti disponibili per tutte le 22 Professioni sanitarie, seppure con valori diversi. Quello di Fisioterapia resta comunque il corso più ambito con un rapporto D/P pari a 13,8 (lo scorso anno era di 14,9); seguono Logopedia (11,1), Dietista e Ostetricia (7,1). Negli ultimi posti, invece, hanno trovato collocazione le professioni di Tecnico audiometrista (1,4), Terapista occupazionale (1,1) e Assistente sanitario, l’unico profilo a scendere sotto la soglia di 1 (0,9).
Per visualizzare i dati completi, consulta la tabella 4.
Ripartizione dei posti per Università
Nel concorso del 2013 è aumentato il numero dei corsi (da 438 a 455) e delle sedi formative (da 757 a 776) delle Professioni sanitarie.
La Statale di Milano resta l’unico ateneo ad aver attivato tutti i 22 corsi (la media nazionale del 2013 è stata di 10,4 corsi offerti); di contro, l’Università di Campobasso ne ha erogato solo tre e il Campus Biomedico appena due.
Per quanto riguarda i posti disponibili, solamente La Sapienza di Roma, la Statale di Milano, Roma Tor Vergata, Padova e Verona hanno messo a bando più di 1000 posti; all’estremo opposto di nuovo il Campus Biomedico con un’offerta di 93 posti.
Per quanto riguarda il calo di ammissioni nelle singole università, l’Ateneo di Messina e il San Raffaele di Milano hanno registrato le contrazioni maggiori rispettivamente col –27,8% e -28%, seguite da Salerno (-25,1%), Siena (-22,6%), Cattolica (-19,5%) e Brescia (-19,2%). Le uniche università che hanno incrementato le domande di partecipazione alla prova d’esame sono state Catania (+13,1%), Cagliari (+8,9%), Pavia (+6,4%) e Catanzaro (+2%). Probabilmente tale crescita dipende dalla riattivazione del corso di Fisioterapia a Cagliari e dall’aumento dell’offerta formativa in Calabria, in cui i corsi di laurea sono passati da sei a diciassette e i posti da 700 a 825.
Per visualizzare i dati completi, consulta la tabella 2.
Ripartizione dei posti per profili
Nell’a.a. 2013/2014, Infermiere, Fisioterapista, Tecnico di radiologia, Tecnico di laboratorio e Ostetrica sono state le Professioni sanitarie a vantare il maggior numero di corsi erogati e, non a caso, sono state anche le professioni presenti in quasi tutte le università (Infermiere, per esempio, ha visto 42 corsi attivati su 220 sedi per 15.955 posti disponibili). Fanalini di coda le professioni di Podologo e di Tecnico Audiometrista, rispettivamente con 7 e 5 corsi; Tecnico Audiometrista è stato, inoltre, il con il più basso numero di posti banditi, appena 60.
Per visualizzare i dati completi, consulta le tabelle 3 e 5.