Pubblicata l’edizione 2015 della classifica delle università nate da meno di 50 anni, brillano le italiane. Ma i paesi in via di sviluppo corrono più veloci.
Milano-Bicocca e Roma Tre tra le migliori 100 università «under 50» al mondo. Lo rivela il Times Higher Education, che ieri ha pubblicato il ranking mondiale degli atenei nati da meno di 50 anni e che si candidano a scalzare il primato britannico e statunitense nella più famosa classifica mondiale degli «over». Con l’obiettivo di diventare gli Harvard e Oxford di nuova generazione.
Già l’anno scorso le nostre “giovani” università brillarono nella top cento 2014, come da noi descritto.
Atenei emergenti
Per la prima volta nella storia della classifica delle giovani università c’è un nuovo numero uno, l’École Polytechnique Fédérale di Losanna, in Svizzera, fondato nel 1969, seguito dalle coreane Pohang university and Kaist (Korean Advanced Institute of Science and Technology). A completare la top 10 ci sono Paesi Bassi, Francia, Regno Unito e Stati Uniti. Ma la notizia è che, a differenza di quanto accade per la classifica «tradizionale» del Times – dove nessuna italiana si piazza tra le prime 100 università – già al 24esimo posto troviamo la Milano Bicocca, nata nel 1998, mentre all’84esimo (era ultima nella classifica 2014) c’è Roma Tre, attiva dal 1992.
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«L’Italia è la patria di alcune delle più antiche e note università al mondo – scrive il Times Higher Education – ma ancora non riesce a lasciare un segno tangibile nella tradizionale classifica delle World University. E quindi, anche se la presenza in questa lista di due giovani e brillanti atenei italiani sotto i 25 anni è un’ottima notizia – spiega ancora il magazine britannico – è anche vero che la classifica è piena di straordinarie università dei paesi in via di sviluppo che hanno messo l’istruzione superiore in cima all’agenda nazionale e l’Italia non può permettersi di restare indietro».
Per conoscere la classifica mondiale di tutti gli atenei secondo il QS World University Rankings, clicca qui.
In questo articolo invece trovi la classifica dell’“U-multirank”, un nuovissimo sistema di classifica europea.
A dominare i vertici della top 100 under 50 sono, infatti, gli atenei dell’Asia orientale (oltre alla Corea del Sud anche Hong Kong e Singapore), mentre l’Australia supera il Regno Unito come il paese più rappresentato nella lista , con 16 strutture in classifica. Gli Usa vantano sette strutture statunitensi nella top 100, così come la Germania, mentre il Brasile, con un ateneo nei primi 100, è l’unico paese Brics presente in classifica.
http://www.timeshighereducation.co.uk/world-university-rankings/
fonte: il sole 24 ore del 30 aprile