Ogni anno migliaia di studenti riempiono le aule universitarie per partecipare al test di ammissione nazionale e coronare il sogno di entrare a Medicina.
Uno scoglio difficile da superare, che però può aprire il campo ad un percorso di studi interessante e soprattutto ad un futuro lavorativo roseo.
Dai dati AlmaLaurea risulta che i laureati in Medicina (e in generale nell’ambito medico-sanitario) sono quelli che riescono più facilmente a inserirsi nel mondo del lavoro.
Il percorso non è semplice e soprattuto non breve: dopo la laurea, infatti, i medici devono seguire percorsi di abilitazione e specializzazione.
Non a caso dai dati AlmaLaurea si evince che il tasso di occupazione cresce all’aumentare degli anni dal conseguimento del titolo, fino a raggiungere numeri che si avvicinano al 100% di tasso di occupazione.
Importante, in questo caso, considerare anche due parametri valutati da AlmaLaurea: l’efficacia della laurea in ottica lavorativa e la soddisfazione per il lavoro svolto.
Nel primo caso la soddisfazione dei laureati è molto vicin al 100%; nel secondo, su una scala da 1 a 10, la soddisfazione per il lavoro svolto si attesta intorno ad un valore di 8,3.
Sbocchi lavorativi Medicina: quali sono?
Come detto in precedenza, dopo aver conseguito la laurea in Medicina bisogna seguire dei corsi di formazione e specializzazione per inserirsi definitivamente nel mondo del lavoro.
Vediamo che tipo di lavoro può svolgere un laureato in Medicina e, soprattutto, in quali contesti:
- Medico-chirurgo alle dipendenze del SSN (Servizio Sanitario Nazionale): per poter esercitare l’attività di medico-chirurgo di Medicina Generale è necessario possedere il Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale. Tale titolo si consegue dopo un corso bandito a livello regionale della durata di tre anni, al quale si accede tramite un concorso pubblico.
- Medico Specialista: dopo il conseguimento della laurea un medico può seguire una Scuola di Specializzazione, alla quale si accede tramite concorso ministeriale.
In Italia esistono più di 50 scuole di specializzazione: al termine della formazione (della durata di 5 anni) si può diventare specialista pediatra, geriatra, otorino, urologo, cardiologo ecc… - Medico alle dipendenze di altre istituzioni pubbliche nazionali: il medico può trovare impiego anche all’interno dei Corpi Militari (si può studiare Medicina anche direttamente frequentando un’Accademia Militare), nelle Carceri, nella Protezione Civile, nei Servizi di emergenza (ad esempio la Croce Rossa), all’INPS o all’INAIL, al CIRM (Centro Internazionale Radio Medico) per i servizi sanitari dedicati ai marittimi.
Esistono, tuttavia, dei casi in cui il medico può esercitare senza specializzazione:
- lavoro come sostituto (tranne in odontoiatria o per le specializzazioni di radiologia e anestesiologia)
- lavoro come medico di continuità assistenziale (la cosiddetta guardia medica)
Test ammissione Medicina: come prepararsi
Come abbiamo scritto in apertura di articolo, per iscriversi a Medicina bisogna superare il test di ammissione.
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