Il professore Diego Cotella – ricercatore in Biologia Applicata presso l’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, attraverso questa intervista, fa luce su molti dubbi esposti dagli studenti che per la prima volta si avvicinano al mondo dell’università.
Diego Cotella è referente per gli “Open day” e per i “Saloni dell’Orientamento” del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università del Piemonte Orientale ed ogni giorno incontra ragazzi di istituti e licei che cercano risposte alle domande che ciascun studente si pone da sempre.
Quali sono i dubbi più diffusi manifestati dai ragazzi?
Le domande degli studenti sono più o meno sempre le stesse: Quali corsi universitari offrono maggiori opportunità di trovare lavoro? Le università sono tutte uguali? Sarò costretto anch’io a trasferirmi all’estero per trovare lavoro?
Come indicare il corso di studio vicino alle esigenze individuali?
Lo studente dovrebbe imparare a farsi spesso, durante tutte le fasi della sua crescita, due domande:
- Quali sono le mie capacità?
- Cosa mi interessa veramente fare nella vita?
Secondo me è molto importante che lo studente impari innanzitutto a “guardarsi dentro” per capire quali sono le proprie abilità e a cosa è maggiormente interessato. A tal proposito la mia università offre un servizio gratuito di counseling, gestito dalla scuola di specializzazione in psichiatria. Inoltre, il mio e altri dipartimenti universitari, in collaborazione che le scuole del territorio, durante l’estate ospitano nei propri laboratori di ricerca diversi studenti delle scuole superiori. In questo modo viene data la possibilità agli studenti di affacciarsi al mondo della ricerca scientifica.
Qual è il modo migliore per aiutare i ragazzi nella scelta?
Offrire loro la possibilità di incontrare il mondo dell’università, il prima possibile. Quindi, ben vengano i “saloni dell’orientamento”, gli “open days”, i laboratori didattici, le “summer schools” ma è ugualmente importante che sia l’università, ogni tanto, ad andare nelle scuole per incontrare gli studenti.
La preparazione offerta dalle scuole superiori è adeguata alle sfide universitarie?
No, penso che la maggior parte degli istituti di scuola superiore non sia in grado di preparare gli studenti in questo senso. Le scuole superiori in Italia sono in genere in grado di fornire una buona istruzione di base, ma spesso manca la capacità di orientare gli studenti verso le numerose possibilità dei corsi universitari offerti. Molti degli studenti che partecipano ai nostri saloni dell’orientamento, per esempio, non sanno che cosa fa un Biotecnologo o un Tecnico di Radiologia. Inoltre, molti studenti che affrontano i test di ingresso, non hanno mai avuto la possibilità di fare delle “simulazioni” durante gli studi di scuola superiore.
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Quale consiglio darebbe ai ragazzi per non sbagliare scelta il corso di laurea?
Primo: informarsi. È ora possibile reperire facilmente sul web tutte le informazioni necessarie riguardo le diverse università e corsi di laurea. Prima si inizia e meglio è, non bisogna aspettare di arrivare all’ultimo anno per iniziare a informarsi.
Secondo: verificare. Una volta individuati i corsi di laurea e le università di interesse, chiedere di poterli visitare, di poter avere colloqui con docenti e studenti, per poter verificare di persona e farsi un’idea più precisa sul corso di laurea/università che interessa.
Il suo corso di laurea prevede dei percorsi di orientamento?
Sì. Ogni anno organizziamo due momenti importanti. Durante i “saloni dell’orientamento”, (si svolgono nel periodo febbraio-marzo) gli studenti vengono invitati presso le nostre sedi universitarie e possono assistere a delle presentazioni fatte dai singoli dipartimenti, in cui viene illustrata l’intera offerta formativa dell’università.
Gli “Open Day” vengono invece organizzati autonomamente da ogni singolo dipartimento, si svolgono in primavera-estate, e sono rivolti a quegli studenti che hanno già un’idea abbastanza precisa su cosa “fare da grandi”. Durante l’evento, hanno la possibilità di visitare le strutture universitarie in cui studieranno (es. laboratori, aule, centri di simulazione) e incontrare alcuni dei loro futuri docenti.
Inoltre, l’università dispone di un ufficio orientamento, con personale sempre pronto ad assistere gli studenti delle scuole superiori nella loro scelta universitaria, e ogni dipartimento dispone di referenti per l’orientamento, cioè di docenti universitari in grado di rispondere a domande specifiche riguardo i vari percorsi di studi.
I ragazzi temono di non trovare lavoro?
Ovviamente sì, anche perché le informazioni che arrivano dai mass-media non sono MAI incoraggianti, e la percezione diffusa è quella di un paese che non sa investire sulla formazione dei giovani e, peggio ancora, non sa offrire ai giovani un lavoro adeguato alla loro formazione.
Iniziare un percorso universitario per poi scoprire che la scelta non coincide con le proprie attitudini è motivo di preoccupazione da parte degli studenti?
Io insegno in una realtà universitaria un po’ particolare. All’interno della Scuola di Medicina tutti i corsi, tranne uno (biotecnologie) sono ad accesso programmato. Molti studenti frequentano un corso di studi che in realtà è un “ripiego” (un “piano B”), in quanto non sono riusciti ad accedere al corso di studi da loro indicato come “prima scelta” (in genere Medicina o Fisioterapia). Questo è particolarmente vero per il corso di Biotecnologie, dove quest’anno, a fronte di quasi ottocento (800!) matricole, oltre l’80% degli studenti ha ammesso di essersi iscritto a Biotecnologie in quanto non avevano superato i vari test di ingresso a Medicina o Professioni Sanitarie.
Ovviamente, la professione del Biotecnologo è molto diversa da quella del medico o del fisioterapista. La preoccupazione degli studenti riguardo all’avere scelto un corso che in realtà non interessa è quindi comprensibile. È stata quindi per me una piacevole sorpresa quando, al termine del mio corso (primo anno, secondo semestre), molti studenti mi hanno confidato di avere deciso di continuare gli studi in biotecnologie, perché hanno trovato le mie lezioni e quelle dei miei colleghi molto interessanti, e hanno finalmente capito un po’ cosa sono le biotecnologie.
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Piano di studi universitari: secondo Lei gli studenti sono soddisfatti dell’offerta?
Ovviamente gli studenti vorrebbero trovare tutti i corsi di laurea in tutte le università, e sono quindi frequenti le richieste di attivare corsi tipo odontoiatria, logopedia e magari ingegneria anche a Novara. Non è possibile avere tutto in tutte le università, soprattutto quelle medio-piccole come la mia, ma il messaggio che si vuole trasmettere è che la scelta di puntare su determinati corsi di studio è determinata da fattori ben precisi, tra cui le reali opportunità offerte dal mondo del lavoro sul territorio e dalla volontà di puntare su un numero limitato di corsi di studio per farne una eccellenza nel panorama universitario italiano.
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