Nel mondo universitario e in ambito lavorativo si parla sempre di più di lauree STEM.
Ma cosa significa STEM? Di quali corsi di laurea si parla? Quali sono le prospettive occupazionali?
Scopriamolo insieme all’interno di questo articolo, attraverso il quale cercheremo di rispondere alle tante domande che riceviamo ogni giorno sulle nostre pagine Facebook e Instagram.
Table of Contents
Lauree STEM: quali sono
Con l’acronimo STEM si indicano i corsi di laurea (e i relativi ambiti lavorativi) che rientrano nelle marcoaree di Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica.
Nello specifico, stando a quanto comunicato dal MIUR, fanno parte dell’ambito STEM:
- i corsi di laurea dei gruppi architettura e ingegneria (ad eccezione della triennale in Disegno industriale e della magistrale in Design)
- le classi di laurea del gruppo chimico-farmaceutico (tranne le magistrali a ciclo unico in Farmaacia e Farmacia industriale)
- le lauree di primo livello in Statistica e quelle di secondo livello in Scienze statistiche attuariali e finanziarie e Scienze statistiche
- le classi di laurea del gruppo geo-biologico (eccezion fatta per la lauare di secondo livello in Biotecnologie)
- i corsi di laurea del gruppo scientifico (tranne Metodologie informatiche per le discipline umanistiche)
- la laurea di secondo livello in Nutrizione umana
- la laurea di secondo livello in Tecniche e metodi per la società
- i corsi di primo livello in Diagnostica per la conservazione dei beni culturali e di secondo livello in Conservazione dei beni architettonici e ambientali, Scienze per la conservazione dei beni culturali e Conservazion e restauro dei beni culturali (a ciclo unico)
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Lauree STEM e opportunità di lavoro
Laurearsi in STEM conviene!
Stando alle ultime indagini condotte da AlmaLaurea, infatti, i laureati nelle discipline STEM a 5 anni dal titolo fanno registrare un tasso di occupazione pari al 90% di media tra uomini e donne (92,9% uomini, 86,9% donne).
A farla da “padrone” sono le classi di laurea in Ingegneria e quelle che fanno parte degli ambiti economico-statistico e geo-biologico.
Un altro dato confortante arriva dalle retribuzioni mensili: i laureati STEM guadagnano in media più di 1.600€ al mese.
In generale, tutti i laureati STEM dimostrano di essere pienamente soddisfatti del percorso di studi e dei “risvolti” sul mercato del lavoro.
Dall’analisi AlmaLaurea viene fuori anche un dato su cui bisogna lavorare: la componente maschile (59,8%) tra i laureati STEM è maggiore rispetto alla componente femminile (40,2%).
Le donne, anche se in numero minore, fanno registrare comunque un voto medio di laurea più alto degli uomini.
I risultati, però, non si traducono positivamente nel mondo del lavoro: nonostante le performance migliori, infatti, le donne restano ancora penalizzate rispetto ai colleghi uomini.
Il salario mensile, infatti, è tutto a vantaggio degli uomini, che guadagnano in media 1.760 euro contro i 1.472 euro delle donne.
