Corso di laurea in Scienze e tecniche Psicologiche: attività formative e sbocchi lavorativi

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Se dopo aver valutato anche l’aspetto attitudinale hai deciso di intraprendere la strada della Psicologia dopo il diploma, non ti resta che scoprire di più sui corsi di laurea e sugli sbocchi lavorativi.

Corsi di Laurea Scienze e tecniche psicologiche: cosa si studia

I corsi di laurea della classe L-24 in Scienze e tecniche psicologiche forniscono le conoscenze nei principali ambiti della psicologia (psicologia generale, psicobiologia, psicometria, psicologia sociale, psicologia del lavoro e delle organizzazioni, psicologia dinamica).

Come per gli altri corsi di laurea, anche in questo caso possiamo fare una distinzione tra attività formative di base e attività formative caratterizzanti.

Tra le attività di base troviamo:

  • fondamenti di psicologia
  • formazione interdisciplinare (fisiologia, biologia applicata, discipline demoetnoantropologiche, storia della filosofia, pedagogia generale e sociale, sociologia)

Fanno parte delle attività caratterizzanti, invece, i seguenti ambiti di studio:

  • psicologia generale
  • psicologia dello svilippo e dell’educazione
  • psicologia sociale e del lavoro
  • psicologia dinamica e clinica

Sbocchi lavorativi

I laureati in Scienze e tecniche psicologiche possono lavorare (nel settore pubblico o privato) presso strutture che svolgono attività negli ambiti dei servizi alla persona, ai gruppi e alle comunità; può lavorare, inoltre, nel campo delle risorse umane.

Per esercitare la professione di Psicologo è necessario superare l’esame di Stato per l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi.

All’interno dell’Ordine esistono due sezioni differenti:

  • sezione A: possono iscriversi gli studenti che hanno completato l’iter universitario conseguendo una laurea magistrale nelle classi L-58 o LM-51;
  • sezione B: possono iscriversi i laureati in Scienze e tecniche psicologiche che hanno svolto un tirocinio semestrale presso una struttura convenzionata.

Gli iscritti della sezione A acquistano il titolo professionale di Psicologo, mentre gli iscritti nella sezione B diventano “Dottori in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro”, o “Dottori in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità”.

Condizione occupazionale dei laureati

Dall’ultima indagine AlmaLaurea si evince che più del 70% dei laureati in Scienze e tecniche psicologiche, a un anno dalla laurea, non lavora e frequenta un corso di laurea magistrale.

Questa percentuale così elevata ci fa capire come la maggior parte degli studenti percepisce come incompleto il percorso triennale per inserirsi nel mondo del lavoro.

Solo il 5,5% dei laureati triennali, infatti, ha dichiarato di lavorare e non frequentare una magistrale.

Sempre a un anno dalla laurea, la retribuzione media dei laureati in Scienze e tecniche psicologiche che si sono inseriti nel mondo del lavoro è di 722 euro.

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