Orientamento: la parola al professore Ezio Ferroglio (UniTo)

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Quanto è importante per uno studente scegliere un percorso universitario in linea con le proprie attitudini e ambizioni professionali? Noi siamo conviti che l’orientamento universitario copra un ruolo fondamentale in questa fase così delicata della vita di uno studente. Abbiamo chiesto un parere al Professore Ezio Ferroglio, referente per l’orientamento dell’Università degli studi di Torino.

Ezio Ferroglio è Professore Associato presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino, membro dell’European Veterinary Parasitology College e dell’European College of Veterinary Public Health. Si occupa dell’epidemiologia e diagnosi delle parassitosi, in particolare delle zoonosi. Ferroglio è autore/coautore di oltre 200 pubblicazioni di cui oltre 90 su riviste internazionali ed è presidente del gruppo ESCCAP Italia (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites).

Prof. Ferroglio, l’orientamento universitario è un supporto di carattere informativo sulla didattica e sui servizi offerti dall’ateneo molto importante per coloro che decidono di iscriversi ad un corso universitario. In che modo l’Università di Torino “fa orientamento”?

Tutti i corsi di studio dell’Università di Torino presentano la loro offerta formativa sia durante il Salone d’Orientamento dell’Ateneo, sia con iniziative “porte aperte”: attraverso il sito dell’Ateneo è possibile accedere a tutte le informazioni sui corsi e sulle date delle varie iniziative. Inoltre, il Progetto Orient@mente, mette a disposizione di tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado uno strumento di orientamento al mondo universitario su piattaforma Moodle integrata con un ambiente di calcolo evoluto (ACE), un sistema di valutazione automatica ed un servizio di web conference. Inoltre, è disponibile gratuitamente negli store Android e negli store Apple (iOS) Oriento#UniTO, un’applicazione per smartphone e tablet per aiutare i futuri studenti nella scelta universitaria.

Iniziare un percorso universitario per poi scoprire che la scelta non coincide con le proprie attitudini è una delle principali cause di abbandono degli studi universitari. Decidere di intraprendere un determinato percorso universitario è una scelta da fare con i piedi per terra.

Sì, il timore di scegliere un percorso di studi non in linea con le proprie ambizioni è del tutto legittimo. L’obiettivo dell’orientamento è proprio quello di aiutare i ragazzi a comprendere i vari aspetti legati alla scelta del corso di studio. Vi sono comunque iniziative di tutorato che supportano i ragazzi durante il loro percorso per facilitarne l’inserimento nel mondo universitario e un proficuo percorso di studio.

Per approfondire l’argomento consigliamo la lettura dell’articolo “Università: una scelta da fare con i piedi per terra”

Piano di studi universitari: gli studenti sono soddisfatti dell’offerta formativa dell’Università di Torino?

Sì, in genere i nostri studenti sono soddisfatti dei piani di studio proposti dal nostro Ateneo. La nostra offerta formativa è frutto di anni di esperienza maturata sul campo. Inoltre, grazie ai giudizi e alle proposte degli studenti stessi (il cui parere per noi è molto importante), l’offerta formativa viene continuamente monitorata e aggiornata per renderla sempre più consona alle esigenze formative attuali.

Borse di studio, mense universitarie e case studenti rappresentano un sostegno molto importante soprattutto per gli universitari fuori sede. In che misura i vostri studenti rispondo a queste agevolazioni?

Purtroppo, in genere, gli studenti valutano queste opportunità soltanto nella primissima fase che segue l’immatricolazione, perdendo così molte agevolazioni che la città di Torino, l’Ateneo e i Collegi universitari mettono a disposizione. Sarebbe invece opportuno che già nella fase di orientamento iniziassero a familiarizzare con queste opportunità ampiamente illustrate sul portale del nostro Ateneo.

Per approfondire leggi anche “Come ottenere una borsa di studio“.

Gli studenti che scelgono corsi di laurea a numero chiuso o programmato e “trovano posto” in atenei distanti dalla propria città di appartenenza, sono disposti a spostarsi?

Per i corsi a numero programmato nazionale (Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Medicina Veterinaria), la graduatoria nazionale fa sì che alcuni trovino un posto, in base ai risultati raggiunti nel test, in un Ateneo diverso da quello di prima scelta. Tendenzialmente sì, i ragazzi si spostano per cogliere l’opportunità di poter comunque seguire il corso di studi desiderato.

Quali sono le conoscenze indispensabili per essere ammessi ai corsi di laurea a numero programmato dell’Università di Torino?

Per i test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso, dunque a livello locale, l’Università di Torino prepara i così detti TARM, (Test di Accertamento dei Requisiti Minimi) che servono per valutare la propria preparazione su nozioni che sono ritenute basilari per poter affrontare con successo il corso. Per i corsi di laurea a numero programmato nazionale (Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Medicina Veterinaria) invece il test, preparato dal ministero, è vincolante ai fini dell’immatricolazione.

Consulta il calendario dei test di ammissione 2016-2017

Ammissione superata: che fare ora? I consigli per affrontare i sei anni di corso a Medicina.

Il corso di laurea in medicina richiede in primis una buona capacità organizzativa dello studente. Uno studente di medicina deve necessariamente far conciliare studio, frequenza obbligatoria dei corsi e tirocinio sul campo. Dunque, la parola d’ordine è organizzazione.

A chi non riesce a superare il test di ammissione a medicina, cosa consiglia?

Chi desidera operare in area medico/sanitaria e non riesce a superare il test di ammissione a medicina ha comunque la possibilità di realizzarsi professionalmente anche in uno dei corsi di studio triennali delle professioni sanitarie, o alternativamente in corsi di studio in ambito biotecnologico o scientifico in senso lato.

Per approfondire, leggi anche “Diventare infermiere: storia di una professione“.

Sono tanti i ragazzi che temono di non trovare lavoro dopo la laurea

La preoccupazione sugli sbocchi occupazionali dei laureati è un punto che, negli ultimi anni, ha avuto sempre maggiore interesse da parte dei ragazzi e delle famiglie. I dati sull’occupazione sono disponibili sul portale AlmaLaurea e sono riportati anche nei siti dei corsi di laurea. In tal senso, una risorsa molto utile è l’Atlante delle Professioni dell’Università di Torino, un osservatorio delle professioni in uscita dai percorsi universitari, a disposizione dei giovani, delle famiglie, dei Corsi di Laurea, dei servizi di placement, delle imprese e delle istituzioni.

Potrebbe anche interessarti la lettura dell’articolo “Una pesante eredità: è giusto che i figli facciano lo stesso mestiere dei genitori?”

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