Corsi di laurea in pillole – Area Scientifica (Parte II)

corsi di laurea area scientifica

Corsi di laurea in pillole – AREA SCIENTIFICA (II parte)

In questa rubrica pubblicheremo piccole curiosità e ritagli di informazioni tecniche sui tanti corsi di laurea esistenti nel panorama universitario italiano, che vi serviranno per valutare il vostro interesse a frequentare un corso piuttosto che un altro.
Tra le varie notizie, troverete spunti sui requisiti di ammissioni, sbocchi occupazionali, albi professionali e tanto altro ancora.
Questa volta ci occupiamo della seconda (e ultima) parte dedicata ai corsi di laurea dell’area scientifica: Scienze ambientali, Geologia, Agraria, Scienze e Tecnologie Alimentari e Scienze Zootecniche.

Area scientifica (II parte)

Se avete letto la prima parte dell’articolo dedicato ai corsi di laurea di area scientifica, vi risulterà evidente quanto la matematica sia inevitabilmente collegata ad altre scienze, quali la chimica, la fisica, l’informatica e la statistica, malgrado la presenza di rami specifici e specialistici per ogni singola materia.
Tuttavia, queste scienze – nel loro insieme – divengono substrato portante delle scienze ambientali, della geologia e delle scienze agrarie. Vediamole nel dettaglio.

Scienze ambientali

Le scienze ambientali costituiscono un corpus di metodiche e conoscenze scientifiche per lo studio e la caratterizzazione delle interazioni fisiche, chimiche e biologiche dei costituenti dell’ambiente naturale. Il carattere di interdisciplinarità è evidenziato dalla sovrapposizione di ambiti concernenti le scienze naturali, l’ingegneria e le scienze sociali. Inoltre, sfruttano le conoscenze derivate dall’economia e dal diritto. Le specifiche conoscenze possono essere anche applicate al cyberspazio. Più nel dettaglio, la fisica viene utilizzata per studiare i flussi di materia e le interazioni energetiche, oltre che per costruire modelli matematici per descrivere i fenomeni ambientali; la chimica permette di comprendere le interazioni e le modificazioni molecolari occorrenti nei sistemi naturali e la biologia è fondamentale per descrivere gli effetti tra i regni animale e vegetale.
Le scienze ambientali si focalizzano sull’inquinamento e sulla degradazione dell’ambiente legati alle attività umane e sul loro impatto ambientale sulla biodiversità e sostenibilità.

I corsi di laurea afferenti alla classe L-32 Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura sono:
a.    Scienze della Natura e/o Scienze Naturali, che sono i corsi maggiormente attivati nei diversi atenei.

b.    Scienze Ambientali è attivo presso le Università di Bologna, Genova, Palermo e della Tuscia; Scienze Ambientali e Naturali è attivo presso le Università di Catania e di Siena; Scienze Naturali ed Ambientali è attivo presso l’Università di Pisa; Scienze dell’Ambiente e della Natura è attivo presso l’Università “Insubria” di Varese-Como e le Università di Udine e Messina; Scienze della Natura e dell’Ambiente è attivo presso l’Università di Parma;  Scienze Ambientali e Gestione del Territorio è attivo presso l’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. Ciascun corso mira alla formazione della figura professionale del “naturalista”, un esperto con le adeguate conoscenze di base sui sistemi naturali e sugli equilibri esistenti tra le componenti biotiche e il Sistema Terra che ospita il mondo dei viventi, in una prospettiva storica che affonda le sue radici nel tempo geologico profondo e nella filogenesi.

c.    Scienze e Tecnologie per l’Ambiente è attivo presso le Università del Salento, di Milano “Bicocca”, de L’Aquila e di Padova; Scienze e Tecnologie per la Natura è attivo presso l’Università di Pavia; Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura è attivo presso l’Università di Trieste e Palermo; Scienze e Tecnologie per la Natura e l’Ambiente è attivo presso L’Università “Federico II” di Napoli; Scienze e Tecnologie per la Natura, l’Ambiente e il Territorio è attivo presso “La Sapienza” di Roma.

d.    Valutazione e Controllo Ambientale è un corso istituito presso l’Università di Salerno ed intende formare esperti nel campo della prevenzione e valutazione dei rischi ambientali, nonché della gestione e salvaguardia delle risorse ambientali. Il laureato è un professionista potenzialmente in grado di trovare occupazione in aziende ed enti, pubblici o privati, che si occupano istituzionalmente di problematiche collegate all’ambiente, quali ad esempio il controllo dell’inquinamento chimico ed elettromagnetico, la raccolta, lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti, l’elaborazione di studi di impatto ambientale di attività produttive, la gestione e la conservazione di aree naturali protette, la consulenza in materia di risanamento e prevenzione ambientale, l’uso di sistemi informatici di rilevamento e controllo.

e.    Scienze del Controllo Ambientale e della Protezione Civile e/o Attività di Protezione Civile, corsi istituiti rispettivamente presso presso l’Università “Politecnica” delle Marche e l’Università di Perugia. Il loro obiettivo formativo è perseguire l’acquisizione di competenze finalizzate alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini sia mediante l’attuazione di misure preventive  sia mediante la gestione di eventi calamitosi.

In generale, i corsi di laurea afferenti alla classe L-32 si caratterizzano per la marcata attenzione alla formazione di base. Infatti, oltre all’acquisizione delle necessarie conoscenze nei campi della matematica, fisica e chimica e delle discipline geologiche, botaniche, zoologiche ed ecologiche, i corsi si propongono di fornire agli studenti gli elementi per il raggiungimento di una completa familiarità con il metodo scientifico, sia per l’acquisizione di abilità nel rilevamento e nella classificazione di dati ambientali e naturalistici, sia per la loro elaborazione e interpretazione.

Inoltre, forniscono un’analisi armonica ed equilibrata dei diversi sistemi naturali, attraverso lo studio integrato delle componenti biotiche ed abiotiche, approfondendone le correlazioni spaziali, temporali e funzionali. Lo studio delle interazioni fra uomo e natura, e l’analisi dei processi morfogenetici, che modellano le forme del paesaggio, vengono affrontati con un approccio ecologico. Tale equilibrio didattico mira ad evidenziare le correlazioni tra organismi, a livello di individui, popolazioni e comunità, ed il substrato terrestre che danno luogo agli attuali ecosistemi.

I corsi sono marcatamente multidisciplinari e spaziano dalle Scienze della Vita alle Scienze della Terra, mirando alla formazione di esperti degli ecosistemi naturali e dell’impatto ambientale sugli stessi. L’obiettivo principale è la formazione di professionisti capaci di trasferire e divulgare le proprie conoscenze naturalistiche in ambiti diversi. Per raggiungere tali obiettivi i percorsi saranno programmati in modo da consentire allo studente di acquisire progressivamente gli strumenti teorico-operativi per la comprensione dei fenomeni biologici e geologici, dell’evoluzione e delle alterazioni sia naturali che di origine antropica che interessano l’ambiente nelle sue diverse componenti.

Oltre alle competenze teoriche, lo studente sarà messo in condizione di apprendere metodologie e tecnologie relative all’ampio spettro dei settori scientifico disciplinari caratterizzanti la classe di laurea. La padronanza di queste tecniche e metodologie verrà anche rafforzata grazie alla frequenza di laboratori e alla partecipazione ad attività in campo, comprese fra le attività affini ed integrative. A queste attività pratiche sarà riservato uno spazio significativo sia nell’ambito di ciascun insegnamento sia attraverso attività multidisciplinari appositamente organizzate in ogni anno di corso.

La laurea orientata alle “Scienze della Natura” è inoltre, da sempre, la più qualificata sede di preparazione per i futuri docenti di Scienze nelle scuole secondarie, la cui competenza spazia dalla chimica, alla biologia, alle scienze della terra.

I laureati, in aggiunta all’esercizio della libera professione in qualità di Pianificatore junior (sez. B dell’Ordine degli Architetti – “Architetti, Pianificatori Paesaggistici e Conservatori” – sez. Pianificatori), biologo junior (sez. B dell’Ordine dei biologi), Agrotecnico e Perito Agrario, previo superamento dell’Esame di Stato e, ove richiesto, di un tirocinio, potranno trovare occupazione presso enti pubblici, laboratori e centri di ricerca, società e studi professionali.

I corsi preparano, anche in base alle diverse specializzazioni, alle professioni di:

  •  biologi, botanici, ecologi, zoologi, microbiologi ed assimilati;
  • paleontologi;
  • architetti, urbanisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio;
  • tecnici del controllo ambientale, tecnici agronomi, forestali e geologici;
  • tecnici della gestione e conservazione dell’ambiente, del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, della sicurezza sul lavoro, della raccolta e trattamento dei rifiuti e della bonifica ambientale;
  • pianificatori, paesaggistici e specialisti del recupero e della conservazione del territorio;
  • guide ed accompagnatori specializzati;
  • tecnici di musei

Geologia

La Geologia è la scienza che studia la Terra e i processi che la plasmano e la cambiano. Oggigiorno la geologia è importante per la valutazione delle risorse idriche, per la previsione e la comprensione dei pericoli naturali, per l’individuazione ed il risanamento dei problemi ambientali, per la pianificazione territoriale e la realizzazione di opere pubbliche e private, per il rilevamento di risorse naturali, quali, ad esempio, minerali ed idrocarburi (in primis petrolio e metano), per l’estrazione di molti materiali d’uso commerciale e industriale, per lo studio sui mutamenti del clima e dell’ambiente; inoltre, svolge un ruolo essenziale nell’ambito dell’ingegneria  geotecnica.

Le “Scienze Geologiche”, quindi, hanno lo scopo fondamentale di comprendere il funzionamento del nostro pianeta, in modo da ricostruirne il passato, capirne il presente e prevederne il futuro, cercando di influenzarlo nel miglior modo possibile. Questa è un’esigenza di conoscenza in forte crescita nella nostra società, man mano che aumenta la consapevolezza dei rischi connessi alla scarsa comprensione delle conseguenze sia dei nostri stili di vita, sia dell’uso inconsapevole delle risorse terresti. A questo scopo, le Scienze Geologiche studiano i materiali che costituiscono la Terra e gli altri pianeti del sistema solare, indagano i processi che governano la dinamica dei diversi pianeti e puntano ad inserire gli eventi registrati dai materiali geologici in una corretta prospettiva temporale.
Tutto ciò è la premessa necessaria per fare delle previsioni attendibili sul futuro.

Per ottenere questi risultati, le Scienze Geologiche si fondano su un approccio ai problemi naturali tipicamente empirico e multidisciplinare, nel quale l’osservazione diretta dei materiali e dei processi geologici ha un ruolo fondamentale. Questo metodo di lavoro trova il suo completamento nelle conoscenze teoriche fornite dalle diverse discipline geologiche e da altre materie di base (matematica, fisica e chimica) che trovano qui un’applicazione pratica alla comprensione del nostro pianeta. In questo tipo di approccio un ruolo fondamentale è svolto dalla capacità individuale di osservazione e analisi, così come dalla creatività degli studiosi di Scienze Geologiche, caratteristiche tutte necessarie per semplificare e così comprendere nella loro essenza i processi geologici e la loro dinamica complessa.

A questo scopo un ruolo precipuo è svolto anche dall’utilizzo combinato di diverse scale di osservazione, da quella atomica a quella dell’intero pianeta, attraverso osservazioni sul campo e in laboratorio. Ciò richiede ai geologi la conoscenza di un ampio spettro di tecniche d’indagine, che spaziano da strumenti ultramicroscopici ai satelliti fino ad arrivare alle sonde spaziali.

Tra i processi geologici, quelli che comportano per l’uomo dei rischi assumono un’importanza particolare per la società: si tratta non solo di fenomeni catastrofici ben noti (eruzioni, terremoti, maremoti, alluvioni), ma anche di processi lenti e graduali (ad esempio i cambiamenti climatici), nei quali la percezione della corretta scala temporale di osservazione è fondamentale. In questo le Scienze Geologiche svolgono un ruolo chiave per comprendere e quantificare i fenomeni, per definirne il rischio in funzione delle diverse situazioni locali e, quando possibile, per individuare i migliori metodi e strumenti per mitigarne gli effetti.

I corsi di laurea afferenti alla classe L-34 Scienze Geologiche sono:
a.    Geologia e/o Scienze Geologiche, istituiti nella maggior parte degli atenei italiani.

b.    Scienze e Tecnologie Geologiche, attivo presso l’Università di Milano “Bicocca”.

c.    Scienze Geologiche e Gestione del Territorio, attivo presso l’Università di Urbino.

d.    Analisi e Gestione dei Rischi Naturali ed Antropici, attivo presso l’Università di Messina, il corso intende preparare un laureato che possa accedere alla professione di Geologo Junior, ma anche un professionista che possa operare come “Risk Manager” sia nell’ambito pubblico (Protezione Civile) sia in quello privato (Esperto della Sicurezza). Per questo motivo, agli insegnamenti di tipo geologico si affiancano materie che tendono ad evidenziare le diverse potenzialità di rischio derivanti da attività antropiche (rischi chimici e industriale).

In generale, i corsi di laurea afferenti alla classe L-34 mirano a fornire una formazione culturale e tecnico-professionale basilare, che consentirà al laureato di acquisire un’ampia conoscenza e comprensione della storia del nostro pianeta e delle caratteristiche dei processi geologici che hanno portato alla formazione dei materiali rocciosi che lo compongono. I corsi si prefiggono la formazione di laureati capaci di svolgere rilevamenti geologici, di redigere carte geologiche (avvalendosi anche di sistemi informatici), di classificare, raccogliere e interpretare dati scientifici riguardanti le Scienze della Terra, di operare nell’ambito del territorio e in campo museale. Si vuole formare un laureato versatile, flessibile e capace di inserirsi validamente nel mondo del lavoro e della ricerca attraverso l’acquisizione di solide conoscenze e competenze, tanto negli aspetti teorici quanto in quelli sperimentali.

Le attività formative nei vari settori disciplinari prevedono, oltre alle lezioni frontali, esercitazioni in laboratorio e l’obbligo di attività sul campo dedicate all’apprendimento dell’utilizzo di strumentazioni specifiche e di metodiche sperimentali di rilevamento. È inoltre previsto, in relazione a obiettivi specifici, l’obbligo di attività esterne come tirocini formativi presso aziende, strutture pubbliche e laboratori. Sono previsti, infine, soggiorni di studio presso altre università italiane, europee ed extra-europee, anche nel quadro di accordi internazionali. Le competenze acquisite saranno applicabili nell’ambito delle indagini geologiche e geognostiche, nella difesa dai rischi geologici e nella loro mitigazione, nella salvaguardia e corretta utilizzazione delle materie prime e delle risorse ambientali in ambito terrestre e marino, nonché alla conservazione dei beni culturali lapidei.

I laureati in Scienze Geologiche, in aggiunta all’esercizio della libera professione come geologo junior, previo superamento dell’Esame di Stato, potranno trovare occupazione presso enti pubblici, laboratori e centri di ricerca, società e studi professionali.

I corsi preparano, anche in riferimento alle diverse specializzazioni, alle professioni di:

  • geologi;
  • cartografi e fotogrammetristi;
  • curatori e conservatori di musei;
  • tecnici del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, dei prodotti ceramici, del controllo ambientale, tecnici minerari;
  • rilevatori e disegnatori di prospezioni;
  • periti, valutatori di rischio e liquidatori;
  • guide turistiche;
  • insegnanti nella formazione professionale

Agraria

Le Scienze Agrarie e/o agraria è la disciplina volta alla coltivazione della terra. L’agraria comprende l’agronomia, la zootecnia, le coltivazioni arboree, le coltivazioni erbacee, la silvicoltura, la fitopatologia, la zooiatria, l’idraulica agraria, la meccanica agraria e l’agrimensura.

Più nello specifico, l’agronomia è un ambito multidisciplinare che si occupa dell’applicazione di principi scientifici all’agricoltura. Comprende aspetti studiati dalla biologia, chimica, fisica, geologia, pedologia, ecologia, economia, sociologia, etica, ingegneria, paesaggistica e dalla progettazione. In termini pratici, è l’insieme delle tecniche e delle tecnologie che vengono impiegate per rendere più efficienti ed efficaci i risultati delle attività economiche che impiegano tali conoscenze. L’agronomia, come scienza, affronta anche lo studio delle conseguenze derivanti dall’abuso di talune tecniche colturali. L’applicazione delle tecniche agronomiche richiede, a livello pratico-operativo, anche la conoscenza dei principi basilari della sperimentazione e della ricerca.

La zootecnica è la disciplina che si occupa della produzione, dell’allevamento e dello sfruttamento degli animali domestici. È costituita dal complesso delle applicazioni della biologia all’allevamento degli animali per migliorarne il fenotipo (l’insieme dei caratteri che l’individuo presenta), che risulta dalla costituzione ereditaria (genotipo) e dalla costituzione acquisita (paratipo) per l’azione dei fattori esterni ambientali (condizioni climatiche, alimentazione, condizioni di allevamento).
La zootecnia viene generalmente divisa in:

  • zootecnica generale, che studia le leggi biologiche comuni a tutte le specie animali, in particolare quelle della genetica;
  • zootecnica speciale, che comprende da un lato l’etnografia e l’etnologia zootecnica, dall’altro le tecnologie di allevamento e alimentazione.

Infine, le Scienze Forestali sono un insieme di discipline scientifiche che studiano l’ecosistema forestale e, in generale, l’ambiente naturale.

I corsi di laurea afferenti alla classe L-25 Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali sono:
a.    Scienze e Tecnologie Agrarie è attivo nella maggior parte degli atenei; Tecnologie Agrarie è attivo presso le Università di Bologna, Napoli “Federico II”, Basilicata; Scienze Agrarie è attivo presso le Università di Firenze, Pisa ed Udine; Scienze Agrarie e Ambientali è attivo presso le Università di Perugia e della Tuscia.

b.    Scienze Agrarie e Agroambientali, attivo presso la Libera Università di Bolzano, mira a fornire conoscenze per garantire al laureato una visione completa nei settori della produzione e protezione delle colture, della zootecnia e della gestione delle foreste e del territorio montano in un contesto integrato che consideri la salvaguardia dell’ambiente, la valorizzazione del territorio e la sicurezza alimentare. Lo studente, attraverso la scelta di corsi opzionali, ha la possibilità di approfondire tematiche proprie dell’agricoltura di montagna, della frutticoltura e viticoltura.

c.    Scienze e Tecnologie Agrarie e degli Alimenti, attivo presso l’Università di Modena–Reggio Emilia, si propone di fornire conoscenze e formare capacità professionali che garantiscano una visione di filiera delle attività produttive in campo agroalimentare, dalla produzione al consumo. Il corso prevede due curricula – Tecnologie agrarie e Tecnologie alimentari – ed è impostato in modo da dare al laureato, qualunque sia il curriculum scelto, una visione completa del processo produttivo e delle tecnologie di trasformazione.

d.    Scienze Forestali e Ambientali è attivo in molti atenei italiani; Tecnologie Forestali e Ambientali è attivo presso le Università di Padova e del Molise; Scienze e Tecnologie per la Conservazione delle Foreste e della Natura è attivo presso l’Università della Tuscia. Tali corsi forniscono le conoscenze di base nel campo dell’ecologia applicata e delle tecniche di rilievo dei caratteri quali-quantitativi dei soprassuoli forestali, nonché le principali metodologie e tecniche di analisi, esecuzione e gestione degli interventi nell’ambiente forestale, pre-forestale, rurale e montano. I corsi, quindi,  hanno l’obiettivo di formare una nuova figura di laureato che sia in grado di applicare le conoscenze multidisciplinari sul funzionamento degli ecosistemi, semi-naturali e naturali, alle molteplici problematiche connesse all’utilizzo sostenibile e alla conservazione delle risorse naturali, alla pianificazione e gestione del territorio e della biodiversità.

e.    Produzione Agrarie in Ambiente Mediterraneo è attivo presso l’Università di Reggio Calabria e ha l’obiettivo di fornire conoscenze che garantiscano un’adeguata competenza sugli aspetti tecnici e gestionali delle filiere produttive tipiche dell’area del Mediterraneo.

f.    Agrotecnologie per l’Ambiente e il Territorio è attivo presso l’Università di Milano; Scienze del Territorio e dell’Ambiente Agro-Forestale è attivo presso l’Università di Bologna; Tutela e Gestione del Territorio e del Paesaggio Agro-Forestale è attivo presso l’Università di Bari.

g.    Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano, attivo presso l’Università di Milano punta a formare una figura professionale specializzata nella difesa delle risorse naturali, nella tutela del territorio, nella valorizzazione dei prodotti tipici, nella gestione del turismo all’interno di un progetto di sviluppo sostenibile dell’ambiente montano.

h.    Viticoltura ed Enologia è attivo presso le Università di Udine, Palermo, Firenze, Milano e Napoli “Federico II”; Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche è attivo presso le Università di Padova e Verona. Entrambi i corsi offrono una formazione interdisciplinare sui principi biologici e tecnologici connessi alla coltivazione della vite e alla produzione del vino, fornendo una competenza professionale a tecnici destinati ad operare nel settore della viticoltura, dell’enologia e della gestione delle aziende viti-vinicole.
I corsi si propongono di fornire allo studente conoscenze ed esperienze pratiche per:

  • conoscere l’uva e il vino (chimica, biochimica, biologia viticola, microbiologia, analisi sensoriale);
  • conoscere i processi produttivi (dal vigneto alla cantina e al mercato);
  • conoscere l’azienda e l’impresa (economia aziendale, sistemi di qualità).

Il laureato deve acquisire un’approfondita conoscenza delle tecniche viticole ed enologiche e deve essere in grado di inserire queste competenze nel contesto produttivo della filiera vitivinicola e di mercato enologico. Deve conoscere e interpretare le connessioni fra i problemi aziendali e quelli del sistema vitivinicolo inteso nel senso più ampio: economico e sociale, normativo e culturale.

Le competenze acquisite nel corso devono consentire al laureato di operare tanto a livello di “vigneto”, nel miglioramento della scelta varietale, delle tecniche colturali, di difesa della vite e di raccolta dell’uva, quanto a livello di “cantina”, nella gestione tecnica della filiera enologica e delle problematiche qualitative connesse alla produzione di vino e altre bevande fermentate, liquori e distillati, quanto ancora a livello di “laboratorio” e a livello di “azienda”, nella gestione economica e nel settore del marketing.

All’enologo competono la direzione, l’amministrazione e le attività di consulenza in aziende vitivinicole per la produzione e la trasformazione dell’uva, per l’affinamento, la conservazione, l’imbottigliamento e  per la commercializzazione dei prodotti derivati. La sua attività riguarda inoltre la scelta varietale, l’impianto e gli aspetti fitosanitari dei vigneti. Può operare in funzioni direttive in enti, associazione e consorzi viti-vinicoli. È abilitato ad effettuare e certificare analisi microbiologiche, eno-chimiche e sensoriali sui vini. Può collaborare alla progettazione di aziende viti-vinicole nelle scelte delle tecnologie relative agli impianti e agli stabilimenti. È, infine, competente in materia di distribuzione e commercializzazione dei prodotti viti-vinicoli, compresi gli aspetti di comunicazione, di marketing e di immagine.

Altri sbocchi professionali possono riguardare l’industria delle bevande in generale (e di quelle fermentate in particolare), la distribuzione alimentare, nonché l’editoria e l’informazione tecnico-scientifica in materia di vino.

i.    Scienze Vivaistiche, Ambiente e Gestione del Verde, erogato dall’Università di Firenze e svolto presso l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “Barone de’ Franceschi” di Pistoia. Il corso ha sempre manifestato una forte vocazione territoriale con il comprensorio produttivo pistoiese. Nel 2002 Comune e Provincia di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e Camera di Commercio di Pistoia hanno dato vita ad un Consorzio denominato UNISER scrl  (UNIversità SERvizi) il cui scopo è stato quello di riunire le varie iniziative di tipo universitario attivate a Pistoia sotto un unico coordinamento, nell’ottica della creazione di un polo universitario decentrato, recependo così anche le istanze espresse dalle forze produttive e dalle istituzioni del comprensorio.

Si tratta di un percorso formativo fortemente orientato in senso professionale che  forma la figura di un tecnico esperto per la gestione e difesa della produzione vivaistica. I laureati, oltre ad avere acquisito il titolo per l’accesso alla laurea magistrale, possono partecipare alla gestione delle aziende vivaistiche e di servizi per il verde, possono svolgere la libera professione in aziende vivaistiche e di indotto e nel settore del credito agrario e assicurativo, possono collaborare alla ricerca presso enti pubblici e privati, laboratori di analisi per l’agricoltura, monitoraggio e difesa dell’ambiente. Possono, inoltre, operare nella Pubblica Amministrazione, organismi e istituzioni internazionali.

Il corso di laurea in Verde Ornamentale e Tutela del Paesaggio è attivo presso l’Università di Bologna e ha come obiettivo quello di formare un tecnico degli spazi verdi e del paesaggio.  Invece, il corso in Produzione e Protezione delle Piante e dei Sistemi del Verde, attivo presso l’Università di Milano, intende formare un laureato dotato di cultura sugli organismi vegetali, con conoscenze di base fisiologiche, biochimiche, genetiche, agronomiche delle piante di interesse alimentare, non alimentare e/o ornamentali.

j.    Economia e Marketing nel Sistema Agro-Industriale è attivo presso l’Università di Bologna. Il corso offre la possibilità di diventare un esperto nei settori della gestione aziendale, della commercializzazione e del marketing dei prodotti agricoli ed agro-industriali, con un approccio orientato alla sostenibilità delle produzioni e alla valorizzazione della qualità.

k.    Scienze Agro-Zootecniche, attivo presso l’Università di Sassari, ha l’obiettivo di assicurare allo studente l’acquisizione delle conoscenze professionali specifiche necessarie per poter operare negli ambiti dell’agro-zootecnica.

l.    Agroingegneria è attivo presso l’Università di Palermo e punta a fornire le conoscenze di base nel campo delle discipline della produzione agraria e delle tecniche di rilievo del territorio agrario, nonché le principali metodologie e tecniche di analisi, esecuzione e gestione degli interventi che interessano l’azienda agraria. Il laureato matura, inoltre, le conoscenze necessarie alla soluzione di alcuni problemi applicativi del comparto agrario, dove potrà svolgere attività di assistenza tecnica. Parimenti acquisirà le conoscenze e le competenze operative necessarie per effettuare la stima dei beni fondiari e la progettazione di primo livello di impianti, opere e lavori di interesse aziendale. Infine, sarà in grado di gestire la distribuzione dell’acqua nei comprensori irrigui e le opere riguardanti la bonifica idraulica.

In generale, i corsi di laurea afferenti alla classe L-25 vogliono sottolineare come la produzione primaria rappresenti un settore strategico ed insostituibile nel tessuto socio-economico italiano ed internazionale, la cui gestione richiede conoscenze che vanno dalla biologia applicata ad elementi tecnico-economici, caratterizzandosi per un approccio tipicamente interdisciplinare. Infatti, i corsi propongono una formazione multiforme, in modo che il laureato possa valorizzare la “multifunzionalità del settore agricolo e fornire il supporto professionale alla produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, alla programmazione e gestione del territorio, alla salvaguardia dell’ambiente ed alla copertura di nuovi spazi economici (agriturismo, turismo rurale, ecc.).

I corsi, quindi, permettono l’acquisizione di conoscenze e competenze nella gestione delle produzioni vegetali e animali con particolare riguardo ad un approccio sistemico nelle relazioni tra esigenze biologiche, risorse, mezzi tecnici, sostenibilità ambientale. Infatti, le conoscenze e le capacità richieste a chi opera professionalmente nel settore agroalimentare hanno raggiunto una complessità di interazioni tale da rendere utile la formazione di una figura professionale con caratteristiche specifiche e competenze interdisciplinari.

I corsi si rivolgono agli studenti interessati ad applicare conoscenze avanzate di biologia, di economia e di ingegneria alle tematiche peculiari del settore primario e si propongono di formare una figura in grado di coniugare l’innovazione con l’applicazione nel trasferimento delle conoscenze al mondo produttivo. L’obiettivo, dunque, è la formazione di una figura professionale che privilegia la flessibilità alla specializzazione, per rispondere alle richieste del mercato del lavoro nell’ambito di imprese agricole, dell’industria di produzione dei mezzi tecnici per l’agricoltura e la zootecnia, della pubblica amministrazione, dell’assistenza tecnica nel settore sia pubblico che privato, dell’attività di consulenza, così fornendo al laureato una professionalità funzionale ad un pronto inserimento nel mercato del lavoro. Il laureato è, inoltre, in grado di operare professionalmente nella attività di gestione, divulgazione e assistenza tecnica qualificata nel settore agro-industriale, agrituristico e del marketing.

Gli obiettivi formativi sono raggiunti attraverso attività didattiche comprendenti sia lezioni teoriche che esercitazioni pratico-applicative. Il percorso di studio prevede, inoltre, contatti con diverse componenti delle realtà operative agricolo/montane tramite la partecipazione a seminari e l’opportunità di effettuare tirocini in strutture del territorio.

Il laureato, esperto delle problematiche inerenti alle produzioni agrarie, vegetali e animali e del loro impatto sull’ambiente, sulla vita e sulla salute dell’uomo, sarà in grado di accedere a sbocchi occupazionali nei diversi settori tradizionali e innovativi dell’agricoltura.

Il laureato può sostenere l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di:

  • dottore agronomo junior
  • dottore forestale junior
  • perito agrario laureato
  • agrotecnico laureato

I corsi preparano, anche in base alle specializzazioni acquisite, alle professioni di:

  • specialisti nelle scienze della vita;
  • botanici;
  • biologi e/o biotecnologi alimentari;
  • agronomi ed assimilati;
  • tecnici forestali;
  • zoologi;
  • enologi;
  • imprenditori e amministratori di piccole e/o grandi aziende che operano nell’agricoltura, nell’allevamento, nella silvicoltura, nella caccia e nella pesca;
  • vigili urbani ed assimilati (guardie e sottoufficiali del Corpo Forestale dello Stato).

Scienze e Tecnologie Alimentari

I corsi di laurea afferenti alla classe L-26 Scienze e Tecnologie Alimentari sono:
a.    Scienze e Tecnologie Alimentari e/o Tecnologie Alimentari, attivi nella maggior parte degli atenei; Scienze e Tecnologie Agroalimentari attivo presso l’Università di Perugia; Scienze e Tecnologie Agrarie e degli Alimenti attivo presso l’Università di Modena–Reggio Emilia.

b.    Scienze e Tecnologie della Ristorazione è attivo presso l’Università di Milano; Scienza e Cultura della Gastronomia e della Ristorazione è attivo presso l’Università di Padova; Scienze Gastronomiche attivo presso le Università di Parma e Messina.
Tutti questi corsi mirano a preparare laureati con conoscenze e capacità professionali specifiche per le richieste delle imprese e delle organizzazioni che operano nel mondo della ristorazione. Per soddisfare queste esigenze, la formazione viene incentrata sugli aspetti della sicurezza e qualità della preparazione, conservazione e distribuzione degli alimenti per collettività, e sulla gestione delle aziende di ristorazione e di servizio alla stessa.
L’inserimento di questa figura professionale è previsto nei seguenti settori:

  • turismo enogastronomico, settore in grande espansione che può fornire sbocchi professionali in imprese, enti locali o società per attività di consulenza nella caratterizzazione delle specificità compositive e sensoriali, nella valorizzazione storico culturale e nella promozione dei prodotti tipici e della gastronomia; organizzazione di attività fieristico-espositive; organizzazione di attività turistiche dedicate alla valorizzazione di specificità territoriali, storico-artistiche ed enogastronomiche.
  • Produzione e commercio di alimenti e bevande, settore della produzione e distribuzione dei prodotti tipici e della gastronomia con ricadute occupazionali in consorzi di tutela e valorizzazione dei prodotti tipici; aziende di catering e allestimenti fieristici; aziende produttrici di prodotti tipici e di gastronomia; società di consulenza per l’ottimizzazione dei prodotti dell’agriturismo o tipici e per l’adeguamento dei sistemi produttivi consolidati alle normative europee per la sicurezza; attività commerciali specializzate in prodotti tipici e della gastronomia in grado di utilizzare anche canali commerciali alternativi alla GDO come l’“e-commerce”; grande distribuzione (settore acquisti).
  • Settore della comunicazione, settore funzionale allo sviluppo delle attività turistico-enogastronomiche con ricadute occupazionali nell’ambito della pubblicità e ricerche di mercato; del giornalismo-letteratura gastronomica, consulenza e divulgazione presso le Associazioni dei Consumatori; della promozione dei prodotti italiani presso gli Istituti Italiani di Cultura all’estero e Istituto Commercio Estero.

c.    Viticoltura ed Enologia è attivo presso le Università di Bologna, Pisa, Torino e Teramo; Tecnologie Alimentari ed Enologiche è attivo presso l’Università della Tuscia; Tecnologie Viticole, Enologiche, Alimentari è attivo presso l’Università degli Studi di Sassari.
Tali corsi hanno l’obiettivo di fornire allo studente quelle conoscenze e competenze necessarie ad acquisire la professionalità indispensabile per operare con successo nell’odierna realtà vitivinicola. Un’ulteriore obiettivo è il formare figure professionali dotate di una preparazione di primo livello, calibrata per poter espletare il ruolo di enologo.
La formazione del laureato deve consentirgli di comprendere i fondamenti teorici dei processi di crescita della vite, maturazione dei frutti, di trasformazione e stabilizzazione dei prodotti enologici. Deve, inoltre, acquisire conoscenze e competenze operative e di laboratorio nel settore viticolo ed enologico. Per gli aspetti gestionali il laureato in Viticoltura ed Enologia deve conoscere i contesti aziendali, i relativi aspetti economici e di mercato propri del settore ed, inoltre, essere in grado di svolgere assistenza tecnica nel settore viticolo-enologico.

Il corso in Tecnologie Alimentari ed Enologiche consente altresì di acquisire una solida preparazione interdisciplinare nel settore alimentare, viticolo ed enologico, e forma laureati capaci di operare con competenza in tutte le fasi della filiera che vanno dalla produzione al consumo dei prodotti alimentari ed enologici, compresa la capacità di agire per garantire la sicurezza igienico-sanitaria e la qualità dei prodotti, nonché la loro conservazione e distribuzione.
Il corso è articolato nei curricula:

  • industrie alimentari;
  • viticoltura ed enologia.

Il corso prepara alla professione di tecnico biochimico ed assimilato, mentre il curriculum “Viticoltura ed Enologia” consente l’abilitazione alla professione di enologo.
Dal canto suo, il corso in Tecnologie Viticole, Enologiche, Alimentari si propone di formare figure professionali negli ambiti più caratterizzanti delle produzioni agro-alimentari, in particolari esperti capaci di operare ad ampio spettro in tutte le fasi della filiera che vanno dalla produzione al consumo dell’uva e del vino, dei prodotti ortofrutticoli, lattei, carnei e ittici, sia freschi, sia trasformati.

d.    Sicurezza Igienico Sanitaria degli Alimenti è attivo presso l’Università di Padova e mira a fare acquisire competenze e conoscenze legate alle problematiche igienico-sanitarie delle filiere alimentari e della normativa vigente che disciplina la produzione di alimenti. Al termine del triennio, lo studente può spendere direttamente il titolo acquisito nel mondo del lavoro, a differenza di altri corsi triennali per i quali, invece, è necessario proseguire gli studi con la laurea specialistica. La professionalità acquisita consente al laureato di occuparsi di controllo qualità, procedure HACCP, analisi di laboratorio, approvvigionamento materie prime e semi-lavorati, etichettatura, certificazione volontaria.

In generale, i corsi di laurea afferenti alla classe L-26 mirano a focalizzare l’attenzione sulle conoscenze e le capacità di quanti operano nel settore della produzione, trasformazione, distribuzione e controllo degli alimenti e per i quali è richiesta una specializzazione elevatissima. Per l’evidente riflesso che possono avere sulla salute dei consumatori, i temi della qualità e della sicurezza degli alimenti richiedono altresì un’adeguata e specifica formazione professionale già dal primo livello della laurea e già dalle attività formative di base.

I corsi hanno, quindi, lo scopo di preparare laureati con buone conoscenze di base nei principali settori delle scienze alimentari, che dispongano anche di conoscenze sui metodi scientifici d’indagine e di sperimentazione. L’intento è formare laureati con competenze operative e capaci di svolgere compiti tecnici, oltre che attività professionali di supporto alla gestione di attività produttive e tecnologiche, di laboratorio e nei servizi.

In maggior dettaglio, i corsi si propongono di formare una figura in grado di collegare l’innovazione con l’applicazione nel trasferimento delle conoscenze al mondo produttivo. Pertanto, il laureato avrà compiti inerenti all’ampia problematica del settore alimentare, con particolare riguardo alla produzione e al controllo di qualità degli alimenti, in relazione anche alle crescenti necessità della popolazione, in conformità ai compiti tipici di esperto nel settore alimentare definite da molte organizzazioni internazionali (FAO, ONU, UE), in considerazione della crescente importanza attribuita al controllo della qualità e della sicurezza degli alimenti, a un più razionale sfruttamento delle risorse naturali, alla protezione dell’ambiente e alla prevenzione delle adulterazioni e delle tossinfezioni alimentari.

Lo svolgimento di un tirocinio pratico-applicativo, presso aziende o enti esterni alla struttura universitaria, è un’ulteriore possibilità offerta allo studente per entrare in contatto con realtà produttive.

Le suddette competenze professionali potranno essere messe al servizio di numerose realtà produttive e di controllo, sia pubbliche che private, tra cui le industrie del settore agroalimentare, le associazioni dei produttori del settore agroalimentare, gli enti pubblici preposti al controllo dei prodotti alimentari (repressione frodi, NAS, Dogane, ecc.), i laboratori privati di analisi, gli studi professionali regolarmente iscritti all’ordine, le aziende e le organizzazioni governative e non governative che operano nei paesi in via di sviluppo (FAO, OMS, IFAD, Unicef, ecc), le Istituzioni Europee, ecc.

I corsi preparano, anche a seconda delle specializzazioni acquisite, alle professioni di:

  • biologi, biochimici, biofisici, biotecnologi;
  • zoologi e zootecnici;
  • agronomi e forestali;
  • enologi;
  • tecnici dei prodotti alimentari, del controllo della qualità industriale;
  • tecnici addetti all’organizzazione e al controllo gestionale della produzione;
  • tecnici delle attività ricettive ed assimilati e tecnici della vendita e della distribuzione;
  • tutor, istitutori, insegnanti nella formazione professionale ed assimilati.

Scienze Zootecniche

I corsi di laurea afferenti alla classe L-38 Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali sono:
a.    Biotecnologie delle Produzioni Animali, attivo presso l’Università “Magna Grecia” di Catanzaro.

b.    Acquacoltura e Igiene delle Produzioni Ittiche è attivo presso l’Università di Bologna. Il suo obiettivo è formare un laureato che sappia operare professionalmente su tutti gli aspetti della produzione degli animali acquatici, quali la gestione tecnica, igienica ed economica delle imprese agrozootecniche del settore ittico, nonché di quelle fornitrici di mezzi tecnici e di servizi e di quelle che operano nella trasformazione e nella commercializzazione dei prodotti ittici. Il corso prepara i laureati a svolgere le mansioni di Tecnico delle produzioni ittiche.

c.    Allevamento e Salute Animale, attivo presso l’Università di Udine, si propone di formare un laureato che sia in grado di operare nell’ambito dell’allevamento e salute animale, compresi gli animali da compagnia, sia in maniera autonoma sia in collaborazione con il medico veterinario. Il laureato può operare anche come Assistente Specializzato Ufficiale (ASU). Specifici percorsi formativi forniranno ulteriori competenze sull’allevamento degli organismi acquatici, delle specie avicunicole, e della fauna, nonché sulla gestione degli animali in ambiente estensivo. Ulteriori approfondimenti saranno offerti sull’alimentazione e allevamento degli animali da compagnia, e di diagnostica di laboratorio, sulla farmacologia e tossicologia, sulla legislazione sanitaria nazionale e comunitaria. Inoltre, vengono approfonditi aspetti relativi alle tecniche di infermieristiche.

d.    Tecniche di Allevamento Animale ed Educazione Cinofila è un corso attivo presso l’Università di Pisa. L’allevamento costituisce un settore produttivo molto importante dell’economia nazionale. In particolar modo l’allevamento del cane, che è l’animale più diffuso all’interno delle nostre abitazioni, offre numerose opportunità lavorative poiché annualmente aumenta la quantità di risorse che ad esso vengono dedicate. Il laureato potrà svolgere attività professionali in qualità di tecnico in diversi ambiti, quali:

  • allevamento degli animali domestici e, in particolare, del cane;
  • scuole di educazione cinofila, in cui svolgerà attività di educazione comportamentale;
  • canili, rifugi e associazioni protezionistiche, dove svolgerà la gestione igienico sanitaria della struttura e dell’igiene ambientale in collaborazione con il medico veterinario;
  • progetti scolastici educativi per migliorare la relazione con il cane, in collaborazione con il personale docente e medici veterinari;
  • collaborazione con i Comuni in base alla normativa nazionale e regionale in materia di tutela del benessere animale e gestione delle problematiche di convivenza interspecifica nel contesto urbano;
  • tecnologie di produzioni di alimenti ad uso zootecnico, nell’industria mangimistica, nei loro aspetti quantitativi, qualitativi ed igienici, con particolare riferimento ai prodotti destinati all’alimentazione del cane.

Il diploma di laurea potrà costituire titolo per l’abilitazione alla gestione di centri di educazione cinofila.

e.    Allevamento e Benessere Animale, attivo presso l’Università di Milano – UNIMI, ha lo scopo di preparare professionisti capaci di operare in tutti gli aspetti del sistema zootecnico, quali la gestione tecnica, igienica ed economica dell’allevamento degli animali da reddito (ruminanti da latte e da carne, suini, equini, avicoli, conigli e pesci) e da compagnia (cani, gatti, cavalli, conigli, roditori e uccelli). Saranno approfonditi gli aspetti di efficienza produttiva e riproduttiva, del benessere animale e dell’impatto ambientale degli allevamenti.

f.    Tutela e Benessere Animale è un corso attivo presso l’Università di Teramo. Il corso si muove in un contesto locale specifico, ricco di parchi e di produzioni tipiche, che associa all’interesse per le produzioni e per l’allevamento tradizionali la sensibilità crescente che si sta sviluppando in ambito urbano verso gli animali d’affezione e non convenzionali e verso i possibili benefici che tali animali possono arrecare all’uomo (produzioni “immateriali”). Gli animali, accanto ai più tradizionali e insostituibili ruoli di coadiutori del lavoro dell’uomo, di produttori di alimenti e beni, sono chiamati a svolgere altre funzioni, quali quelle ludiche e sportive, quelle sociali (animali da compagnia o familiari, pet-therapy, ecc.), quelle ecologiche (rapporto con l’ambiente, i parchi, le oasi naturalistiche, ecc.).

g.    Produzioni e Gestione degli Animali in Allevamento e Selvatici è un corso attivo presso l’Università di Torino. Questa laurea si propone di fornire agli studenti solide nozioni di base per quanto riguarda le tecniche di gestione, igiene ed economia nelle attività di allevamento di animali, con particolare riferimento alle aree parco non intensive del territorio nazionale, in zone con gestione speciale, e nelle zone collinari e montane, approfondendo gli aspetti legati alle problematiche di conservazione e gestione della fauna selvatica. I laureati  potranno lavorare non solo come professionisti, ma avranno anche acquisito la necessaria competenza scientifica e tecnica per qualsiasi corso di laurea specialistica nel campo della medicina veterinaria.

h.    Produzioni Animali, Alimenti e Salute, attivo presso l’Università di Milano – UNIMI, si pone l’obiettivo di preparare professionisti in grado di operare nella gestione delle produzioni animali e nella trasformazione degli alimenti derivati, approfondendo la gestione della sicurezza e della qualità nella catena alimentare. Lo studio delle tecnologie di allevamento e della nutrizione animale riguarda varie specie (bovini, suini, avicoli, ovicaprini, conigli, pesci) e viene finalizzato alla produzione di alimenti di origine animale di elevato valore nutrizionale, dietetico e sensoriale per garantire ai consumatori la correttezza della filiera alimentare (from feed to food). L’aspetto formativo consentirà al laureato di dedicarsi anche allo studio e alla valorizzazione dei prodotti tipici italiani.

i.    Scienze Faunistiche è un corso attivo presso l’Università di Firenze e intende formare un laureato con conoscenza, teorica e pratica, finalizzata alla gestione del territorio agro-forestale a fini faunistici. Si pone, quindi, l’obiettivo di fornire competenze multisettoriali sui metodi di indagine specifici, anche di laboratorio, applicabili all’attività professionale, alla sperimentazione ed alla diffusione di nuove conoscenze relative all’allevamento, alla tutela, alla gestione delle risorse faunistiche e all’interazione fauna-uomo-ambiente. L’impegno del laureato potrà estrinsecarsi in sbocchi occupazionali nei diversi settori delle Scienze Faunistiche e delle Scienze Zootecniche.

j.    Produzioni Animali a Controllo della Fauna Selvatica è un corso attivo presso l’Università di Bologna e fornisce nozioni per gestire gli aspetti tecnici, igienici ed economici delle imprese agrozootecniche e faunisticovenatorie. Inoltre, le nozioni di economia e marketing hanno la finalità di preparare tecnici capaci di orientare gli acquisti delle materie prime nei macelli, nelle aziende di trasformazione e nella grande distribuzione.

k.    Sicurezza delle Produzioni Animali, attivo presso l’Università di Camerino, vuole formare una figura intellettuale e professionale che abbia una solida conoscenza delle discipline, con particolare riferimento anche ai risvolti metodologici, che vertono sulla verifica e controllo della qualità dei prodotti destinati all’alimentazione umana e animale, in materia di igiene degli alimenti, dei locali destinati a trasformazione e vendita dei medesimi, negli ambienti adibiti all’allevamento degli animali in condizioni di sicurezza e benessere stabiliti dalle normative vigenti e nell’ambito dell’igiene e sanità pubblica. La figura così formata potrà interagire con lo specialista sanitario nei diversi contesti applicativi di campo, realizzando quel trait d’union che ad oggi appare assolutamente assente e che risulta fortemente richiesto dalle necessità prossime e future.

l.    Scienze e Tecnologie Animali è un corso attivo presso l’Università di Padova. Il corso si propone di fornire specifiche competenze tecnico-professionali nel settore dell’allevamento degli animali da reddito e da compagnia, unite a conoscenze utili per la conduzione e la gestione economica delle aziende agro-zootecniche. Particolare attenzione è rivolta agli aspetti genetici, nutrizionali, riproduttivi, igienico sanitari, organizzativi e gestionali coinvolti nell’allevamento delle principali specie d’interesse zootecnico e degli animali sportivi e d’affezione. Ciò allo scopo di trasmettere un insieme di conoscenze utili a fornire una visione completa dell’attività delle produzioni animali inserita in modo equilibrato e sinergico nel più ampio contesto del settore primario.

m.    Scienze Animali e Produzioni Alimentari è attivo presso l’Università di Bari; Produzioni animali è attivo presso l’Università di Perugia; Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali è attivo presso l’Università di Pisa; Tecnologie delle Produzioni Animali è attivo presso l’Università di Napoli “Federico II”. Più nello specifico, questo corso si articola in due curricula:

  1. Allevamento Animale e Sicurezza Alimentare, che si prefigge di fornire al laureato conoscenze di base e applicative per la produzione d’alimenti di origine animale salubri e di sicura tracciabilità;
  2. Gestione delle Risorse Zootecniche, che mira a fornire conoscenze nei campi dell’agronomia, con particolare riferimento alla gestione eco-compatibile del suolo per la produzione dei foraggi idonei all’alimentazione animale, a partire dalla tracciabilità e rintracciabilità fino alla definizione delle caratteristiche del prodotto tipico e “biologico”.

La divisione in curricula ha lo scopo di permettere al laureato l’acquisizione di specifiche competenze per un più facile raccordo con il mondo produttivo.
Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali è un corso attivo presso l’Università di Parma. Il percorso formativo prevede la divisione in tre curricula:
Scienze e Tecniche Equine; Produzioni animali bioenergie ambiente; Tecnologie e sicurezza delle produzioni Animali.
Tali curricula sono stati presi in esame per rispondere a precise esigenze del bacino di utenza da cui provengono gli studenti e per far sì che i laureati possano inserirsi rapidamente nel contesto territoriale di provenienza.

In generale, i corsi di laurea afferenti alla classe L-38 hanno come obiettivo formare laureati che possano offrire la loro professionalità sia in ambito zootecnico sia nell’ampio contesto delle tecnologie applicate alle produzioni animali. I laureati, oltre ad acquisire una solida preparazione di base in campo biologico, fisico, chimico, statistico ed informatico applicato al campo animale e vegetale, dovranno possedere competenze utili alla gestione tecnico-economica delle aziende zootecniche e della qualità delle produzioni derivate. I laureati saranno, quindi, tecnici di filiera con competenze nei seguenti ambiti:

  • agronomico-impiantistico: con competenze in agronomia, coltivazioni erbacee, coltivazioni e conservazione dei foraggi;
  • zootecnico-nutrizionistico: con competenze in zootecnia generale e miglioramento genetico; alimentazione; tecnologie di allevamento degli animali in produzione zootecnica;
  • tecnologico-igienistico: con competenze in igiene degli allevamenti e della riproduzione; etologia e benessere animale; microbiologia applicata alle produzioni animali; industrie e tecnologie alimentari;
  • economico-legislativo: con competenze in economia e politica agraria; economia dei mercati; legislazione zootecnica.

I laureati possono scegliere tra diversi ruoli professionali: tecnico delle produzioni animali, tecnologo-igienista, promotore dello sviluppo economico del territorio e dei suoi prodotti, assistente o gestore tecnico-economico per lo sviluppo di aziende agro-zootecniche e agro-alimentari. Tra i principali sbocchi professionali di riferimento, si possono citare le aziende agro-zootecniche, le aziende agro-alimentari, le associazioni di categoria, i mangimifici, le aziende di trasformazione dei prodotti di origine animale, le strutture commerciali, i laboratori di analisi degli alimenti ad uso zootecnico e degli alimenti di origine animale, gli istituti di ricerca, le agenzie di sviluppo. Inoltre, grazie alle loro competenze i laureati potranno trovare lavoro anche nei servizi nazionali e regionali per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio (Servizi Tecnici dello Stato, Agenzie Internazionali (FAO), Nazionali e Regionali per l’Ambiente, Centri di salvaguardia di specie animali in via di estinzione, Servizi Tecnici e Assessorati Regionali, Provinciali e Comunali, Comunità Montane, ecc.).

I laureati opereranno nel sistema sanitario, pubblico e privato, nell’ambito della prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene degli alimenti, dei locali destinati a trasformazione e vendita dei medesimi, negli ambienti adibiti all’allevamento degli animali in condizioni di sicurezza e benessere stabiliti dalle normative vigenti e nell’ambito dell’igiene e sanità pubblica veterinaria. Potranno assiste gli specialisti, ovvero eseguire procedure e tecniche analitiche per condurre test ed analisi biochimiche, microbiologiche, virologiche, farmacologiche, ematologiche, immunologiche, citologiche e istopatologiche nel campo della diagnostica clinica e della ricerca medica, per la diagnosi delle patologie animali e, in campo agronomico e zootecnico, per condurre test ed analisi sulla qualità dei prodotti destinati all’alimentazione umana e animale, ai fini della certificazione di qualità, la derivazione genetica e la tecnologia di produzione, per migliorare la filiera alimentare.

I laureati potranno accedere all’esame di stato per la professione di zoonomo (e iscrizione all’Albo dei Dottori Agronomi – Sezione B – Zoonomo).

I corsi, in base alle diverse specializzazioni acquisite, preparano alle professioni di:

  • zootecnici;
  • tecnici agronomi e forestali;
  • tecnici biochimici ed assimilati;
  • tecnici di laboratorio veterinario;
  • tecnici di laboratorio di analisi cliniche;
  • tecnici dei prodotti alimentari.

Da quanto esposto fin qui, si evince un variegato ed articolato quadro di proposte formative, su cui è giusto fermarsi a riflettere prima di compiere scelte che poi potrebbero rivelarsi non adeguate alle personali attitudini ed inclinazioni.