Il test per entrare alla Bocconi si potrà fare già alla fine del quarto anno di superiori. Attraverso l’iniziativa “scopri il tuo talento”, l’università milanese di via Sarfatti si rivolge direttamente a quegli studenti che sono ancora lontani dalla maturità ma che hanno già le idee chiare sul loro futuro. Si tratta di una tre giorni di orientamento (con spiegazioni sui corsi e descrizione della vita di Campus) con la possibilità di eseguire il test che dà già l’ammissione assicurata per il 2016/17 a Economia e commercio. Ma anche qui, in perfetto stile Bocconi, la selezione è altissima: per iscriversi bisogna avere una media voti al terzo anno pari o superiore all’8.
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Per l’ateneo di via Sarfatti si tratta di un modo per dare ai propri studenti la possibilità di organizzarsi con un anno di anticipo, ma soprattutto per avere una maggiore concorrenza con le università competitrici in ambito internazionale. Rimangono poi anche le date delle prove di febbraio e maggio, rivolte agli studenti di quinta. Anticipare i test universitari è una scelta che molte università stanno portando avanti da tempo. E che negli ultimi anni si è accentuata.
Il test di Ingegneria al Politecnico
Il Politecnico, per esempio, si rivolge agli studenti del quarto anno per i test di ingegneria, dove non c’è un vero e proprio numero chiuso. Qui, la percentuale di domande di matematica è altissima (il 75 per cento), ma nessuna di queste affronta il programma della quinta. In Statale da quest’anno si è deciso di anticipare da settembre a maggio molti dei test orientativi, ovvero quelle prove che non servono a entrare in un corso a numero chiuso ma a capire se la scelta fatta è quella giusta.
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«Il nostro obiettivo è quello di ridurre il numero di abbandoni e quello dei fuori corso — ha spiegato Giuseppe De Luca, prorettore per la didattica alla Statale — Tutti gli studi in merito spiegano che si tratta di fenomeni legati a scelte scarsamente consapevoli. Anticipando questi test, diamo agli studenti la possibilità di capire meglio qual è il percorso di studi più adatto per loro e l’opportunità di modificare per tempo le proprie scelte».
Le prove di Psicologia ed Economia alla Bicocca
A maggio sono state anticipate anche le prove in Bicocca: il 16 sarà il turno di scienze e tecniche psicologiche, mentre il 28 toccherà a quattro corsi dell’ambito economico. Il nodo che però rimane da sciogliere è quello dei test nazionali. Se gli atenei milanesi si sono portati avanti con una programmazione anticipata per tutti quei corsi di cui possono gestire le date, per quanto riguarda le prove d’ingresso per corsi come medicina e architettura l’ultima parola spetta al ministero, che deve decidere il giorno in cui si dovranno fare i test in tutto il paese.
Fra gli addetti ai lavori si parla dei primi di settembre — l’anno scorso furono ad aprile, fra mille polemiche — ma senza decreto nulla è deciso. E proprio la mancanza di certezze sta facendo preoccupare le università: «Questa situazione sta creando non pochi disagi — ha spiegato Mauro Santomauro, prorettore del Politecnico (dove si dovrà sostenere il test di architettura) — Innanzitutto agli studenti che, non avendo una data precisa, saranno portati a fare più test e magari ad abbandonare in un secondo momento la seconda scelta, se dovessero passare ad architettura. Per esempio è il caso di ingegneria edile. Questa incertezza ci porta non pochi problemi di organizzazione. Senza contare le decine di aspiranti architetti che ci chiamano ogni giorno per sapere le date. E a cui non siamo in grado di dare una risposta definitiva».