Per chi non lo sapesse, i corsi di laurea in Medicina presso l’«Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio» sono di diritto albanese, ma rilasciano lauree congiunte con alcuni dei nostri atenei italiani, tra cui Tor Vergata. Tuttavia quest’anno l’accesso va incontro ad un ostacolo abbastanza alto: difatti i posti per Medicina, secondo la bozza del bando che sarà pubblicato lunedì 8 settembre, passano dagli 80 dello scorso anno accademico a circa una quarantina. A cui vanno aggiunti una settantina di posizioni divise tra Odontoiatria, Scienze infermieristiche e Fisioterapia. In totale: nella capitale albanese ci saranno circa 110 nuove matricole «comunitarie» (cioè italiane) contro i 280 nuovi studenti dell’anno passato a fronte di 642 domande presentate.
Il rettore dell’ateneo albanese Paolo Ruatti ha dichiarato che questa decisione è stata concordata con il ministero dell’Istruzione e le università partner ed è una decisione che porterà «i docenti ad essere più vicini agli aspiranti camici bianchi, grazie anche a più esercitazioni».
Tuttavia questa spiegazione non convince i più smaliziati: si parla della decisione della Giannini di risolvere la questione della «fuga» in Albania, anche perché i numeri di Tirana avrebbero finito per «sballare» quelli, più generali, della programmazione annuale dei posti di Medicina a livello nazionale ed europeo, nonchè dell’intenzione del ministro di rispondere alle interrogazioni parlamentari presentate al Miur. E allora, se da un lato il dicastero ha confermato la possibilità per Tor Vergata di rilasciare lauree in Medicina (anche se i corsi sono stati svolti in un ateneo albanese), dall’altro ha deciso che bisognava tagliare, di molto, i posti per gli studenti comunitari.
Nell’anno accademico 2013/2014 risultavano iscritti nei corsi di laurea dell’università albanese 553 studenti comunitari. Sono quasi tutti italiani. Le rette, per gli stranieri, si aggirano attorno ai settemila euro per Medicina, Farmacia e Odontoiatria (contro i 4.500 per gli albanesi) e quattromila per Fisioterapia, Scienze politiche ed Economia (contro i 2.300 per gli albanesi). Sull’asse Italia-Albania l’«Università Cattolica Nostra Signora del Buon Consiglio» ha accordi con Tor Vergata di Roma, Statale di Milano e «Aldo Moro» di Bari.
Le richieste, anche quest’anno, non mancano. «Le domande di preiscrizione stanno arrivando allo stesso ritmo della precedente tornata», continua Ruatti. Per ora sono di poco inferiori rispetto al 2013/2014: i ragazzi cercano di capire cosa ne sarà del test d’ingresso nei corsi di Medicina negli atenei italiani. Test che il ministro Giannini vorrebbe togliere, mentre più di qualche rettore si dice contrario.
Fonte: Corriere della sera del 05/09/2014