Corsi di laurea in pillole – Veterinaria
In questa rubrica pubblicheremo piccole curiosità e ritagli di informazioni tecniche sui tanti corsi di laurea esistenti nel panorama universitario italiano, che vi serviranno per valutare il vostro interesse a frequentare un corso piuttosto che un altro.
Tra le varie notizie, troverete spunti sui requisiti di ammissioni, sbocchi occupazionali, albi professionali e tanto altro ancora.
Oggi è la volta di Veterinaria.
Da grande farò … il veterinario
“Entrando a far parte della Professione e consapevole dell’importanza dell’atto che compio, prometto solennemente di dedicare le mie competenze e le mie capacità alla protezione della salute dell’uomo, alla cura e al benessere degli animali, promuovendone il rispetto in quanto esseri senzienti; di impegnarmi nel mio continuo miglioramento, aggiornando le mie conoscenze all’evolvere della scienza; di svolgere la mia attività in piena libertà e indipendenza di giudizio, secondo scienza e coscienza, con dignità e decoro, conformemente ai principi etici e deontologici propri della Medicina Veterinaria”.
Questo è il testo del giuramento che ogni Medico Veterinario presta al momento dell’iscrizione all’Ordine dei Veterinari e che riassume tutti i principi deontologici ed etici che guidano ed ispirano il suo operato.
Contrariamente a ciò che di norma si pensa, il medico veterinario si occupa della protezione dell’uomo da pericoli e danni che potrebbero derivare dalle malattie e dagli ambienti animali. Proprio per tale ragione la professione veterinaria risulta essere di primaria importanza nell’ambito del servizio di Sanità Pubblica, in quanto il veterinario svolge la propria attività professionale al servizio della collettività e a tutela della salute pubblica.
Tra gli ulteriori ambiti di applicazione ci sono la produzione, l’ispezione e il controllo di alimenti e prodotti di origine animale, nonché la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie degli animali, del loro benessere, della loro igiene, della loro riproduzione. Tali pratiche riguardano sia gli animali da compagnia, sia quelli allevati a scopo commerciale, sia quelli da competizione sportiva ed esotici.
Inoltre, il medico veterinario gestisce e realizza azioni di:
– conservazione e sviluppo funzionale del patrimonio zootecnico;
– conservazione e salvaguardia del patrimonio faunistico (sulla base di principi di tutela delle biodiversità);
– promozione del rispetto degli animali;
– prevenzione igienico-sanitaria ed educazione per un corretto rapporto uomo-animale.
Il medico veterinario può lavorare sia come dipendente, sia come collaboratore su singoli e specifici progetti, sia come libero professionista. Nell’ultimo caso, è necessario che sia iscritto all’Ordine Veterinario del territorio di competenza.
Quella del veterinario è un’attività molto dinamica e richiede una forte disponibilità a lavorare anche in orari non convenzionali, come di notte e in giorni festivi, soprattutto nel caso in cui si eserciti la libera professione. In particolare, lavorare con animali da reddito richiede una disponibilità allo spostamento ed alla fatica fisica più di quanto ne contempli il lavoro con gli animali da affezione.
Il medico veterinario che opera a favore della cura degli animali da reddito è spesso portato ad interfacciarsi con soggetti eterogenei – proprietari di allevamenti o piccole aziende, allevatori, funzionari pubblici – e per questo motivo deve essere in grado di gestire attività di carattere comunicativo-relazionale efficaci. D’altra parte, anche chi opera a favore di animali da affezione deve possedere buone doti comunicative relative alla gestione delle relazioni con i propri clienti.
Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria è a numero programmato a livello nazionale, ovvero gli studenti che intendono iscriversi devono sostenere un test selettivo basato su quesiti di cultura generale, ragionamento logico, matematica, fisica, chimica e biologia. La durata del corso di laurea, afferente alla classe LM-42 – Medicina Veterinaria, è di cinque anni. Dopo la laurea si potrà sostenere l’esame per il conseguimento dell’abilitazione professionale e ci si potrà iscrivere all’Ordine.
Inoltre, chi lo vorrà potrà iscriversi ad una scuola di specializzazione, ma solo dopo aver superato l’esame di abilitazione alla professione.