Corso di laurea in Scienze e tecniche Psicologiche: attività formative e sbocchi lavorativi

laurea scienze e tecniche psicologiche

Stai valutando di intraprendere la strada della Psicologia dopo il diploma? Hai considerato anche l’aspetto attitudinale?

Non ti resta, allora, che scoprire di più su questo corso di laurea e gli sbocchi lavorativi che offre alla fine del percorso di studi!

Corsi di Laurea Scienze e tecniche psicologiche: cosa si studia

I corsi di laurea della classe L-24 in Scienze e tecniche psicologiche forniscono le conoscenze nei principali ambiti della psicologia (psicologia generale, psicobiologia, psicometria, psicologia sociale, psicologia del lavoro e delle organizzazioni, psicologia dinamica).

L’obiettivo del corso triennale in Psicologia è far conseguire ai laureati competenze utili alla promozione del benessere, alla prevenzione del disagio e dare loro le basi per il proseguimento degli studi indispensabile per esercitare la professione di psicologo.

Come per gli altri corsi di laurea, anche in questo caso possiamo fare una distinzione tra attività formative di base e attività formative caratterizzanti.

Tra le attività di base troviamo:

  • fondamenti di psicologia
  • formazione interdisciplinare (fisiologia, biologia applicata, discipline demoetnoantropologiche, storia della filosofia, pedagogia generale e sociale, sociologia)

Fanno parte delle attività caratterizzanti, invece, i seguenti ambiti di studio:

  • psicologia generale
  • psicologia dello sviluppo e dell’educazione
  • psicologia sociale e del lavoro
  • psicologia dinamica e clinica
  • psicometria
  • psicologia fisiologica

Sbocchi lavorativi dopo la laurea in Psicologia

I laureati in Scienze e tecniche psicologiche possono lavorare (nel settore pubblico o privato) presso strutture che svolgono attività negli ambiti dei servizi alla persona, ai gruppi e alle comunità; può lavorare, inoltre, nel campo delle risorse umane.

Vediamo qualche opportunità lavorativa di Psicologia:

  • Psicologo (clinico, sportivo, forense, ecc…)
  • Ambito della Ricerca
  • HR
  • Insegnamento nelle scuole

Nella maggioranza dei casi, però, è richiesto il titolo magistrale.

Per esercitare la professione di Psicologo è necessario superare l’esame di Stato per l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi.

All’interno dell’Ordine esistono due sezioni differenti:

  • sezione A: possono iscriversi gli studenti che hanno completato l’iter universitario conseguendo una laurea magistrale nelle classi L-58 o LM-51;
  • sezione B: possono iscriversi i laureati in Scienze e tecniche psicologiche che hanno svolto un tirocinio semestrale presso una struttura convenzionata.

Gli iscritti della sezione A acquistano il titolo professionale di Psicologo, mentre gli iscritti nella sezione B diventano “Dottori in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro”, o “Dottori in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità”.

Condizione occupazionale dei laureati

Dall’indagine AlmaLaurea si evince che l’87% dei laureati in Scienze e tecniche psicologiche frequenta un corso di laurea di secondo livello.

Questa percentuale così elevata ci fa capire come la maggior parte degli studenti percepisce come incompleto il percorso triennale per inserirsi nel mondo del lavoro.

Sempre a un anno dalla laurea, la retribuzione media dei laureati in Scienze e tecniche psicologiche che si sono inseriti nel mondo del lavoro, a un anno dal titolo, è di 1174 euro.

Scelta del corso di laurea

Hai bisogno di maggiori informazioni sull’offerta formativa delle Università italiane per avere le idee più chiare sul percorso da scegliere? Scopri la Guida alla scelta del corso di laurea.

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