Corso di laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari (classe L-26)

corso di laurea in scienze e tecnologie alimentari

Il corso di laurea

I corsi di laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari mirano a formare dei professionisti che posseggano adeguate conoscenze di base della matematica, fisica, chimica, biologia ed informatica, orientate agli aspetti applicativi lungo l’intera filiera produttiva degli alimenti; nonchè conoscere i metodi disciplinari di indagine ed essere in grado di utilizzare ai fini professionali i risultati della ricerca e della sperimentazione e finalizzare le conoscenze alla soluzione dei molteplici problemi applicativi lungo l’intera filiera produttiva degli alimenti.
Tutti i curricula comprendono in ogni caso attività di laboratorio relative ad attività formative caratterizzanti per un congruo numero di crediti e prevedono un congruo numero di crediti per attività di laboratorio o di stage professionalizzanti in aziende, enti esterni o strutture di ricerca.

Accesso

I corsi di laurea in Scienze e tecnologie alimentari non rientrano nella normativa nazionale sull’accesso programmato, tuttavia, nel rispetto del principio dei requisiti minimi, ciascuna Università ha l’obbligo di dichiarare la propria offerta “sostenibile” in base ai criteri di adeguatezza delle strutture e del corpo docente. Ciò significa che ciascuna Università può limitare le immatricolazioni istituendo il numero programmato e prevedendo una prova di ammissione selettiva.

Sbocchi occupazionali

I laureati della classe potranno svolgere autonomamente attività professionali in numerosi ambiti diversi, tra i quali:

  • il controllo dei processi di produzione, conservazione e trasformazione delle derrate e dei prodotti alimentari;
  • la valutazione della qualità e delle caratteristiche chimiche, fisiche, sensoriali, microbiologiche e nutrizionali dei prodotti finiti, semilavorati e delle materie prime;
  • la programmazione ed il controllo degli aspetti igienico-sanitari e di sicurezza dei prodotti alimentari;
  • la preparazione e la somministrazione dei pasti in strutture di ristorazione collettiva;
  • la gestione della qualità globale di filiera, anche in riferimento alle problematiche di tracciabilità dei prodotti;
  • la gestione d’imprese di produzione degli alimenti e dei prodotti biologici correlati;
  • il confezionamento e la logistica distributiva.

Un figura professionale molto diffusa tra i laureati in questa classe è quella dell’enologo.

Il mercato del lavoro

Secondo il XXI rapporto AlmaLaurea, a un anno dalla laurea triennale in Scienze e Tecnologie Alimentari:

  • il 23,1% dei laureati lavora e non è iscritto ad una laurea di secondo livello;
  • il 13,7% lavora ed è iscritto ad un corso di laurea di secondo livello;
  • il 51,3% non lavora ed è iscritto ad un corso di laurea di secondo livello;
  • il 4,7% non lavora, non è iscritto ad un corso di laurea e non cerca;
  • il 7,3% non lavora, non è iscritto ad un corso di laurea ma cerca.

Ad una anno dalla laurea triennale, il guadagno medio mensile netto è di 968 euro.