Corso di laurea in Scienze Biologiche (classe L-13)
Il corso di laurea
Il corso di laurea in Scienze Biologiche mira a far acquisire allo studente le competenze conoscitive, tecniche e comportamentali rilevanti per una moderna metodologia di studio e di ricerca, finalizzata alla comprensione dei fenomeni biologici a livelli di complessità crescente.
Le professionalità dei laureati della classe potranno essere definite in base ad una preparazione che punti maggiormente su aspetti metodologici e conoscenze di base – al fine di evitare una rapida obsolescenza delle competenze acquisite – e che, senza impedire un accesso diretto al mondo del lavoro, privilegi l’accesso a successivi percorsi di studio.
A questo proposito, al termine del ciclo di studi triennale si potrà accedere al secondo livello di formazione, conseguendo una delle seguenti lauree magistrali di durata biennale:
- Biologia
- Biologie agrarie
- Scienze della nutrizione umana
- Scienze zootecniche e tecnologie animali
Scienze biologiche, biotecnologie o farmacia: qual è la scelta migliore? Scoprilo con un test
Il piano di studi
Attività di base |
ambito disciplinare | settore | CFU | |
Discipline biologiche | BIO/19 Microbiologia BIO/18 Genetica BIO/11 Biologia molecolare BIO/10 Biochimica BIO/09 Fisiologia BIO/07 Ecologia BIO/06 Anatomia comparata e citologia BIO/05 Zoologia BIO/04 Fisiologia vegetale BIO/01 Botanica generale |
54 | |
Discipline matematiche, fisiche e informatiche | MAT/04 Matematiche complementari FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) |
12 | |
Discipline chimiche | CHIM/06 Chimica organica CHIM/03 Chimica generale ed inorganica |
12 | |
Totale Attività di Base: | 78 |
Attività caratterizzanti |
ambito disciplinare | settore | CFU | |
Discipline botaniche, zoologiche, ecologiche | BIO/07 Ecologia BIO/06 Anatomia comparata e citologia BIO/05 Zoologia BIO/01 Botanica generale |
24 | |
Discipline biomolecolari | BIO/19 Microbiologia BIO/18 Genetica BIO/11 Biologia molecolare BIO/10 Biochimica BIO/04 Fisiologia vegetale |
18 | |
Discipline fisiologiche e biomediche | BIO/14 Farmacologia BIO/09 Fisiologia |
12 | |
Totale Attività Caratterizzanti | 54 |
Attività affini |
ambito disciplinare | settore | CFU | |
Attività formative affini o integrative | MED/42 Igiene generale e applicata MED/04 Patologia generale MAT/04 Matematiche complementari M-GGR/01 Geografia INF/01 Informatica GEO/04 Geografia fisica e geomorfologia CHIM/06 Chimica organica CHIM/03 Chimica generale ed inorganica BIO/13 Biologia applicata BIO/10 Biochimica BIO/08 Antropologia BIO/04 Fisiologia vegetale AGR/16 Microbiologia agraria |
18 | |
Totale Attività Affini | 18 |
Altre attività |
CFU | |
A scelta dello studente | 12 |
Per la prova finale | 5 |
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera | 3 |
Abilità informatiche e telematiche | 4 |
Tirocini formativi e di orientamento | 0-12 |
Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro | 6 |
Totale Altre Attività | 30 |
TOTALE CREDITI | 180 |
Accesso
I corsi di laurea attivati nell’ambito delle Scienze biologiche e delle Biotecnologie non rientrano nella normativa nazionale sull’accesso programmato; tuttavia, nel rispetto del principio dei requisiti minimi, ciascuna Università ha l’obbligo di dichiarare la propria offerta potenziale “sostenibile” in base ai criteri di adeguatezza delle strutture e del corpo docente.
Ciò significa che ciascuna Università può limitare le immatricolazioni istituendo il numero programmato e prevedendo lo svolgimento di una prova di ammissione con finalità selettive.
Il D.M. 509/1999 ha stabilito che i regolamenti didattici dei singoli atenei “richiedono il possesso o l’acquisizione di un’adeguata preparazione iniziale”, definendo le conoscenze richieste per l’accesso e le modalità di verifica.
Ciò ha aperto la strada alle prove di orientamento che hanno l’obiettivo di valutare la preparazione iniziale degli studenti. Questo tipo di prova non è in genere vincolante, ha il solo scopo di indirizzare gli studenti. Viene generalmente indicato un punteggio minimo che corrisponde alla sufficienza; a chi ottiene un punteggio inferiore a tale soglia non è preclusa l’iscrizione, vengono tuttavia indicati specifici obblighi formativi da soddisfare nel primo anno di corso.
Sbocchi occupazionali
I principali sbocchi occupazionali attengono ad attività professionali in diversi ambiti applicativi, tanto nel campo autonomo che in quello dipendente, come università, industria, istituti di ricerca e servizi sociosanitari pubblici e privati.
Le figure professionali in ambito biologico, da sempre piuttosto diversificate, spaziano dal settore biosanitario (diagnostico-clinico, ecc.) ad ambiti più innovativi quali il controllo di qualità e i settori agro-alimentare e bionutrizionistico.
Tra i principali ruoli svolti da un laureato in Scienze biologiche abbiamo:
- il Manager dei Parchi e delle Aree Protette,
- il Ricercatore biologo,
- il Ricercatore farmaceutico.
Il mercato del lavoro
Dalla XXI rilevazione AlmaLaurea risulta che l’88% dei laureati in Scienze Biologiche frequenta, a un anno dalla triennale, un corso di laurea di secondo livello.
Nello specifico:
- il 5,7% lavora e non è iscritto ad alcun corso di laurea;
- il 12,2% lavora ed è iscritto ad un corso di laurea in secondo livello;
- il 75,5% non lavora ed è iscritto ad un corso di laurea di secondo livello;
- il 3,1% non lavora, non è iscritto alla specialistica e non cerca;
- il 3,6% non lavora, non è iscritto alla specialistica ma cerca.
Lo stipendio medio mensile per i laureati triennali ad un anno dalla laurea è di 652 euro.