Corso di laurea in Scienze dei Servizi Giuridici (Classe L-14): sbocchi lavorativi e attività

Il corso di laurea in Scienze dei Servizi Giuridici ha una durata di 3 anni per un totale di 180 CFU con l’obiettivo di fornire ai laureati le conoscenze giuridiche di base e fornire loro capacità di comprensione ed analisi critica dei testi normativi.

Gli studenti al termine del percorso di studi sono in grado di applicare la normativa negli ambiti storico-filosofico, privatistico, pubblicistico, processualistico, penalistico e internazionalistico, nonché in ambito istituzionale, economico, comparatistico e comunitario.

Importante è, inoltre, la conoscenza della lingua straniera e delle applicazioni informatiche.

Vediamo insieme quali sono gli sbocchi occupazionali, come si accede a questo corso di laurea e le prospettive lavorative.

Corso di laurea in Scienze dei Servizi Giuridici: accesso

Il corso di laurea in Scienze dei Servizi Giuridici non rientra nella normativa sull’accesso programmato nazionale. Nella maggioranza dei casi, infatti, gli studenti non devono sostenere un test di ammissione ma possono iscriversi dopo il conseguimento del diploma di scuola superiore.

In alcuni casi, in base all’adeguatezza delle strutture o del proprio corpo docente, gli Atenei possono predisporre una prova di ingresso selettiva o somministrare un test agli studenti per verificare il livello di preparazione senza, però, impedire l’iscrizione al corso di laurea.

È importante, dunque, leggere il bando di ammissione pubblicato dall’Università che si desidera frequentare.

Se il tuo Ateneo prevede una prova di ammissione, scopri il catalogo EdiTEST Area economico-giuridica >>>

Sbocchi occupazionali

I laureati in Scienze dei Servizi Giuridici svolgono attività professionali in ambito giuridico-amministrativo sia nel pubblico e che nel privato, nelle amministrazioni, nelle imprese, nel terzo settore e nelle organizzazioni internazionali, per le quali sia necessario una specifica preparazione giuridica come operatore giudiziario (cancellieri, ufficiali giudiziari ecc.), operatore giuridico d’impresa, operatore giuridico-informatico, nonché consulente del lavoro.

Uno sbocco professionale interessante è, infatti, proprio quello del Consulente del lavoro, il cui titolo professionale si consegue superando l’esame di stato di abilitazione professionale . All’esame di stato sono ammessi i laureati triennali e i titolari degli altri diplomi previsti dalla legge che abbiano effettuato un tirocinio biennale.

Il mercato del lavoro

Dai dati AlmaLaurea, emerge che a un anno dalla laurea il tasso di occupazione è dell’81%. Il 44,1% degli studenti ha deciso di proseguire gli studi iscrivendosi a un corso di laurea magistrale: le più ambite sono scienze economico-aziendali, scienze delle pubbliche amministrazioni, scienze dell’economia. Il guadagno netto mensile medio per un neo laureato in Scienze dei Servizi Giuridici è di 1.339 euro.