Corso di laurea in Giurisprudenza (Classe LMG/01)

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

Il corso di laurea

L’impianto del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, di durata quinquennale, prevede un ordinamento didattico che pone particolare attenzione alla formazione metodologica, oltre che contenutistica, del futuro giurista.
I laureati devono:

  • acquisire una solida capacità di analisi e di definizione delle norme giuridiche,
  • impostare le relative linee di ragionamento e di argomentazione in forma sia scritta che orale,
  • conseguire un’approfondita conoscenza dei settori fondamentali dei diversi ordinamenti giuridici,
  • acquisire gli strumenti culturali e tecnici di comparazione opportuni nella formazione di un giurista in grado di operare a livello comunitario e internazionale.

Giurisprudenza, Economia o Scienze Politiche? Scopri le tue attitudini con un test

Il piano di studi

Attività di base

 

ambito disciplinare settore CFU
Costituzionalistico IUS/11 Diritto ecclesiastico e canonico
IUS/08 Diritto costituzionale
18
Filosofico-giuridico IUS/20 Filosofia del diritto 18
Privatistico IUS/01 Diritto privato 30
Storico-giuridico IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno
IUS/18 Diritto romano e diritti dell’antichita’
30
Totale Attività di Base: 96

 

Attività caratterizzanti

 

ambito disciplinare settore CFU
Amministrativistico IUS/10 Diritto amministrativo 18
Commercialistico IUS/04 Diritto commerciale 18
Comparatistico IUS/21 Diritto pubblico comparato
IUS/02 Diritto privato comparato
9
Comunitaristico IUS/14 Diritto dell’unione europea 9
Economico e pubblicistico SECS-P/01 Economia politica
IUS/12 Diritto tributario
18
Internazionalistico IUS/13 Diritto internazionale 9
Laburistico IUS/07 Diritto del lavoro 12
Penalistico IUS/17 Diritto penale 18
Processualcivilistico IUS/15 Diritto processuale civile 18
Processualpenalistico IUS/16 Diritto processuale penale 18
Totale Attività Caratterizzanti 14

 

Attività affini

 

ambito disciplinare settore CFU
Attività formative affini o integrative SECS-P/07 Economia aziendale
SECS-P/03 Scienza delle finanze
SECS-P/02 Politica economica
SECS-P/01 Economia politica
MED/43 Medicina legale
IUS/21 Diritto pubblico comparato
IUS/20 Filosofia del diritto
IUS/17 Diritto penale
IUS/16 Diritto processuale penale
IUS/15 Diritto processuale civile
IUS/14 Diritto dell’unione europea
IUS/13 Diritto internazionale
IUS/12 Diritto tributario
IUS/11 Diritto ecclesiastico e canonico
IUS/10 Diritto amministrativo
IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico
IUS/08 Diritto costituzionale
IUS/07 Diritto del lavoro
IUS/06 Diritto della navigazione
IUS/04 Diritto commerciale
IUS/02 Diritto privato comparato
IUS/01 Diritto privato
18

 

Altre attività

 

CFU
A scelta dello studente 12
Per la prova finale 21
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera 3
Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d) 3
Totale attività formative in ambiti disciplinari affini o integrativi a quelli
di base e caratterizzanti, anche con riguardo alle culture di contesto e alla formazione interdisciplinare
57

 

TOTALE CREDITI 300

Accesso

Il corso di laurea in Giurisprudenza non è disciplinato dalla normativa nazionale sull’accesso programmato; tuttavia, nel rispetto del principio dei requisiti minimi, ciascuna Università ha l’obbligo di dichiarare la propria offerta “sostenibile” in base ai criteri di adeguatezza delle strutture e del corpo docente. Ciò significa che ciascuna Università può limitare le immatricolazioni istituendo il numero programmato e prevedendo una prova di ammissione selettiva.

Il D.M. 509/1999 ha stabilito che i regolamenti didattici dei singoli atenei “richiedono il possesso o l’acquisizione di un’adeguata preparazione iniziale”, definendo le conoscenze richieste per l’accesso e le modalità di verifica. Ciò ha aperto la strada alle prove di orientamento che hanno l’obiettivo di valutare la preparazione iniziale degli studenti. Questo tipo di prova non è in genere vincolante, ha il solo scopo di indirizzare gli studenti. Viene generalmente indicato un punteggio minimo che corrisponde alla sufficienza; a chi ottiene un punteggio inferiore a tale soglia non è preclusa l’iscrizione, vengono tuttavia indicati specifici obblighi formativi da soddisfare nel primo anno di corso.

Sbocchi occupazionali

Tra gli sbocchi professionali previsti per i laureati in Giurisprudenza rientrano l’avvocatura, il notariato, la magistratura, l’avvocatura dello Stato, gli impieghi professionali di rango superiore nella Pubblica Amministrazione (in particolare, carriera diplomatica e consolare e commissariato della Polizia di Stato) e quelli professionali in ambito giuridico-amministrativo nel settore privato.

Il corso consente, inoltre, l’ammissione ai Master di II livello, ai corsi di dottorato nelle discipline giuridiche, sociologico-giuridiche e alla Scuola di Specializzazione per le Professioni legali.

Il mercato del lavoro

Secondo il XXI rapporto AlmaLaurea i laureati in Giurisprudenza hanno tempi più lunghi di inserimento nel mercato del lavoro e di realizzazione professionale, rispetto ad altri corsi di studio, perché impegnati in attività di formazione professionale post-laurea, soprattutto praticantati presso studi legali.

Dall’indagine, infatti, emerge che a un anno dalla laurea:

  • “solo” il 21,6% lavora
  • il 49,9% non lavora e non cerca impiego
  • il 28,5% non lavora ma cerca lavoro

La retribuzione mensile netta per chi lavora è di 1.076 euro.

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]