Di norma, le classifiche non ci piacciono. Questa volta però vogliamo fare un’eccezione. Perché a redigere il ranking è l’affidabile Times Higher Education, che per il 2013 ha collocato due italiane tra le migliori cento università più giovani al mondo: la Bicocca di Milano con un dignitosissimo 21esimo posto, in crescita di due posizioni rispetto allo scorso anno, e l’Università di Roma 3, per la prima volta in classifica, anche se sull’ultimo gradino disponibile.
Da qualche tempo la pubblicazione del ranking delle migliori università al mondo ad opera del Times è diventato un evento estremamente atteso, poiché le sue classifiche sono riconosciute tra le fonti più autorevoli per valutare gli atenei di tutto il pianeta. Accanto alle università più antiche e più blasonate, di recente anche le giovani realtà accademiche (quelle con meno di 50 anni di vita) stuzzicano interesse, tant’è che il Times ha deciso di stilarne una classifica che premia dinamicità e capacità di progettazione, e non più prestigio e storia. Anche in questo caso sono stati utilizzati gli stessi 13 indicatori generali della Top 400 World Universities Rankings (che includono insegnamento, ricerca, trasferimento tecnologico e internazionalizzazione), ma ricalibrandoli per riflettere al meglio le caratteristiche delle giovani università.
Ora, se consideriamo che nelle classifiche del Times le università italiane generalmente occupano posti in coda, sorprende il risultato di quest’anno della Bicocca di Milano e di Roma tre che figurano tra le prime 100 università più giovani nel mondo (la Bicocca è stata fondata nel 1998, Roma Tre nel 1992), con l’ateneo meneghino che si accomoda addirittura in 21esima posizione, tra le istituzioni accademiche di Germania e Gran Bretagna. Poco male l’ultimo posto dell’Università Roma Tre, che comunque fa il suo ingresso in lista per la prima volta.
Al top, neanche a dirlo, le università asiatiche, tra cui Singapore, Corea del Sud, Hong Kong. Si aggiudica il primo posto la South’s Korea Pohang University of Science and Technology (Postechd), al terzo la rivale Korea Advanced Institute of Science and Technology (Kaist), in quarta posizione la Hong Kong University of Science and Technology, mentre al quinto sale la Nanyang Technological University di Singapore. L’unica rappresentante a stelle e strisce presente nella top 10 è la University of California, Irvine. Oltre alla seconda posizione, conquistata dalla svizzera École Polytechnique Fédérale di Losanna, il vecchio continente riesce a piazzare alcuni atenei nei primi 10 posti, tra cui l’olandese Maastricht University al sesto posto, le francesi Université Paris-Sud e Université Pierre e Marie Curie rispettivamente all’ottavo e al nono, l’inglese Lancaster University al decimo.
Complessivamente, la classifica delle migliori 100 Università con meno di 50 anni conta atenei diffusi in 29 Paesi in tutto il mondo. Tra le nazioni con più università giovani in lista ci sono il Regno Unito e l’Australia (a pari merito con 14), gli Stati Uniti con 8, la Spagna con 7, Francia e Germania con 6.