Il corso di laurea magistrale (della durata di 5 anni) in Medicina Veterinaria (classe LM-42) fornisce ai futuri camici bianchi:
- le basi scientifiche e la preparazione teorico-pratica necessarie per l’esercizio della professione
- le basi metodologiche e culturali per una formazione permanente
- i fondamenti metodologici della ricerca scientifica
L’obiettivo è formare professionisti in grado di rilevare e valutare criticamente lo stato di salute, di malattia e di benessere dell’animale singolo e in allevamento.
Scopriamo cosa si studia e quali sono le opportunità lavorative per i futuri laureati.
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Corso di laurea in Veterinaria: cosa si studia
Per iscriversi a Veterinaria bisogna superare un test di ammissione che si svolge ogni anno nel mese di settembre ed è stabilito dal MIUR a livello nazionale.
Il corso di laurea prevede 360 CFU (Crediti Formativi Universitari) così suddivisi:
- 58 CFU per le attività formative di base: disicpline applicate agli studi medico-veterinari; discipline biologiche e genetiche vegetali ed animali; struttura, funzione e metabolismo delle molecole di interesse biologico; struttura e funzione degli organismi animali
- 130 CFU per le attività formative caratterizzanti: zootecnica, allevamento e nutrizione animale; malattie infettive ed infestive; discipline anatomo-patologiche ed ispettive veterinarie; discipline chimiche veterinarie; metodologie informatiche e statistiche
- 112 CFU per altre attività formative, tra cui esami a scelta e tirocini/stage
Sbocchi lavorativi
I laureati in Medicina Veterinaria si occupano della tutela della salute degli animali e dell’uomo che viene a contatto con gli animali (e che assume alimenti di origine animale).
Per l’esercizio della professione è necessario ottenere l’abilitazione a seguito del superamento di un esame di stato, che consente l’iscrizione alla Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (Fnovi).
I Medici Veterinari possono lavorare:
- come liberi professionisti (in un ambulatorio proprio o associato)
- nel Servizio Sanitario Nazionale (ad esempio presso l’Istituto Superiore di Sanità, le ASL, gli Istituti Zooprofilattici ecc…)
- all’interno delle Forze Armate
- in ambito pubblico o privato nell’industria farmaceutica, zootecnica, mangimistica
- presso gli enti di ricerca
Condizione occupazionale dei laureati in Veterinaria
Stando agli ultimi dati pubblicati da AlmaLaurea sulla condizione dei laureati in Veterinaria ad un anno dalla laurea:
- il 56,5% lavora
- il 24,3% non lavora e non cerca
- il 19,2% non lavora ma cerca
L’11,9% dei laureati che non cercano lavoro sono impegnati in un corso universitario/master/praticantato.
A 5 anni dalla laurea la percentuale di quelli che lavorano aumenta al 68,8%, così come lo stipendio medio mensile, che passa da 1.059€ (a un anno dalla laurea) a 1.585€ (a cinque anni dalla laurea).
Guida alla scelta del corso di laurea
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