Esame di Maturità: come si scrive un tema di storia?

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Dopo aver parlato dell’analisi del testo in poesia, in prosa, del saggio breve e dell’articolo di giornale, arriva la fatidica domanda che angoscia gli studenti da almeno 50 anni: come si può scrivere bene un tema particolare come quello di storia?
In primo luogo è necessario fare mente locale su ciò che si ricorda e preparare una scaletta degli argomenti da trattare. Bisogna tener presente che si tratta di un tema, non di un test di storia, quindi date, luoghi e personaggi non sono fondamentali, o quantomeno non tutti sono così determinanti. Solo gli elementi più importanti vanno assolutamente citati, poiché in questo modo si dimostra il proprio grado di preparazione e la propria padronanza dei contenuti.
Una volta organizzata la scaletta, si può procedere con la stesura del tema.
Si consiglia di scrivere per blocchi, in maniera modulare. Ogni paragrafo deve, più o meno, corrispondere a un punto della scaletta. Per ogni blocco partite dall’aspetto più importante e poi, man mano, entrate nel cuore del discorso, snocciolando i particolari o allargando la rete dei concetti e dei collegamenti con gli aspetti più secondari. Il vantaggio di scrivere attraverso l’utilizzo di questa struttura risiede nella possibilità di poter tagliare o aggiungere parti di testo senza sconvolgere l’impianto basilare del tema, così da evitare dannose perdite di tempo.

Per quanto riguarda i contenuti, il consiglio è uno e semplicissimo:
al di là dell’ancoraggio storico, quello che scrivete deve essere anzitutto personale, ossia deve trasparire il vostro punto di vista e il vostro pensiero. Ovviamente, non ci si deve abbandonare a facili e arbitrarie considerazioni sui fatti storici, ma qualcosa di voi deve comunque emergere. Si tratta di un tema di storia, non di un testo scientifico, e la vostra maturità si misura proprio da quello che pensate riguardo all’argomento di cui state parlando. È necessario fare attenzione, perché questa è un’operazione che va eseguita con misura e cautela, senza farsi condizionare eccessivamente dalle proprie personali opinioni: va bene fare una critica degli avvenimenti storici, ma non va bene lasciarsi andare a considerazioni troppo semplicistiche, anche perché, come suol dirsi, la storia può avere diverse chiavi di lettura, ed è nell’essere il più neutri e critici possibili durante l’analisi dei fatti storici che vi porterà ad un tema ben fatto.
Il consiglio è quello di non ammassare obbligatoriamente tutte le proprie considerazioni alla fine, come in genere si è soliti fare. Al contrario, è bene che da ogni punto del tema emerga il proprio contributo. Questo risultato non si consegue solo attraverso l’esplicita esposizione di un pensiero, ma anche attraverso l’uso di un’aggettivazione e uno stile personale con cui arricchire e dare un tono al testo. Fate tanti collegamenti, spiegate abbondantemente il perché degli avvenimenti. Tante volte le cause sono più importanti degli eventi stessi. Dimostrando di saper leggere bene i fatti e di saperli contestualizzare in una cornice più ampia, senza uscire dalla traccia, darete prova di grande spirito critico e maturità.

Scopri come presentare in maniera ottimale il tuo punto di vista durante la stesura del tema di storia!
Infine, alcuni consigli tecnici.
Ricontrollate sempre che non vi siano errori di sintassi o, peggio ancora, di ortografia. Soprattutto, non abbandonatevi a un periodare verboso e troppo complesso. Le frasi devono essere snelle, brevi, leggere. È meglio utilizzare più coordinate e meno subordinate.

Infine, è decisamente importante esercitarsi molto e leggere tanto (libri, riviste, giornali, non importa!) nei mesi e nelle settimane che precedono l’esame. per arrivare, magari anche ad un ancoraggio degli avvenimenti storici con la storia contemporanea.