Corso di laurea in DAMS: attività formative e sbocchi lavorativi

laurea dams

Il corso di laurea in Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda (DAMSclasse L-3) fornisce una formazione di base nel campo delle arti visive, cinematografiche, teatrali e musicali.

Può essere ad accesso libero o a programmazione locale (cioé con un test di ammissione gestito autonomamente dalle singole Università).

Cenni storici

Il percorso di studi è nato nel 1971 all’interno della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna.

La prima laureata in DAMS fu Eugenia Casini Ropa (1974), accademica e storica considerata tra le più autorevoli studiose di danza in Italia.

Negli anni successivi molti Atenei italiani hanno seguito la strada tracciata dall’Università di Bologna, introducendo lo stesso corso di laurea o percorsi affini.

Ecco alcuni tra i più importanti:

  • DAMS (Università di Bologna, Roma Tre, Torino e Udine)
  • Culture e Tecniche della Moda (Università di Bologna – Campus di Rimini)
  • Comunicazione e DAMS (Università di Calabria – Rende)
  • Progettazione e Gestione di Eventi e Imprese dell’Arte e dello Spettacolo (Università di Firenze – Polo Universitario Città di Prato)
  • DAMS (Università di Firenze)
  • Disciplina delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (Università di Palermo)
  • Turismo culturale e discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (Università di Messina)
  • Scienze e tecnologie delle Arti e dello Spettacolo (Università Cattolica – sede di Brescia)
  • Arti, Design e Spettacolo (IULM – Milano)
  • Discipline dello spettacolo e della comunicazione (Università di Pisa)
  • Arti e Scienze dello Spettacolo – Scienze della moda e del costume (Università di Roma “La Sapienza”)
  • Design e disciplina della Moda (Università Telematica E-Campus – Novedrate)
  • Media and performing arts – Comunicazione e DAMS (Link Campus University – Roma)

Corso di laurea DAMS: cosa si studia

Il corso di laurea in DAMS ha l’obiettivo di trasmettere agli studenti:

  • un’adeguata formazione di base nei settori delle arti, del cinema, della musica, del teatro e del costume
  • informazioni sull’uso degli strumenti informatici e comunicativi negli ambiti di competenza
  • strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione

Gli ambiti disciplinari oggetto del percorso di studi riguardano le seguenti discipline:

  • linguistico-letterarie (letteratura italiana e straniera, linguistica, glottologia)
  • storiche (storia greca e romana, storia moderna, storia contemporanea)
  • socio-psico-pedagogiche (pedagogia generale, psicologia del lavoro e delle organizzazioni, sociologia dei processi culturali e comunicativi)
  • critiche, semiologiche e antropologiche (critica letteraria, discipline demoantropologiche, filosofia del linguaggio, estetica)
  • storico-artistiche (storia dell’arte, museologica e critica artistica)
  • linguistiche (lingua francese, spagnola, inglese, tedesca)
  • discipline relative alla musica, alla moda e allo spettacolo (disegno, cinema fotografia e televisione, etnomusicologia)

Sbocchi lavorativi

Il percorso mira alla formazione delle seguenti figure professionali:

  • assistente alla progettazione e realizzazione di progetti culturali (artistici, musicali e cinematografici);
  • operatore didattico culturale;
  • redattore di testate specializzate;
  • consulente artistico presso istituzioni concertistiche, enti lirici, istituzioni ed enti teatrali, mediateche, istituzioni ed enti cinematografici e televisivi;
  • archivista e bibliotecario

Condizione occupazionale dei laureati

L’ultima indagine AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati evidenzia che, a distanza di un anno dal conseguimento della triennale:

  • il 20,7% dei laureati lavora e non è iscritto a una laurea di secondo livello)
  • l’8,3% lavora e contemporaneamente è iscritto ad un corso di laurea di secondo livello)
  • il 39,5% non lavora e frequenta un corso di laurea di secondo livello
  • il 14,3% non lavora, non frequenta un corso di laurea di secondo livello e non cerca lavoro
  • il 17,1% cerca lavoro (e non frequenta un corso di laurea di secondo livello)

Da segnalare che soltanto il 18,4% reputa molto efficace la laurea conseguita ai fini del lavoro svolto, mentre il 36% la considera abbastanza efficace e il 45,5% poco o per nulla efficace.

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