Lo scorso 23 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto decreto “Milleproroghe” che contiene tra le mille (al comma 2 dell’art. 12) anche il rinvio all’a.a 2013-2014 della nuova procedura di valorizzazione del curriculum scolastico ai fini dell’ammissione alle facoltà a numero programmato. Tale punteggio, riconosciuto ai candidati sulla base dei risultati conseguiti nell’ultimo triennio del percorso scolastico, costituirebbe, secondo i relatori del testo, un limite nell’ambito delle procedure di reclutamento nelle Accademie militari degli ufficiali dei Corpi sanitari; questi ultimi, infatti, dopo il superamento di prove altamente selettive (che peraltro includono test sulle medesime materie, aventi le stesse modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea specialistica/magistrale) devono frequentare i corsi di laurea specialistica in medicina e chirurgia e, pertanto, sarebbero destinatari delle disposizioni in materia di accesso programmato di cui alla legge 2 agosto 1999, n. 264.
Risulterebbe, dunque, di difficile soluzione, citando testualmente il decreto in questione, la «(…) l’incongruenza della situazione in cui si verrebbe a trovare un allievo ufficiale che, dopo aver vinto un concorso e iniziato a frequentare l’Accademia (i cui corsi sono avviati a Settembre), non sia poi ammesso al corso di laurea previsto dal bando, in ragione dell’ulteriore valutazione del punteggio riferito ai risultati scolastici».
E’ nuovamente rinviata dunque l’applicazione della disciplina di valorizzazione del curriculum scolastico in attesa, da un lato, di trovare una soluzione normativa di carattere speciale per gli aspiranti ufficiali medici, dall’altro di dirimere questioni di altra natura che ne hanno ostacolato l’introduzione dal lontano anno accademico 2008/2009. Ancora per il prossimo anno dunque, gli oltre 100.000 aspiranti ai corsi di laurea a numero programmato saranno valutati esclusivamente sui risultati del test di accesso senza alcuna considerazione del voto di maturità.