L’accesso al camice bianco resta ancora imprigionato in una piramide: alla base i tanti, l’anno scorso 67mila, che aspirano ad entrare alla facoltà di medicina per 10mila posti in media all’anno e in cima le 5mila borse a disposizione per specializzarsi nelle scuole mediche dopo la laurea. «Bisogna innanzitutto intervenire sulla punta aumentando le borse con uno sforzo economico in più , un nodo che però resta per ora», avverte il ministro Giannini ieri in audizione al Senato.
Che poi indica gli interventi per la base. E cioè più orientamento per evitare un «salto nel buio» agli studenti. «Nei prossimi mesi – annuncia il ministro – sarà diffuso un test autovalutativo per le classi dell’ultimo anno che servirà agli studenti per essere più consapevoli». In più gli atenei «sollecitati» dal ministero metteranno in pista corsi propedeutici ai test.
Prova il test attitudinale di orientamento con Editest.
Più orientamento prima del test
«La criticità fondamentale nel percorso di medicina è che procede per progressive restrizioni: l’accesso alla facoltà, poi l’accesso dei laureati alle scuole di specializzazione», ha spiegato il ministro in audizione alla commissione Istruzione di Palazzo Madama, dove ha ribadito l’intenzione di migliorare le attuali modalità di accesso degli studenti alla facoltà di medicina, modalità che oggi la lasciano «perplessa». «Si sta cercando di perfezionare il numero di domande del quiz relative alla cultura generale e per questo è stata nominata una commissione ad hoc», avverte la Giannini. La commissione è stata istituita il 9 aprile e proprio ieri si è riunita per mettere a punto i primi dossier: dalla revisione dei quiz al punteggio fino alla quota riservata agli stranieri. La commissione si riunirà il 6 maggio e dovrebbe lavorare con tempi serrati.
Per restare sempre informato sui test di ammissione, segui Editest su Facebook!
Due le novità annunciate da Giannini per ridurre il «salto nel buio» delle prove di ammissione al numero chiuso: un test autovalutativo del ministero che non avrà alcun valore di punteggio, ma che avrà un valore di autovalutazione per una scelta più consapevole al momento dell’iscrizione a Medicina.
L’altro intervento è quello di «aver già sollecitato le università che nella loro autonomia possono farsi carico di corsi di preparazione e di introduzione ai test». Una prima risposta questa alle sollecitazioni degli studenti, a cominciare dall’Unione degli universitari che proprio lunedì scorso denunciava il silenzio sui bandi e sulle modalità dei test – in calendario il prossimo 8 settembre – che costringe «migliaia di studenti a vivere nell’assoluta incertezza».
L’ateneo di Napoli Federico II usa gli Editest per i propri corsi. Scopri il catalogo!
Il nodo delle borse per gli specializzandi
«Se si potesse fare uno sforzo economico ma anche programmatico nel potenziamento del numero di borse di studio per le specializzazione avremmo risolto gran parte del problema»: il ministro Giannini torna durante l’audizione più volte a segnalare quello che è il «nodo fondamentale» del percorso di specializzazione in medicina. Quello del numero di borse che «vanno aumentate». L’anno scorso con un sforzo in extremis sono state portate a 5.500. Per quest’anno ancora non si sa: «Stiamo affrontando la questione con l’Economia», aggiunge la Giannini. Con un dettaglio importante in più. Gli effetti della recente riforma di riordino delle scuole di specializzazione (sono state ridotte da 61 a 55 e soprattutto la loro durata è stata accorciata di un anno) porteranno dei risparmi e quindi delle borse in più, «qualche centinaio» stima il ministro. «Ma i risparmi – aggiunge la Giannini – non potremo utilizzarli in questo esercizio finanziario, ma sul prossimo».
Per restare sempre informato su tutte le novità sulle scuole di specializzazione, seguici su questa pagina Facebook.
Il ministro comunque annuncia in coda alla sua audizione anche di aver appena firmato il regolamento che rivede il test di selezione per le scuole di specializzazione («nei prossimi giorni arriverà in Gazzetta»). A questo punto il bando per il prossimo concorso dovrebbe arrivare come previsto entro il 30 aprile, mentre le prove saranno svolte entro il 30 luglio. Buio invece sul numero di borse come hanno confermato anche i giovani medici che ieri hanno manifestato davanti al ministero. «Dal Miur abbiamo ricevuto rassicurazioni solo sulle date del bando per le specializzazioni in medicina, per il resto non ci sono risposte chiare», spiega Federica Azzolini, giovane medico del Comitato aspiranti specializzandi.
fonte : il sole24ore sanità del 22 aprile