A scuola di test
In questa rubrica, attraverso alcuni articoli, si daranno una serie di indicazioni per affrontare e superare i test di ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso. In particolare gli articoli saranno prevalentemente incentrati sull’ammissione a Medicina e Chirurgia, data la non facilità dell’accesso.
17° lezione: tecniche di test: applicazioni e consigli
Nelle precedenti tre lezioni sono state analizzate le tecniche per risolvere in maniera più rapida ed efficace i quesiti. In quest’articolo viene risolto e commentato uno dei quesiti più complessi o quanto meno più criticati per l’apparente difficoltà del test di ammissione alla Facoltà di Medicina del 2012.
Il quesito in oggetto è relativo al calcolo dell’IMU. Nella spiegazione si noterà che NON era necessario conoscere a priori le regole del calcolo di questa imposta e per tale motivo la domanda si classifica di “matematica sulle percentuali” e non di attualità.
La base di partenza per il calcolo dell’IMU di un immobile di classe A1 si ottiene rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicando il risultato ottenuto per 160. Allo stesso risultato si può giungere in un solo passaggio, moltiplicando direttamente la rendita catastale per un opportuno coefficiente c. Determinare il valore di c.
A) 168 *
B) 165
C) 265
D) 121
E) 180
Per risolvere questo quesito introduciamo un’altra tecnica: il Metodo risolutivo “al contrario”. Il metodo al contrario prevede di risolvere un quesito invertendo tutti o alcuni passaggi (il partire dalle risposte diventa il metodo della verifica)
Si risolve ipotizzando un valore per la rendita catastale per ricavare il corrispondente valore del coefficiente “c”. Il testo del questo quesito afferma che, con due metodi diversi, si ottiene lo stesso risultato. Si utilizza il primo metodo, che è quello matematico partendo da un valore di comodo per noi, cioè 100. Si ha che si deve incrementare 100 del 5% ottenendo il valore 105. In seguito si deve moltiplicare: 105 * 160= 16.800.
Il testo dice che questo valore si otteneva moltiplicando la rendita catastale (ipotizza pari a 100 per un valore “c” incognito).
Si ha quindi:
E’ utile inoltre dare alcuni consigli per evitare errori banali e delle regole generali relative alla strutturazione dei quesiti
Suggerimenti per evitare errori banali
Insieme a tecniche, metodi e consigli su come agire nella risoluzione di un quesito, è utile fornire alcuni suggerimenti per non commettere errori banali.
1) Leggere sempre con la massima concentrazione: una lettura superficiale può compromettere la comprensione di avverbi o negazioni. E’ frequente, ad esempio, tralasciare la lettura del “non” nelle domande
2) Leggere sempre tutte le alternative: a volte nel quesito esiste una risposta corretta ed una “molto corretta”.
3) Nei quesiti applicativi prestare molta attenzione alle unità di misura: a volte per individuare la risposta corretta è richiesta una conversione tra unità di misura.
Regole risolutive:
1) Se la risposta è estremamente banale quasi sicuramente è errata.
2) Se si verifica che il procedimento risolutivo risulta troppo semplice, si ha che la risposta vera differisce da quella banale per un’unità di misura, per qualche “dettaglio” del testo che non può essere tralasciato oppure perché la ricerca della risposta esatta richiede un passaggio matematico o logico che non si evince in maniera lampante come nell’esempio seguente.
Es.: una bottiglia piena di vino costa 10 euro. Il vino costa 9 euro più della bottiglia vuota. Quanto costa il vuoto della bottiglia?
A) 9 euro e cinquanta centesimi
B) 9 euro
C) 1 euro
D) 50 centesimi
E) Nulla
In maniera immediata si è tentati nell’indicare la C) come chiave, invece la risposta esatta è la D). Applicando il metodo della verifica si evince che se la bottiglia costa cinquanta centesimi il vino costa nove euro e cinquanta centesimi e la somma del prezzo è di dieci euro. Analiticamente si risolve attraverso un sistema di equazioni lineari con due incognite.
3) Poiché le domande hanno un ordine che varia da studente a studente, una stessa lettera può essere la risposta corretta di molti quesiti. Ad esempio: la risposta corretta della domanda 1, 2, 3, 4 e 5 può essere sempre la stessa lettera.
Prof. Marco Bonora *
* Direttore didattico del settore formazione EdiTEST, è uno dei massimi esperti in Italia nella didattica orientata ai test. Ha insegnato in corsi universitari, partecipa a convegni, a progetti di formazione per docenti ed insegna nelle scuole le tecniche di risoluzione dei test. E’ autore di numerosi libri tra cui:
Tecniche e Metodi per l’ammissione alla Facoltà di Medicina – EdiSES editore, anno 2010, ISBN 9788879596251