Cos’è il programma Erasmus? Cosa sapere per partecipare

Come partecipare all'Erasmus

L’Erasmus è una delle esperienze più discusse tra gli studenti universitari e che incuriosisce di più le future matricole.

Ma conviene o meno partecipare a questo programma? E come ci si iscrive? In questo articolo vediamo insieme le procedure, i pro e contro del progetto.

Come partecipare all’Erasmus

Erasmus+ è un programma di scambio educativo promosso dall’Unione Europea che offre opportunità di studio, formazione ed esperienze lavorative per periodi che vanno generalmente dai 2 ai 12 mesi.

Gli obiettivi principali del programma Erasmus includono la promozione della mobilità e della cooperazione tra le istituzioni di istruzione e formazione in Europa, l’aumento delle opportunità di apprendimento all’estero e lo sviluppo di competenze che favoriscono la cittadinanza attiva. È chiaramente un’opportunità unica che permette di ampliare le proprie prospettive culturali, migliorare le proprie competenze linguistiche e sviluppare una comprensione più approfondita della diversità europea.

Per partecipare al programma Erasmus presso un’Università, gli studenti di solito devono seguire una serie di passaggi specifici. Il processo può variare leggermente da un Ateneo e l’altro, ma in generale, il procedimento coinvolge i seguenti passaggi:

  • Informazioni e requisiti: gli studenti interessati devono prima informarsi presso l’ufficio Erasmus o l’ufficio internazionale della propria università. Qui potranno ottenere informazioni sul programma, sui requisiti di partecipazione, sulle università partner, sulle procedure di candidatura e quindi anche sugli eventuali bandi
  • Selezione: ogni università stabilisce dei requisiti per poter partecipare come la quantità di CFU conseguiti oppure la media ponderata
  • Candidatura: bisogna presentare una candidatura, solitamente fornendo informazioni sul proprio background accademico, le motivazioni per partecipare al programma Erasmus e le preferenze per le università di destinazione
  • Accettazione: una volta completato il processo di selezione, gli studenti accettati, riceveranno ulteriori informazioni sui passaggi successivi
  • Pianificazione dell’esperienza: bisognerà, una volta ricevute le graduatorie, pianificare i dettagli logistici del proprio periodo all’estero, come l’alloggio, i trasporti e altri aspetti pratici
  • Accordo di apprendimento: altro passaggio importante è la costante collaborazione con i coordinatori Erasmus delle rispettive università per compilare un “Accordo di apprendimento”, che definisce quali corsi saranno seguiti durante il periodo all’estero e come questi saranno riconosciuti all’interno del piano di studi dell’università di origine.

È importante sottolineare che i dettagli specifici possono variare, quindi gli studenti devono sempre consultare le linee guida fornite dalla propria università. I bandi sono spesso molto lunghi e di difficile comprensione, è consigliato, infatti, partecipare a qualsiasi evento esplicativo (meeting online, conferenze erasmus…) proposte dall’università.

Quali sono i pro dell’Erasmus?

Nonostante sia un’esperienza molto stimolante e proficua, l’Erasmus ha sia pro che contro.

Vediamo quali sono gli aspetti positivi della partecipazione al progetto:

  • Espansione Culturale
  • Miglioramento delle competenze linguistiche: gli esami e i corsi saranno interamente erogati nella lingua del paese in cui si sta soggiornando (spesso danno anche la possibilità di sostenere gli esami in lingua inglese… tutte eccetto l’italiano!)
  • Crescita Personale
  • Riconoscimento accademico: i crediti ottenuti durante il periodo Erasmus sono generalmente riconosciuti dalla propria università, consentendo agli studenti di continuare il loro percorso di studio senza dover prolungare i tempi di laurea. Tuttavia capita che non vengano convalidati per intero o che comunque non si trovi tanta compatibilità, è bene dunque organizzarsi con i propri docenti e valutare bene le proprie scelte

Quali sono i contro?

  • Difficoltà logistiche: la pianificazione del periodo all’estero può essere complessa e richiedere tempo. Trovare alloggio, gestire la burocrazia e organizzare i dettagli logistici sono solo tre delle prime difficoltà da risolvere prima ancora di trasferirsi
  • Sentimento di solitudine: inizialmente, gli studenti possono sentirsi isolati o soli in un nuovo ambiente, soprattutto per la lingua e la cultura. Questo è un ostacolo anche per gli studenti fuorisede, generalmente già abituati alla lontananza da casa, poiché si parla chiaramente di un paese diverso. Tuttavia ci sono moltissimi studenti Erasmus con i quali poter istaurare solidi rapporti
  • Problemi Finanziari: vivere all’estero può comportare costi aggiuntivi e la gestione del budget potrebbe essere una sfida per alcuni studenti, specialmente se si trovano in una città costosa. Ogni università mette a disposizione delle borse di studio per tutelare gli studenti che ne hanno bisogno
  • Differenze Accademiche: le università partner potrebbero avere approcci accademici diversi o offrire corsi che non corrispondono esattamente a quelli dell’università di origine, causando eventuali difficoltà nella pianificazione del piano di studi.

Nonostante le sfide, molti studenti considerano l’esperienza Erasmus+ come un momento straordinario e formativo della loro vita. Gli aspetti positivi spesso superano i potenziali inconvenienti, offrendo un’opportunità unica e irripetibile che può aiutare anche nella scelta dei progetti futuri in seguito alla laurea.

In questi periodi gli atenei sono soliti pubblicare bandi per l’anno accademico successivo (2024-2025), se siete interessati cercate la sezione apposita sul sito ufficiale per essere informati circa le prossime scadenze e pubblicazioni!

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