Le novità introdotte dal Ministero con il decreto Test Medicina 2022 hanno creato un pò di “panico” tra gli studenti.
In quest’articolo andremo ad analizzarle per darvi alcuni consigli su come ricalibrare il piano di studio nelle ultime settimane di preparazione.
Il test è costituito sempre da 60 quesiti da svolgere in 100 minuti, ma con un differente bilanciamento delle domande
La nuova composizione è di:
- 4 domande di comprensione del testo (competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi)
- 5 domande di logica
- 23 domande di biologia
- 15 quesiti di chimica
- 13 domande di matematica e fisica
Nel Decreto Ministeriale le 4 domande, che abbiamo classificato come comprensione del testo, si prestano ad un’interpretazione un po’ ambigua. Non è chiaro se all’interno di questi quattro quesiti siano comprese anche domande di cultura generale strutturate sotto forma di brano.
Rispetto alla prova del 2021 sono state:
- Eliminate le 12 domande di cultura generale
- Diminuite da 10 a 5 le domande di logica ma aggiunte 4 di comprensione del testo, che fino al 2021 erano inglobate nella sezione di logica
- Aumentate di 5 le domande di biologia
- Incrementati di 3 i quesiti di chimica
- Aumentate di 5 le domande di mfatematica e fisica
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Nuova struttura Test Medicina 2022: cosa implica?
Guardando alla nuova struttura del test di Medicina 2022 pensiamo che richieda un tempo maggiore per lo svolgimento rispetto a quello dell’anno scorso.
I quesiti di comprensione del testo e i quiz numerici scientifici richiedono un tempo risolutivo molto più lungo rispetto alle domande di cultura generale.
Poiché sono state incrementate le domande disciplinari, è necessario studiare in modo più approfondito le discipline scientifiche, in maniera sia teorica sia pratica.
Vantaggi della nuova struttura
Rispetto alla nuova composizione delle domande, sono avvantaggiati
- I concorrenti che riescono a essere più veloci nello svolgimento della prova. Se ipotizziamo un test con una complessità pari a quella del 2021, risulta veramente impegnativo riuscire a svolgere tutte le 60 domande nel tempo prefissato. La rapidità risolutiva delle domande di cultura generale permetteva di guadagnare tempo prezioso per svolgere gli altri quesiti.
- I ragazzi che hanno maggiori conoscenze scientifiche. Indubbiamente la precisa conoscenza della biologia può fare la differenza ancor più rispetto ai test degli anni precedenti.
- Coloro che hanno una preparazione almeno di medio livello in matematica e fisica. Una parte dei partecipanti, in passato, tralasciava o dava poca importanza allo studio di queste materie. Quest’anno è necessario sapersi “difendere” su questi argomenti, ed essere in grado di rispondere almeno ad alcuni quesiti medio-facili, che sicuramente verranno proposti nell’insieme delle tredici domande.
Come riorganizzare lo studio?
A questo punto andiamo ad analizzare come agire per studiare nella maniera più ottimale in queste settimane che ci separano dal test.
Ecco i nostri consigli:
- Studiare in modo dettagliato la biologia. Questa affermazione può sembrare banale, ma invece una parte degli studenti effettua solo una ripetizione della biologia negli ultimi due mesi. Per “studiare in modo dettagliato” intendiamo apprendere ogni nozione del testo di studio. I quesiti di biologia sono di carattere nozionistico e ricalcano appieno le informazioni dei libri
- Approfondire un po’ meglio la chimica. Molti partecipanti lavorano già con impegno sulla chimica essendo da sempre una delle materie fondamentali della prova.
- Apprendere le formule basilari di matematica e fisica. Per svolgere una buona prova risulta importante saper risolvere i quiz di matematica di ambito scolastico ed essere in grado di destreggiarsi su quella trentina di formule fondamentali di fisica.
- Non approfondire ulteriormente la logica. É necessario dedicare maggior tempo allo studio delle discipline scientifiche ed esercitarsi senza eccedere in logica.
- Svolgere qualche brano al giorno. É importante prendere maggiore confidenza con la comprensione del testo.
- Lavorare sulla velocità risolutiva. In questo tipo di prova può diventare significativa la gestione dei tempi e la rapidità nello svolgere i quesiti
- Ricalibrare repentinamente il piano di studi estivo. É fondamentale riorganizzare i tempi di lavoro con un nuovo prospetto organizzativo.
Il test sarà più difficile rispetto all’anno scorso?
L’anno scorso il punteggio di accesso minimo è stato all’incirca di 37 punti.
A parità di complessità con la prova del 2021, il punteggio minimo dovrebbe scendere di alcuni punti, principalmente perché nelle domande di matematica e fisica, osservando le statistiche nazionali, i concorrenti conseguono i punteggi più bassi.
Conclusioni
Il test è una gara, se è più difficile lo è per tutti: se la prova sarà più impegnativa la soglia di accesso scenderà di qualche punto.
In altre parole, non c’è da preoccuparsi ma solo da riorganizzare lo studio con fiducia e determinazione seguendo nuovi parametri.
Inoltre, non è possibile oggi ipotizzare con certezza che la prova somministrata quest’anno sarà impegnativa come il test dell’anno scorso; ad esempio, nel 2016 e nel 2017 sono state proposte domande molto semplici in particolare in matematica e fisica.
Per superare il test farà quest’anno farà la differenza chi studierà con ancora più impegno le discipline scientifiche e chi concentrerà il focus e le energie in maniera costruttiva sull’obiettivo di superare la prova.
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