La mappa concettuale costituisce sicuramente la spina dorsale della prova orale dell’esame di maturità e serve ad evidenziare anche dal punto di vista grafico:
- le conoscenze e competenze acquisite dallo studente nelle diverse discipline;
- la capacità di analisi dello studente nell’approfondimento critico dei singoli argomenti;
- la capacità di sintesi nello strutturare gli argomenti in un percorso unitario;
- la capacità di mettere in relazione gli argomenti e le problematiche studiate, attraverso collegamenti efficaci e credibili.
Una mappa concettuale ideata e organizzata correttamente permette, al momento del colloquio, un’esposizione chiara e coerente del percorso critico da parte del candidato e una comprensione semplice e immediata dei collegamenti da parte della commissione.
Cos’è una mappa concettuale?
Una mappa concettuale è in genere considerata uno strumento per interpretare, rielaborare e trasmettere conoscenze; è la rappresentazione grafica di parole-concetto, all’interno di forme geometriche dette nodi, collegate da frecce che esplicitano, con parole-legamento, le loro relazioni.
Caratteristica della mappa concettuale è, dunque, quella di manifestare la struttura delle conoscenze, i legami sottesi, e farne prendere piena consapevolezza. In questo senso, oltre a rappresentare conoscenze, essa è utile per organizzarle.
A cosa serve la mappa concettuale?
Da un punto di vista didattico, nella costruzione di un percorso, la mappa può aiutare a mettere a fuoco l’ordine gerarchico dei concetti intorno ai quali sviluppare il proprio discorso o la propria ricerca. In questo modo, essa contribuisce alla consapevole costruzione del proprio sapere.
Come si costruisce una mappa concettuale?
Ci sono diverse fasi nella costruzione di una mappa concettuale:
- individuare chiaramente un ambito entro cui operare la ricostruzione concettuale: deve trattarsi di un campo ristretto, un argomento preciso, per evitare l.approssimazione;
- identificare le cosiddette domande focali, rispondendo alle quali possiamo far emergere i concetti;
- gerarchizzare i concetti, cioè distinguerli in ordine di importanza, mettendo in evidenza quelli dai quali scaturiscono altri sottoconcetti;
- collegare tra loro i concetti attraverso parole-legame, che fungono da linee di specificazione del discorso.
Ricorda che:
- alla prima mappatura può far seguito un’aggiunta o una riduzione di concetti, con una adeguata revisione delle parolelegame; è importante ricordare che se la scelta dei concetti non è arbitraria, la loro disposizione e organizzazione è soggettiva e sempre passibile di rettifica. In questo senso la mappatura è un processo dinamico;
- la scelta delle parole-concetto deve essere tale da etichettare il concetto con una o poche parole: quando è necessario ricorrere a troppe parole evidentemente non sono stati adeguatamente individuati i concetti;
- il passaggio da nodo a nodo attraverso le parole-legame dovrebbe produrre affermazioni significative e coerenti. Le linee di collegamento dovrebbero essere precise e legare ogni
concetto con non più di due o tre sotto concetti: se ciò non è possibile, si deve ricorrere all’introduzione di qualche concetto intermedio; - si deve aver cura di verificare che siano presenti tutti i concetti essenziali e che le catene concettuali siano tra loro connesse, in modo da garantire esaustività e completezza;
- è possibile creare dei legami incrociati tra i concetti delle diverse sezioni della mappa e tracciare delle linee di collegamento. I legami incrociati permettono di individuare nuove relazioni all’interno dell’ambito conoscitivo in esame.
In vista della prova orale, scopri anche come potenziare la memoria.
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