Come già annunciato in un nostro articolo del 2013 (clicca qui )il progetto Erasmus chiude i battenti, ma non per chiudere le porte dell’Europa a centinaia di studenti a caccia di un’esperienza all’estero, bensì per trasformarsi ed evolversi nel nuovo progetto Erasmus PLUS.
Il nuovo progetto, presentato il 10 aprile a Firenze dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti e dal Commissario Europeo all’istruzione, formazione e cultura Androulla Vassiliou, apre le sue porte a 4 milioni di giovani europei nel periodo 2014-2020 ed ingloba, in un unico strumento, i sette programmi pre-esistenti, ovvero Lifelong Learning Programme, che comprendeva Comenius, Erasmus, Leonardo e Grundtvig, Gioventù in Azione, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink.
Potranno ususfruire del progetto Erasmus + non soltanto gli studenti universitari, ma studenti, tirocinanti, insegnanti, docenti, sportivi, animatori e volontari, al fine di creare e migliorare partenariati tra istituzioni ed organizzazioni appartenenti ai settori dell’istruzione, della formazione, del mondo del lavoro. Difatti, rispetto al passato, i finanziamenti non sono più destinati alle sole università, che non rappresenteranno più quindi l’unico mezzo per sperare di poter intraprendere un’esperienza all’estero, ma anche a nuovi partenariati innovativi, le cosiddette “alleanze della conoscenza” e “alleanze delle abilità settoriali”, che costituiranno sinergie tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro consentendo agli istituti d’istruzione superiore, ai formatori e alle imprese di incentivare l’innovazione e lo spirito imprenditoriale nonché di elaborare nuovi programmi e qualifiche per colmare le lacune a livello delle abilità.
In ambito sportivo, il programma si concentra su progetti transnazionali volti a sostenere gli sport amatoriali e ad affrontare le sfide transfrontaliere quali le partite truccate, il doping, la violenza e il razzismo, nonché promuovere il buon governo, la parità di genere, l’inclusione sociale e l’attività fisica per tutti; è una bellissima iniziativa che per la prima volta coinvolge le organizzazioni e le attività sportive.
Erasmus+ accresce notevolmente i finanziamenti europei destinati allo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, con un bilancio di 14,7 miliardi di euro per sette anni, il 40% in più rispetto alla spesa attuale, dando atto dell’importanza dell’istruzione e della formazione nell’UE e nell’ambito delle agende politiche nazionali. Il programma inoltre promuove lo sviluppo personale dei cittadini e le loro prospettive lavorative.
Le istituzioni europee fanno notare che Erasmus+ viene avviato in un momento in cui nell’UE quasi 6 milioni di giovani sono disoccupati, con livelli che in taluni paesi superano il 50%. Nello stesso tempo si registrano oltre 2 milioni di posti di lavoro vacanti e un terzo dei datori di lavoro segnala difficoltà ad assumere personale con le qualifiche richieste. Ciò dimostra il sussistere di importanti deficit di competenze in Europa. Erasmus+ affronterà questi deficit fornendo opportunità di studio, di formazione o di esperienze lavorative o di volontariato all’estero.
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