Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il Decreto Ministeriale che definisce e disciplina le classi di laurea.
Obiettivo della riforma è rendere i percorsi più flessibili e favorire maggiore interdisciplinarità.
Vediamo insieme di cosa si tratta.
Decreto riforma delle classi di laurea
La riforma delle classi di laurea rientra tra gli obiettivi fissati dal PNRR, il Piano di Ripresa e Resilienza, e si pone come obiettivo principale la creazione di percorsi interdisciplinari e innovativi, attraverso la riduzione dei vincoli relativi ai crediti formativi da assegnare ai vari ambiti disciplinari.
Cosa comporta la riforma?
La riforma del MUR vuole superare la struttura dei programmi di studio vincolati da crediti formativi basati su settori disciplinari circoscritti, favorendo, invece, l’ampliamento dei crediti stessi e l’interdisciplinarietà dei corsi di studio.
In questo modo, gli studenti e le studentesse hanno maggiori possibilità di personalizzare il percorso universitario, sia triennale che magistrale, aggiungendo attività formative anche diverse da quelle canoniche mantenendo, ovviamente, coerenza con l’ordinamento del corso di studi.
Gli obiettivi dei corsi devono essere in linea con gli standard europei e con gli sbocchi occupazionali che possono garantire al termine del percorso ai laureati.
Le Università devono completare l’adeguamento entro l’anno accademico 2025/2026.
Tutte le indicazioni sulla nuova riforma sono nel Decreto Ministeriale
Scelta del corso di laurea
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