“A scuola di test” Le tecniche per risolvere i quesiti – parte 3

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Nei due ultimi articoli sono state analizzate le tecniche risolutive dei quesiti relative alla manipolazione del testo e alla comparazione tra le alternative per escludere i distrattori deboli.

In questa lezione spiegheremo dei procedimenti non analitici per risolvere i quesiti di tipo scientifico e logico-matematici. Spesso sotto stress è preferibile utilizzare tecniche più o meno empiriche per risolvere i quesiti.

Tecniche di risoluzione diretta delle domande

Talvolta i quesiti si possono risolvere mediante metodologie non analitiche che richiedono una diversa lettura del problema o la ricerca di un legame diretto tra testo e alternative.

Risoluzione non analitica

Questa tecnica è spesso utilizzata negli esercizi applicativi logico-scientifici. Se non si riesce ad applicare una strategia analitica, cioè non si riesce a scrivere la formula risolutiva, si utilizza una strategia risolutiva empirica come la creazione di una tabella. Oppure si può optare per la risoluzione in maniera pratica, scrivendo i passaggi elementari senza formula. A volte si conosce il procedimento analitico risolutivo, ma risulta più rapida e più semplice l’applicazione di tale tecnica per trovare la chiave. Vediamo un esempio tratto dal test del 2016.

La media aritmetica di cinque numeri è 14. Se la media aritmetica dei primi due è 20, allora la media aritmetica degli altri tre è:

  • 1) 10
  • 2) 12
  • 3) 14
  • 4) 9
  • 5) 8

Se non si riesce ad impostare la formula e poiché i numeri sono piccoli e pochi conviene procedere risolvendo linearmente il caso specifico con i numeri del problema. Se la media dei primi due esami è 20 vuol dire che la somma dei loro voti è 40. Poiché la media totale è 14, la somma dei 5 esami è pari a 70. Quindi la somma degli ultimi tre esami è pari a 70-40= 30 e il loro valore medio è pari a 30/3= 10

Passaggio qualitativo – quantitativo

Un quesito può richiedere il calcolo di una proprietà generale. L’applicazione della tecnica consiste nel fare un esempio del problema e calcolare numericamente i valori. In seguito comparando o inserendo tali valori nelle alternative si ricaverà quella corretta. E’ più facile comprendere questa tecnica con un esempio.

Esempio:

Nei tre anni tra il 2006 e il 2009 il numero di telefoni cellulari posseduti dagli italiani si è triplicato sia nel primo sia nel secondo anno per dimezzarsi inspiegabilmente il terzo anno. Di quanto è variato in percentuale il numero dei cellulari nel 2009 rispetto al 2006

  • 1) incremento del 350%
  • 2) incremento dell’ 800%
  • 3) incremento del 450%
  • 4) incremento del 500%
  • 5) diminuzione del 50%

Si ipotizzi un valore per il numero dei cellulari presenti in Italia nell’anno 2006. Si sceglie il valore 100 perché tale numero si adatta bene ai calcoli in percentuale. Si ha che nel 2007 i cellulari sono 300, nel 2008 sono 900 e nel 2009 diventano 450. Se si passa dal valore 100 al valore 450 i cellulari sono aumentati del 350%. Risposta corretta A).

IlMetodo della verifica”

Tale metodo consiste nell’inserire i valori delle alternative all’interno della domanda: l’alternativa che soddisfa la risoluzione del problema è ovviamente la chiave. Si usa in genere in matematica o in fisica e talvolta anche in problemi di logica o di chimica.

Esempio:

Trovare il valore della x che risolve l’equazione

  • 1) -4
  • 2) 12
  • 3) 140*
  • 4) 4
  • 5) -140

Se non si riesce ad impostare la risoluzione si sostituiscono ad uno ad uno i valori delle alternative nel testo e si evince che il valore corretto è 140.

Infine, per una preparazione efficace vi consigliamo di consultare il catalogo Editest ed esercitarti con le simulazioni collettive del test di Medicina.

Buon lavoro![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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