Un’adeguata organizzazione dello studio è alla base di una preparazione efficace: per farlo è opportuno, prima di tutto, sfatare qualche “falso mito” ed è quello che faremo in questa sede.
Il primo “mito da sfatare” è che la preparazione al test di ammissione richieda fondamentalmente un lavoro applicativo di risoluzione dei quesiti: in tanti pensano che fare quiz in maniera random dai vari libri sia la strada migliore da seguire.
Applicando esclusivamente questa strategia probabilmente il concorrente, dopo alcuni mesi di studio, non avrà fatto grandi progressi e inizierà ad avvertire un senso di inadeguatezza rispetto alla prova e penserà che solo la fortuna o la sfortuna determineranno il suo successo.
Organizzare lo studio: le basi
Esercitarsi con i quiz è molto importante ma la preparazione a una prova a test va organizzata tenendo d’occhio anche altri aspetti:
- l’organizzazione dei tempi
- gli elementi teorici
- la comprensione dei modelli di quesito
- le tecniche risolutive dei test
- la possibilità di effettuare i concorsi anche alle Università private come la Cattolica
- i fattori emotivi relativi alla gestione della prova concorsuale
Certo, non è affatto gratificante pensare che sarà la fortuna a determinare il successo, cioè che il futuro lavorativo dipenda, ad esempio, dal brano da analizzare il giorno dell’esame. Per questo motivo è opportuno comprendere come prepararsi al meglio per superare la selezione.
Per organizzare un percorso efficace è necessario porsi delle domande per individuare le tematiche su cui concentrarsi:
- Che cosa si intende per logica e cultura generale? Cioè quale è la tipologia di domande che probabilmente sarà presente al test nel 2017? Ricorda: la parola logica è un macrocontenitore e non si può lavorare a caso effettuando solo batterie di test!
- Quali tipologie di domande di logica sono proposte nei test delle Università private?
- Le domande di biologia e chimica quanto sono difficili e come differisce lo studio di queste materie per il concorso di ammissione da quello richiesto per un interrogazione scolastica o per un esame universitario?
- Quanto tempo dedicare allo studio di Matematica e Fisica dato che le domande sono meno presenti? I quesiti di queste due discipline sono però più semplici di quelli di Chimica e Biologia
Strutturare un piano di lavoro
L’organizzazione dello studio dipende dalla risposta che sarà data a queste domande.
Di conseguenza si presenteranno ulteriori interrogativi per strutturare un piano di lavoro ottimale.
- Da quale argomento iniziare a studiare?
- Come bilanciare i tempi di studio?
- È opportuno lavorare per modelli?
- Quali discipline si devono apprendere prima in maniera teorica e poi in modo applicativo?
- Come valutare le performance in itinere?
- Quanto tempo e come dedicarlo per preparasi per i test delle Università private o per ulteriori prove di ammissione ad altri corsi di Laurea?
Pochi concorsi (come il test di accesso a Farmacia) prevedono una banca dati, altri come i test di accesso alla Cattolica e al San Raffaele presentano una banca dati solo orientativa; per questi concorsi quindi andranno effettuate ulteriori considerazioni in merito e lo faremo nei prossimi articoli.
Nelle prossime lezioni ci concentreremo sull’organizzazione del piano di studi, poi inizieremo a discutere di logica e delle tematiche relative ai test della Cattolica e alle prove concorsuali in lingua inglese.
Da “bravi” studenti iniziamo a riflettere sulle varie domande poste in questo articolo cercando la giusta motivazione per intraprendere un percorso di studi per superare il concorso di ammissione relativo alla professione che desideriamo fare nella nostra vita!
Intanto, se vuoi farti un’idea di come sarà il test, consulta le prove assegnate in occasione dei precedenti test di ammissione. Puoi scaricarle qui
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