Corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali (Classe LMR/02)
I corsi della classe magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali formano professionisti nel settore del restauro in grado di operare con autonomia decisionale e operativa nella prevenzione, manutenzione e restauro di opere di valore artistico e culturale. Il percorso ha la durata di 5 anni e fornisce agli studenti solide competenze di base nel campo della storia dell’arte, dell’architettura e delle scienze. Lo studio frontale è inoltre affiancato da attività di apprendimento pratico nei laboratori e nei cantieri di restauro.
Il piano di studi
Data la specificità delle problematiche inerenti alle diverse tipologie dei beni culturali, il corso di laurea in restauro è orientato, attraverso un’opportuna selezione degli insegnamenti e delle attività pratiche di laboratorio, secondo uno o più dei seguenti percorsi formativi professionalizzanti:
Le attività pratiche di laboratorio saranno accompagnate dal supporto di specifici insegnamenti teorici, dedicati ad approfondire, a seconda dell’orientamento prescelto, alcune problematiche fondamentali, relative a varie tecniche e tecnologie.
Attività di base
ambito disciplinare | settore | CFU |
BIO/01 – Botanica generale
BIO/03 – Botanica ambientale e applicata CHIM/03 – Chimica generale e inorganica CHIM/06 – Chimica organica CHIM/08 – Chimica farmaceutica CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali FIS/01 – Fisica sperimentale FIS/03 – Fisica della materia FIS/07 – Fisica applicata (ai beni culturali, ambientali, biologia e medicina) GEO/06 – Mineralogia ICAR/17 – Disegno INF/01 – Informatica ING-INF/05 – Sistemi di elaborazione delle informazioni |
24 | |
Formazione storica e storico-artistica | L-ANT/07 – Archeologia classica
artistica L-ANT/08 – Archeologia cristiana e medievale L-ART/01 – Storia dell’arte medievale L-ART/02 – Storia dell’arte moderna L-ART/04 -Museologia e critica artistica e del restauro L-ANT/01 – Preistoria e protostoria L-ANT/03 – Storia romana M-STO/01 – Storia medievale M-STO/02 – Storia moderna M-STO/04 – Storia contemporanea M-STO/08 – Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia |
26 |
Totale Attività di base | 50 |
Attività caratterizzanti
ambito disciplinare | settore | CFU |
Metodologie per la conservazione e il restauro | L-ANT/10 – Metodologie della ricerca archeologica
L-ART/04 –Museologia e critica artistica e del restauro M-STO/08 – Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia ICAR/19 – Restauro |
8 |
Scienze e tecnologie per la conservazione e il restauro | AGR/06 – Tecnologia del legno e utilizzazioni forestali 24
AGR/11 – Entomologia AGR/12 – Patologia vegetale AGR/16 – Microbiologia agraria CHIM/01 – Chimica analitica CHIM/02 – Chimica fisica CHIM/04 – Chimica industriale CHIM/12 – Chimica dell’ambiente e dei beni culturali BIO/03 – Botanica ambientale e applicata BIO/05 – Zoologia BIO/07 – Ecologia BIO/08 – Antropologia BIO/10 – Biochimica BIO/19 Microbiologia generale FIS/04 – Fisica nucleare FIS/07 – Fisica applicata (ai beni culturali, ambientali, biologia e medicina) GEO/06 – Mineralogia GEO/07 – Petrologia e petrografia GEO/09 – Georisorse minerarie e applicazioni mineralogico-petrografiche per l’ambiente e i beni culturali ICAR 12 – Tecnologia dell’architettura ICAR 16 – Architettura degli interni e allestimento ING-IND/11 – Fisica tecnica ambientale ING-IND/21 – Metallurgia ING-IND/22 – Scienza e tecnologia dei materiali |
24 |
Beni culturali | L-ANT/01 – Preistoria e protostoria 14
L-ANT/05 – Papirologia L-ANT/06 – Etruscologia e antichità italiche L-ART/03 – Storia dell’arte contemporanea L-ART/06 – Cinema, fotografia e televisione L-ART/07 – Musicologia e storia della musica L-ART/08 – Etnomusicologia IUS/19 – Storia del diritto medievale e moderno ICAR/18 – Storia dell’architettura M-DEA/01 – Discipline demoetnoantropologiche M-STO/05 – Storia della scienza e delle tecniche M-STO/08 – Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia M-STO/09 – Paleografia e diplomatica |
14 |
Formazione giuridica, economica e gestionale | IUS/10 – Diritto Amministrativo
IUS/14 – Diritto dell’Unione Europea SECS-P/07 – Economia aziendale SECS-P/08 – Economia e gestione delle imprese SPS/08 – Sociologia dei processi culturali e comunicativi MED/44 – Medicina del lavoro ING-IND/35 – Ingegneria economico-gestionale |
12 |
Totale Attività caratterizzanti | 58 |
Accesso
I corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali non rientrano nella normativa sull’accesso programmato nazionale, ma ciascuna Università può limitare le immatricolazioni istituendo il numero programmato e definendo una prova di ammissione selettiva. Inoltre, in virtù del D.M. 509/1999, per il quale i regolamenti didattici “richiedono il possesso o l’acquisizione di un’adeguata preparazione iniziale”, i singoli Atenei possono istituire una prova di orientamento che non è vincolante per l’iscrizione al corso ma ha il solo scopo di valutare la preparazione iniziale degli studenti. È importante, dunque, leggere attentamente il bando pubblicato dall’Ateneo presso cui ci si vuole iscrivere.
Sbocchi occupazionali
I corsi di laurea magistrale a ciclo unico delle classe in Conservazione e restauro dei beni culturali abilitano alla professione di restauratore di beni culturali, che può trovare occupazione presso:
- istituzioni del Ministero per i beni e le attività culturali preposti alla tutela dei beni culturali (soprintendenze, musei, biblioteche, archivi, ecc.);
- Università ed enti di ricerca pubblici e privati;
- laboratori di restauro;
- aziende e organizzazioni professionali operanti nel settore della diagnostica, della conservazione e del restauro dei beni culturali.
Mercato del lavoro
Dal XXI Rapporto AlmaLaurea emerge che tra i laureati in Conservazione e restauro di beni culturali, a un anno dal conseguimento del titolo:
- il 38,6% lavora;
- il 20,5% non lavora e non cerca;
- il 40,9% non lavora ma cerca.
Lo stipendio medio mensile è di 860 euro.