Corso di laurea in Biotecnologie (classe L-2)
Il corso di laurea
Il corso fornisce le conoscenze di base nei diversi settori della biologia moderna e le competenze culturali e tecnologiche per produrre beni e servizi attraverso l’analisi e l’uso dei sistemi biologici; per questo lo studente affronta anche le problematiche bioetiche e le normative sulle biotecnologie.
Gli insegnamenti teorici e multimediali sono affiancati da esperienze di laboratorio.
Una volta terminato il percorso di studi triennale, si può accedere al secondo livello di formazione, conseguendo una delle seguenti lauree magistrali di durata biennale:
- Biologie agrarie
- Biotecnologie Industriali
- Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche
- Scienze della nutrizione umana
- Scienze zootecniche e tecnologie animali
Scienze biologiche, biotecnologie o farmacia: qual è la scelta migliore? Scoprilo con un test
Il piano di studi
Attività di base |
ambito disciplinare | settore | CFU | |
Discipline matematiche, fisiche, informatiche e statistiche | MAT/05 Analisi matematica FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina) |
16 | |
Discipline chimiche | CHIM/06 Chimica organica CHIM/03 Chimica generale ed inorganica |
14 | |
Discipline biologiche | BIO/13 Biologia applicata BIO/10 Biochimica |
15 | |
Totale Attività di Base: | 4 |
Attività caratterizzanti |
ambito disciplinare | settore | CFU | |
Discipline biotecnologiche comuni | BIO/18 Genetica BIO/11 Biologia molecolare BIO/09 Fisiologia AGR/07 Genetica agraria |
37 | |
Discipline per la regolamentazione, economia e bioetica | IUS/04 Diritto commerciale | 6 | |
Discipline biotecnologiche con finalità specifiche: biologiche e industriali | BIO/19 Microbiologia BIO/16 Anatomia umana BIO/05 Zoologia |
21 | |
Discipline biotecnologiche con finalità specifiche:chimiche e farmaceutiche | CHIM/11 Chimica e biotecnologia delle fermentazioni CHIM/01 Chimica analitica |
12 | |
Discipline biotecnologiche con finalità specifiche:mediche e terapeutiche | MED/04 Patologia generale | 8 | |
Discipline biotecnologiche con finalità specifiche:veterinarie | VET/02 Fisiologia veterinaria | 6 | |
Totale Attività Caratterizzanti | 90 |
Attività affini |
ambito disciplinare | settore | CFU | |
Attività formative affini o integrative | BIO/14 Farmacologia BIO/10 Biochimica |
18 | |
Totale Attività Affini | 18 |
Altre attività |
CFU | |
A scelta dello studente | 12 |
Per la prova finale | 3 |
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera | 3 |
Tirocini formativi e di orientamento | 9 |
Totale Altre Attività | 27 |
TOTALE CREDITI | 180 |
Accesso
I corsi di laurea attivati nell’ambito delle Scienze biologiche e delle Biotecnologie non rientrano nella normativa nazionale sull’accesso programmato; tuttavia, nel rispetto del principio dei requisiti minimi, ciascuna Università ha l’obbligo di dichiarare la propria offerta potenziale “sostenibile” in base ai criteri di adeguatezza delle strutture e del corpo docente. Ciò significa che ciascuna Università può limitare le immatricolazioni istituendo il numero programmato e prevedendo lo svolgimento di una prova di ammissione con finalità selettive.
Il D.M. 509/1999 ha stabilito che i regolamenti didattici dei singoli atenei “richiedono il possesso o l’acquisizione di un’adeguata preparazione iniziale”, definendo le conoscenze richieste per l’accesso e le modalità di verifica. Ciò ha aperto la strada alle prove di orientamento che hanno l’obiettivo di valutare la preparazione iniziale degli studenti. Questo tipo di prova non è in genere vincolante, ha il solo scopo di indirizzare gli studenti. Viene generalmente indicato un punteggio minimo che corrisponde alla sufficienza; a chi ottiene un punteggio inferiore a tale soglia non è preclusa l’iscrizione, vengono tuttavia indicati specifici obblighi formativi da soddisfare nel primo anno di corso.
Sbocchi occupazionali
Al laureato in Biotecnologie si presentano prospettive di impiego, a titolo esemplificativo, presso i seguenti enti:
- università ed altri istituti di ricerca pubblici e privati;
- laboratori di ricerca e sviluppo (in particolare quelli farmaceutici;
- enti preposti alla elaborazione di normative brevettuali;
- laboratori di servizi;
- imprese biotecnologiche;
- enti ospedalieri.
Tra le principali professioni che svolgono, troviamo il:
- biotecnologo alimentare;
- il formulatore di mangimi;
- il tecnologo delle produzioni alimentari;
- il perito agrario.
Il mercato del lavoro
Dalla XXI rilevazione AlmaLaurea risulta che, ad un anno dalla laurea triennale, l’88,4% dei laureati in Biotecnologie è iscritto ad un corso di laurea di secondo livello.
In particolare:
- il 5,2% lavora e non studia;
- l’11,5% lavora ed è iscritto ad un corso di laurea di secondo livello;
- il 77% non lavora ed è iscritto ad un corso di laurea di secondo livello;
- il 3,1% non lavora, non studia e non cerca;
- il 3,3% non lavora, non studia ma cerca.
Il guadagno medio mensile è di 637 euro.
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