Il riassetto delle scuole di specializzazione di medicina è già fuori tempo massimo: l’emanazione del decreto ministeriale sul riordino dell’ordinamento didattico ha infatti disatteso la scadenza del 31/12/2014. All’appello manca la concertazione del provvedimento da parte della Salute, che temporeggia in attesa del parere del Consiglio superiore di sanità (Css), come da prassi consolidata. Il Css dovrebbe riunirsi in seduta collegiale il prossimo 13 gennaio. Dunque tutto slitta a metà mese. A puntare i fari il Segretariato italiano giovani medici (Sigm): «Prendiamo atto dell’ennesimo ritardo, ma al di là delle scadenze di legge, che vanno rispettate, oggi la nostra attenzione è rivolta ai contenuti del Dm e in particolare delle norme transitorie – si legge in una nota Sigm – che dovrebbero rimuovere gli ostacoli burocratici alla immediata attuazione della norma, con possibilità per parte degli specializzandi di accedere alla riforma su base opzionale. Ricordiamo che, laddove il provvedimento venisse reso immediatamente operativo, si recupererebbero anche fondi da reinvestire per finanziare circa 700 contratti di formazione specialistica aggiuntivi».
La riforma è molto attesa, come dimostra la grande adesione al Tweet-mob del 29 dicembre 2014 organizzata dai Giovani medici per sensibilizzare le Istituzioni, che «si riservano di intraprendere tutte le iniziative necessarie per tutelare i colleghi in formazione specialistica in caso di ulteriori criticità».
Ma a preoccupare i giovani camici bianchi è anche la bonaccia che sembra tenere in stallo un altro appuntamento importante, quello del concorso annuale per accedere alle scuole di specializzazione. Il bando dovrebbe essere indetto per decreto dal Miur entro il 28 febbraio. La prova d’esame, per ogni tipologia di scuola, si svolge non prima di sessanta giorni dalla data di pubblicazione del bando. «La scadenza è vicinissima ma non ci sono notizie. La sensazione – spiega il presidendente del Sigm, Walter Mazzucco – è che la macchina dei preparativi stia andando troppo a rilento. Lanceremo a breve un’iniziativa per sensibilizzare il Miur affinché la formazione post lauream dei medici, a cominciare dall’accesso alle scuole di specializzazione, sia considerata una priorità al pari della riforma della scuola».
Fonte: ilsole24ore sanità del 7 gennaio, a cura di Rosanna Magnano