Primi segnali «non negativi» sull’occupazione, sia in generale che per le 22 professioni sanitarie.
Lo avevamo già anticipato a inizio mese che le professioni sanitarie non conoscono crisi, ed oggi arriva la conferma.
L’indagine AlmaLaurea
Arrivano dall’indagine AlmaLaurea sui laureati del 2013, a un anno dal conseguimento del titolo. Viene quindi smentita la proiezione pessimistica che si stava facendo rispetto al trend che negli ultimi sei anni in alcuni casi ha visto il raddoppio dei senza lavoro fra i laureati. È quanto emerge dai dati del XVII rapporto annuale 2015 presentato dal Consorzio AlmaLaurea di Bologna, diretto da Andrea Cammelli.
I risultati evidenziano che nell’ultimo anno si è registrata una sostanziale parità sul tasso del 61,3% rispetto al 61,2% dell’anno precedente. Analoga situazione, anche se con leggera perdita, si rileva sul globale delle varie aree con un 40,0% del 2013 rispetto al 40,6% del precedente anno 2012, quindi mezzo punto percentuale in meno.
Trattasi, secondo AlmaLaurea, di «timidi segnali di inversione di tendenza» che derivano dalla «lieve riduzione del tasso di disoccupazione».
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La situazione della professioni sanitarie
Si ferma quindi, restando stabile, la crisi occupazionale anche per l’area delle professioni sanitarie che tuttavia continuano a mantenere ancora una volta il primo posto assoluto fra i vari gruppi disciplinari.
Resta in ogni caso la diminuzione negli ultimi sette anni per -25,8 punti percentuali, dall’87% del 2007 al 61,2% del 2013, mentre era al 61,3% nel 2012.
In immagine le statistiche per le 4 aree delle professioni sanitarie.
La stabilità sul 2013 è diversa fra le quattro aree, con lieve e unico aumento, di un punto percentuale, per infermieristica-ostetrica, da 59,6% a 60,6%, e calo di -3,2 punti percentuali per la prevenzione da 50,2% a 47 per cento.Quasi stabile per la riabilitazione, -0,7 punti percentuali dal 78,1 per cento al 77,4% e per l’area tecnica, -1 dal 50,5% del 2012 a 49,5 per cento.
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Analizzando in dettaglio le 22 professioni sanitarie sulla media degli ultimi sette anni, dal 2007 al 2013, si confermano per l’alto tasso occupazionale ai primi cinque posti con media dell’87% fisioterapista, logopedista e igienista dentale, seguiti da audioprotesista con l’83% e podologo con l’82%. Guardando la situazione sul 2013 si rileva che per la prima volta fisioterapista e logopedista perdono il primo posto a favore di igienista dentale e audioprotesista.
Al contrario, agli ultimi cinque posti si confermano assistente sanitario (53%), ostetrica (48%), tecnico di laboratorio (47%), tecnico neurofisiopatologia (45%), e tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria (41%).
In posizione intermedia tecnico di radiologia (63%), sotto la media totale che è del 74%. Ma, in questo ultimo caso, l’aspetto più significativo riguarda la gradualità della riduzione in sette anni che “crolla” dal 93% del 1997 al 38% del 2013, con -55 punti percentuali.
Con valori inferiori seguono infermiere pediatrico (-45) da 92%a 47%, tecnico fisiopatologia cardiocircolatoria (-36) da 65% a 29%.
In controtendenza infermiere che aumenta di un punto percentuale dal 62% del 2012 ma che rimane con un -30 punti percentuali rispetto al 94% del 2007.
Il fabbisogno nazionale di TRSM
Rispetto a un quadro di sostanziale stabilità, comunque negativa rispetto al passato, la situazione più critica si conferma per tecnico di radiologia rispetto a cui il presidente della Federazione Tsrm, Alessandro Beux, ha avviato iniziative verso Regioni e ministero della Salute per una riduzione del fabbisogno dagli attuali 860 ai 737 stimati sia lo scorso anno che per quest’anno accademico 2015-16, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 25% i 1.007 posti messi a bando lo scorso a.a. 2014-15 dalle Università. Per questo si attende che il ministero della Salute confermi anche per quest’anno la manovra di riequilibrio, sottraendo 70 posti rispetto agli attuali 859.
fonte: il sole24ore Sanità – maggio 2015 – a cura di A. Mastrillo
Si ma altre professioni sanitarie come Dietistica? Non se ne parla….a che punto siamo con i dati? Grazie
Ciao Massimiliano, ogni ateneo sta pubblicando i propri dati o all’interno del proprio sito web o, se è affiliato cineca, presso il sito cineca – appunto-.
Ti consiglio pertanto di visionare questa pagina qui e controllare se i dati per dietistica sono stati pubblicati presso il tuo ateneo: https://www.ammissione.it/graduatoria-professioni-sanitarie-2015-2016/