Professioni Sanitarie 2014: le preferenze degli studenti su corsi e sedi

Nonostante continui anche per l’ a.a. 2014-15 il trend negativo dello scorso anno per le domande di ammissione ai 22 corsi di laurea delle professioni sanitarie, con un -16,6% rispetto all’anno precedente, restano stabili le preferenze degli studenti su cosa vogliono studiare:

 

–       al primo posto troviamo ancora Fisioterapista con rapporto D/P che scende da 13,9 a 12,3;

–       al secondo Logopedista da 11,1 a 9,0;

–       segue al terzo Dietista da 7,1 a 6,7;

–       al quarto Ostetrica che passa da 7,1 a 6,6;

–       quindi Tecnico di Radiologia che da 6,2 dello scorso anno scende ora a 5,3.

Sotto 5: Terapista Neuropsicomotricità Età Evolutiva stabile a 4,6; Igienista Dentale che scende da 3,7 a 3,1; stabile a 2,9 Tecnico Riabilitazione.

Calano Infermiere Pediatrico da 3,1 a 2,6; Tecnico Neurofisiopatologia da 3,2 a 2,4; Podologo da 2,7 a 2,4; Tecnico Laboratorio da 2,4 a 2,3; Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatoria da 2,3 a 2,2; Ortottista da 2,2 a 2,1. Mentre Tecnico Ortopedico è l’unico ad aumentare da 1,8 a 2.

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Per la prima volta dagli ultimi 6 anni si rilevano per alcuni corsi significative riduzioni al di sotto del numero di posti a bando: Terapista Occupazione a Roma Sapienza 2 con 3 domande su 19 posti e a L’Aquila 6 domande su 10 posti. Audioprotesista a Genova con 10 domande su15 posti; a Catanzaro 4 domande su 10 posti sia per Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria che per Tecnico di Neurofisiopatologia. Per il Tecnico Ortopedico 9 domande su 15 posti a Roma Sapienza 2; infine i valori più bassi sono per Assistente Sanitario con 7 domande su 50 a Brescia e 2 domande su 10 posti a Roma Sapienza 1.
Anche se la copertura potrebbe comunque avvenire per effetto dei ripescaggi dalle domande di seconda e terza opzione, la bassa richiesta in prima opzione potrebbe portare a riflettere circa l’opportunità di continuare a mantenere l’attivazione dei corsi per orientarsi invece verso l’accorpamento su altre sedi.

In conclusione, analogamente allo scorso anno, e a differenza degli ultimi anni,  si riduce il rapporto Domande su Posti (DP) per tutte le 22 professioni sanitarie, seppure con valori diversi rispetto a quello medio del -16,3%

 

Dove vogliono studiare i ragazzi?

La diminuzione delle domande del -16,6% riguarda in misura simile quasi tutte le Regioni, con i seguenti valori: Veneto -17,4%, Friuli -20.8%, Liguria -21,8%, Emilia Romagna -18,9%, Toscana – 19,3%, Umbria -33,1%, Lazio -15,7%, Abruzzo -15,2%, Molise – 31,8%, Campania -11,0%, Puglia -21,1%, Calabria -21,6%, Sicilia –24,4% e Sardegna -25,1%.

Un minore calo riguarda invece Piemonte con -4,7%, Lombardia -7,6% e Marche con -4,2%.

Per quanto riguarda specificamente le varie Università la differenza in negativo va dal – 35,0% di Roma Sapienza 2, al -33,1% di Perugia, al 31,8% di Campobasso e al -29,4% di Palermo. Seguono Sassari -25,4%, Cagliari -24,9%, Trieste -23,9%, Messina – 23,4%, L’Aquila -22,2%; Pisa -22,1%, Genova e Bologna -21,8%, Catanzaro -21,6%, Padova -21,5%, Bari -21,3%, Foggia -20,6%, Modena -19.9%, Parma -19,4%, Catania -19,0%, Udine -18,5%, Firenze -17,8%, Siena e Pavia -16,9%, Brescia -16,2%, Napoli Federico SUN -14,6%, Roma Sapienza 1 con -17,6%, Roma Tor Vergata -13,3%, Roma Cattolica -13,2%, Ferrara -13,0%.

Sotto la soglia di -10: Varese -10,0%, Milano Statale -9,2%, Verona – 8,8%, Chieti -7,4%, Milano S.Raffaele -6,2%, Novara-Vercelli – 4,5%, Ancona -4,2%, e Torino -3,8% che perdono di meno.

Le uniche in aumento sono Milano Bicocca con +6,2% e Salerno con +5,5%. Probabili motivi: nel primo caso di Milano Bicocca sia la classificazione al primo posto fra i migliori Atenei Italiani secondo il Times High School Ranking 2011-2012 che la riduzione della tassa di iscrizione da 50 a 10 €, che diventa la quota più bassa in assoluto rispetto alla media nazionale di 55 €. Mentre Salerno, sia per la classificazione de Il Sole 24 Ore come migliore Ateneo del Meridione che per l’aumento dei posti a bando, e di conseguenza delle domande, a seguito della nuova attivazione del corso per Tecnico di Radiologia, che prima era sotto l’Università di Napoli.

Conclusioni
Dato che negli ultimi 3 anni si è interrotto il trend in crescita delle domande di ammissione, probabilmente a causa del progressivo calo occupazionale registrato negli ultimi 5 anni, sarebbe ora opportuna una attenta e approfondita valutazione per ognuno dei 22 profili al fine di rimodulare la stima dei rispettivi fabbisogni formativi sia sulla base degli sbocchi  occupazionali che delle aspettative degli studenti.

Di conseguenza, in prospettiva del prossimo AA 2015-16, solo per alcuni casi in cui resta alto il tasso occupazionale, potrebbe essere indicato un aumento dell’offerta formativa come ad es. per Logopedista e Audioprotesista.

Mentre, al contrario, adeguate misure di riduzione andrebbero adottate per contenere gli esuberi per i Tecnici di Laboratorio, di Radiologia, Neurofisiopatologia e della Prevenzione.

Per quanto riguarda la ripartizione dei posti fra le varie Università e relativi ambiti regionali meriterebbe avviare una valutazione ponderata su un periodo almeno triennale, in modo da permettere adeguati interventi a cui fa richiamo il Decreto MIUR del 26 settembre 2013 sulla “razionalizzazione” dell’offerta formativa tramite: “Fusioni tra due o più Università, accorpamento o eliminazione su base regionale, macro regionale o nazionale, in funzione della domanda della sostenibilità e degli sbocchi occupazionali, riduzione del numero di corsi presso sedi decentrate.

 

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