L’ultimo anno delle scuole superiori rappresenta un periodo importante nella vita di ogni studente, sia perché si sta completando un ciclo formativo iniziato con la scuola dell’obbligo, sia perché c’è una decisione importante da prendere che riguarda il proprio futuro professionale e non solo.
I percorsi formativi universitari sono tanti, ognuno con le proprie difficoltà e le proprie gratificazioni, decidere per l’una per l’altra facoltà può essere piuttosto complesso in quanto in gioco ci sono numerose variabili da considerare, come la predisposizione verso una particolare materia, la passione, le aspirazioni future, la personalità.
In altre parole per capire come scegliere il corso di laurea è necessario fare un vero e proprio percorso di auto analisi e comprensione di se stessi, concentrandosi sulla propria individualità, sulle proprie attitudini e peculiarità.
Anche se diversi studenti ancora non hanno le idee ben chiare su quale università scegliere, altri hanno già deciso, molti si iscriveranno a Ingegneria informatica, altri a Giurisprudenza, altri ancora opteranno per uno dei corsi relativi alle professioni sanitarie.
Da sempre però la facoltà più ambita dagli studenti italiani è quella di Medicina e Chirurgia. Il camice bianco, il prendersi cura degli alti, la gioia di salvare una vita affascinano centinaia di ragazzi che pur di realizzare il loro sogno studiano e si preparano per affrontare i test d’ingresso prima dell’iscrizione.
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Perché studiare medicina
Non c’è una motivazione giusta o uguale per tutti, certo è che sicuramente gli studenti che decidono di iscriversi a questa facoltà hanno sia una grande passione per lo studio della materie che riguardano la conoscenza del corpo umano, sia le attitudini personali che ben si adattano a questo percorso di studi e all’esercitazione del lavoro di medico.
Le motivazioni più frequenti per cui ci si iscrive all’università di Medicina e Chirurgia sono:
- La passione per la professione medica intesa come mettersi al servizio dell’uomo e assisterlo nel periodo della malattia, come interesse continuo allo studio aggiornandosi ogni anno per apprendere nuove metodiche d intervento, tecnologie diagnostiche e curative, come il mettere al centro delle proprie priorità sempre gli altri e mai se stessi.
- Il contatto umano con i pazienti e i loro familiari, tradotto nell’attitudine di saper ascoltare gli altri e la consapevolezza di stare facendo qualcosa di buono per aiutare un’altra persona a stare meglio.
- L’amore per la conoscenza del corpo umano, del suo funzionamento, del perché si sviluppino certe malattie e dello studio delle cure per combatterle.
- Buone opportunità lavorative nei vari campi della medicina, negli ospedali, nell’assistenza sanitaria pubblica, nell’amministrazione ospedaliera o negli istituti scientifici.
- Il prestigio sociale che deriva dall’assistenza agli altri e dalla grande umanità dell’animo di ogni medico.
- Seguire il percorso dei genitori che sono riusciti a trasmettere ai propri figli l’amore e la passione per questo tipo di lavoro.
Cosa si studia a medicina
Parte degli studenti che vogliono iscriversi medicina sono spinti verso questa facoltà dalla passione e dall’idealizzazione della figura del medico, anche grazie a famose serie televisive come E.R-medici in prima linea o Dr.House. Spesso capita che vengano tralasciate le informazioni essenziali su cui basare la scelta dell’Università, come i piani di studio e materie che si andranno a studiare durante questo percorso universitario.
Il corso di laurea in Medicina e Chirurgia è sicuramente uno dei più lunghi e complessi tra quelli proposti dalle università italiane, ha una durata di 6 anni, in cui vengono svolti anche tirocini in strutture ospedaliere convenzionate, più quelli della specializzazione, che possono andare da 2 a 6 anni.
La specializzazione è un corso post laurea a numero chiuso, quindi è necessario il superamento di un test d’ingresso, che fornisce conoscenze e competenze da applicare a uno specifico settore della medicina, ad esempio la pediatria, la chirurgia plastica, la medicina dello sport o la medicina del lavoro. Questi sono anni di “Contratto di formazione e lavoro”, in cui viene percepita una retribuzione.
Le materie che si studiano a Medicina e Chirurgia
Nei primi 2 anni vengo affrontate principalmente materie scientifiche di base. A partire dal 3 anno si studiano discipline cliniche, specialità mediche e chirurgiche, metodiche di laboratorio, diagnostica per immagine e tecnologie biomediche. Oltre alle lezioni in aula saranno svolti dei tirocini professionalizzanti durante i quali lo studente apprenderà come approcciare al paziente anche sotto l’aspetto psicologico, la comunicazione con i familiari, la collaborazione con le altre figure sanitarie.
Di seguito trovi un elenco generico delle discipline studiate durante i 6 anni di medicina, senza dimenticare che ogni ateneo propone un proprio piano di studi con argomenti specifici e caratterizzanti nei diversi anni.
1° anno
- Biologia
- Biofisica
- Chimica biologica e Chimica medica
- Fisica
- Inglese scientifico
- Istologia e embriologia
- Scienze umane
- Statistica medica
2° anno
- Anatomia umana
- Biologia molecolare
- Fisiologia umana
- Genetica
- Immunologia
- Microbiologia
3° anno
- Fisiologia umana
- Fisiopatologia generale e Fisiopatologia medica
- Medicina di comunità
- Medicina di laboratorio
- Patologia generale
- Psichiatria psicosomatica
- Statistica medica
4° anno
- Anatomia patologica
- Diagnostica per immagini
- Farmacologia
- Malattie degli organi di senso
- Metodologia clinica
- Specialità medico chirurgiche
5° anno
- Anatomia patologica
- Chirurgia generale
- Emergenze medico-chirurgiche
- Medicina e sanità pubblica
- Medicina interna
- Neurologia
- Pediatria
- Psichiatria
- Specialità medico-chirurgiche
- Bioetica
6° anno
- Chirurgia generale
- Ortopedia e traumatologia
- Ostetricia e ginecologia
- Tesi
Quale ateneo scegliere per studiare medicina
Se hai le giuste motivazione e la passione per le materie che andrai a studiare non ti resta che scegliere in quale ateneo iniziare il tuo percorso di studi.
I fattori che maggiormente influenzano questa decisione sono la vicinanza geografica, la conoscenza indiretta grazie ad amici o parenti che già frequentano e la maggiore possibilità di superare i test di ingresso.
Frequentare l’università più vicino casa può avere diversi vantaggi, il primo fra tutti di ordine economico. Facendo il pendolare non dovrai pagare un affitto di casa, le bollette e fare la spesa, inoltre può esserci anche un risparmio di tempo. Vivere da soli o condividere l’appartamento con altri coinquilini vuol dire prendersi cura della casa, adoperarsi nelle pulizie degli spazi comuni e della propria stanza, organizzarsi per il pranzo, tutte attività che sotto esame possono diventare pesanti e difficili da gestire.
Se preferisci scriverti a una facoltà al di fuori della tua città di residenza ricorda che sono diverse le università che mettono a disposizione borse di studio per gli studenti fuori sede e per gli studenti pendolari che risiedono a una certa distanza o impiegano un certo tempo per raggiungere l’ateneo. Per avere maggiori informazioni in tal senso e per sapere quali sono i requisiti per ottenere la borsa di studio ti consigliamo di visitare il sito delle singole università per scaricare il bando che ti interessa.
Un altro fattore che influenza la scelta dell’ateneo è la conoscenza, seppur indiretta che si ha di esso. Avere informazioni di amici o conoscenti che già frequentano quella specifica facoltà di medicina, può aiutarti a gestire l’ansia e lo stress nell’affrontare un nuovo percorso.
Sapere chi sono gli insegnanti, quali sono più severi e quali più pacati, quali sono le materie da affrontare, come muoversi all’interno della facoltà, conoscere già qualcuno a cui rivolgerti nei momenti di difficoltà può farti affrontare il percorso universitario con maggiore serenità e tranquillità dandoti la possibilità di concentrarti interamente sui i tuoi studi.
Queste sono sicuramente due componenti valide che possono rientrare nella scelta di qualsiasi percorso universitario, ma quando si tratta di scegliere l’ateneo dove studiare medicina allora ci sono ulteriori considerazioni da fare.
Come ad esempio chi sono i professori che ci insegnano, che tipo di curriculum accademico hanno e di quale settore della medicina si occupano nello specifico.
Inoltre sa hai le idee ben precise sulla specializzazione da intraprendere in seguito, puoi orientarti verso un ateneo in cui insegna un luminare della medicina in quel campo, così da avere un giorno la possibilità di laurearti con lui in modo da apprendere più da vicino il suo modo di lavorare e perché no, entrare a far parte del suo staff.
Abbiamo già accennato di come durante gli anni del tuo percorso universitario ti troverai a svolgere tirocini presso aziende ospedaliere convenzionate con l’università, per fare una scelta oculata puoi informarti quali sono gli ospedali a cui verrai assegnato per fare il tuo tirocinio, in quale campo medico sono all’avanguardia: oncologia? cardiochirurgia? neurochirurgia?
Detto in altre parole avere la possibilità di svolgere un tirocinio presso un’ospedale prestigioso per un determinato settore che coincide quello a cui aspiri un giorno può essere una bella occasione per apprendere sul campo le migliori competenze, conoscenze e metodologie di intervento.
Un ultimo fattore, forse quello maggiormente tenuto inconsiderazione dagli studenti che vogliono laurearsi in medicina, è la facilità di accesso, ossia gli atenei dove è più facile superare il test di ammissione.
Come ben saprai la facoltà di Medicine e Chirurgia è a numero programmato nazionale, questo vuol dire che domande, norme e giorni di selezione sono interamente decisi dal Ministero della Pubblica Istruzione, quindi il livello di difficoltà della prova è uguale in tutta Italia. L’unica differenza sta nel numero di candidati che partecipano al test per i posti messi a disposizione dall’ateneo. Ovviamente meno concorrenti ci saranno più aumentano le possibilità di entrare a medicina.
Una considerazione generale che puoi fare è che sicuramente nelle grandi università come la Federico II di Napoli o La Sapienza a Roma, saranno sicuramente quelle maggiormente prese d’assalto dagli studenti, di certo puoi avere maggiori possibilità di superare il test d’ingresso in una città più piccola.
Inoltre un dato che puoi recuperare è quello relativo al rapporto tra il numero di iscritti e il numero di posti disponibili negli anni precedenti così da avere una stima, anche approssimativa, della quantità dei concorrenti e di conseguenza della facilità o della difficoltà maggiore nel superare la prova d’accesso.
I migliori 10 atenei dove studiare medicina
Incrociando la progressione di carriera e internazionalizzazione il Censis ha stilato la classifica 2015/2016 dei migliori atenei dove studiare medicina.
Per progressione di carriera si intendono i dati relativi alla quantità di iscritti regolari, al numero di studenti che proseguono la loro carriera universitaria passando dal primo al secondo anno e al tasso di regolarità dei laureati.
Mentre l’internazionalizzazione prende in esame i dati riguardanti la mobilità degli studenti in uscita (il rapporto tra numero di studenti che hanno trascorso un periodo all’estero e iscritti al netto degli immatricolati), le università ospitanti (il rapporto tra il numero delle università straniere che hanno ospitato studenti erasmus e totale degli iscritti), la percentuale degli studenti stranieri sul numero totale degli iscritti.
Il voto finale sarà la media del punteggio dei due parametri e potrà raggiungere un massimo di 110 punti.
Al primo posto della classifica del Censis si trova l’Università di Medicina di Pavia con un voto medio di 109 L’università di Pavia che ha preso il massimo dei voti per la progressione di carriera (110), mentre per l’internazionalizzazione si è aggiudicata ben 108 punti.
Al secondo posto c’è l’Università di Padova, in questo caso i dati mostrano una situazione abbastanza equilibrata tra i due parametri di riferimento, 106 per la progressione di carriera e 107 per l’internazionalizzazione, con una media del 106,5.
Al terzo posto con solo mezzo punto di scarto dalla seconda si colloca l’Università di Udine, con una media di 106 punti avendo ottenuto 102 per la progressione e ben 110 per l’internazionalizzazione.
Al quarto posto c’è la Bicocca di Milano, che totalizza 107 punti per la progressione di carriera e 95 per i rapporti internazionali, raggiungendo la media di 101.
Il quinto posto è occupato dall’Università di Modena e Reggio Emilia che vede un sostanzioso scarto fra i due parametri presi in considerazione. Anche se è tra le migliori per la progressione di carriera con un punteggio di 110, i rapporti internazionali ottengono un voto pari a 83, con una media finale di 95,5.
Il sesto posto va all’Università di Bologna con un voto medio di 96, 99 punti per la progressione di carriera e 95 per l’internazionalizzazione.
Al settimo posto si trova l’Università di Firenze in ex equo con altri due atenei, quello di Milano e quello dell’Insubria. La facoltà fiorentina prende uno dei voti più bassi sulla progressione di carriera, 77, mentre per i rapporti internazionali gli viene assegnato il punteggio più alto 110, con una media di 93,5.
Al ottavo posto c’è l’Università degli Studi di Milano con 92 punti per la progressione della carriera e 95 per l’internazionalizzazione.
Il nono posto va all’Università dell’Insubria che ha sede nelle città di Como e Varese, con 93 punti per la progressione delle carriere e 94 per i rapporti internazionali.
Al decimo posto troviamo di nuovo un ex equo tra l’Università di Bari e quella del Piemonte Orientale, la prima con 83 per la progressione e 103 per i rapporti internazionali, la seconda con 100 per le carriere e 86 per l’internazionalizzazione con una media di 93 punti.
Atenei dove studiare medicina all’estero
Poter frequentare la facoltà di Medicina senza il rischio di non superare il l’esame d’ingresso è il sogno di molti studenti, purtroppo in Italia non esistono atenei senza la prova selettiva quindi per iscriverti in una delle tante università italiane dovrai studiare e approfondire le materie sui manuali di preparazione al test di medicina e chirurgia.
All’estero invece ci sono diversi atenei dove i test di ingresso sono molto più facili o addirittura inesistenti.
Tra le mete più apprezzate dagli studenti italiani ci sono la Svizzera, la Spagna, l’Albania la Bulgaria, l’Ungheria e la Romania.
Anche se c’è il vantaggio di potersi iscrivere senza dover superare il test d’ingresso, studiare all’estero non è sempre facile e può avere condizioni sfavorevoli come i costi elevati da sostenere per alcune città europee, la lontananza, non è sempre facile infatti vivere per diversi anni lontano da casa e dai propri affetti, la conoscenza della lingua locale. Inoltre una volta ritornati in patria per alcuni atenei è necessario affrontare una lunga trafila burocratica per il riconoscimento del titolo.
Molti studenti che non sono riusciti a superare il test, ma non vogliono rinunciare al sogno di studiare e laurearsi in uno degli atenei di medicina italiani, decidono di iscriversi e frequentare il primo anno all’estero per poi tentare il trasferimento in un dipartimento di medicina e chirurgia italiano senza dover affrontare nuovamente la prova di selezione.
Studiare medicina negli atenei privati
Per avere qualche possibilità in più di studiare medicina oltre che in una università statale puoi tentare la prova d’ingresso anche in uno degli atenei privati italiani. In quest ultimo caso infatti i test non sono ministeriali quindi puoi provare fare tutti gli esami di ammissione che vuoi a patto che non ricadano nello stesso giorno.
Gli atenei privati in cui studiare medicina sono il San Raffaele di Milano, la Cattolica di Roma, l’Humanitas di Milano e l’Università Campus-Biomedico a Roma.
Per una preparazione efficace, consigliamo il Kit completo per i test d’accesso in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.