Studiare e lavorare all’estero: a chi devi rivolgerti se hai un problema?

[vc_row][vc_column][vc_column_text]“Boom di Italiani che vanno all’estero per studio e lavoro”: è la notizia di questi giorni.
Sono 107mila infatti gli italiani che nel 2015 hanno lasciato il Paese per motivi di studio o lavoro: la maggior parte under 35.

Se anche tu hai deciso di trasferirti o ti sei trasferito da poco ma non sai come affrontare varie emergenze o problematiche di carattere burocratico, questa guida fa a caso tuo.

Probabilmente ti troverai ad affrontare una di queste situazioni:

  • Aprire un conto corrente
  • Conseguire patenti di guida
  • Iscriversi all’Università e ottenere il riconoscimento titoli accademici
  • Richiedere assistenza sanitaria non programmata
  • Richiedere assistenza per farmaci non prescritti e ricette mediche

Aprire un conto corrente

Veniamo subito al primo punto: l’apertura di un conto corrente. Si tratta di una procedura che non dovrebbe presentare difficoltà, qualsiasi banca ti dovrà riconoscere questo diritto, poiché sei cittadino europeo.

Ecco i documenti di cui dovrai munirti:

  • Documenti d’identità validi in tutta la zona UE
  • Carta di credito/debito
  • Quadro RW dichiarazione dei redditi

Se desideri aprire un nuovo conto nello stesso paese, comunica alla nuova banca che desideri cambiare e trasferire sul nuovo conto gli ordini di pagamento ricorrenti.

La nuova banca provvederà ad assicurare il trasferimento di tutti i dati e la cancellazione degli ordini in corso da parte dell’altro istituto di credito.

La banca dovrà inoltre informare terzi che stai cambiando contro, come datore di lavoro, ente previdenziale e imprese di servizi pubblici. Sarà compito della banca anche predisporre nuovi ordini e accettare eventuali addebiti sul nuovo conto.

Se invece decidi di chiudere un conto, potresti comunque vederti addebitare delle spese. I trasferimenti sul nuovo conto sono tutti legali, a patto che le fonti siano lecite.

Per l’apertura di un conto corrente estero è necessario compilare il quadro RW della dichiarazione dei redditi. La gestione del conto avviene come in Italia, agevolata da pratici servizi online.

La parte più “impegnativa” è la compilazione della domanda di apertura del nuovo conto. Ci saranno diversi moduli da firmare, ma per il resto saranno richieste informazioni sulle tue generalità e molti documenti da firmare.

Inoltre, dovrai aspettarti diverse richieste della banca relative alla tua posizione corrente ed informazioni sulle ragioni per l’apertura del conto e sulla tua storia finanziaria. È utile non avere attività sospette in corso.

Dopo i dovuti accertamenti, il tuo conto sarà utilizzabile. Potrai effettuare  il deposito iniziale e i futuri trasferimenti tramite bonifico bancario.

Ottenere la patente di guida

Dopo un certo periodo in cui hai deciso di trasferirti all’estero, potrà esserti utile sapere come fare per guidare un veicolo. Ecco cosa c’è da sapere.

Se la tua patente è stata rilasciata da un paese dell’UE, è riconosciuta in tutta l’Unione europea e la puoi usare se:

  • è valida
  • hai l’età necessaria per guidare un veicolo della categoria equivalente
  • non è stata sospesa o soggetta a restrizioni e non è stata revocata nel paese che l’ha rilasciata.

Se vuoi, puoi sostituirla con una patente del paese dell’UE in cui ti sei trasferito, ma non sei obbligato a farlo. L’importante è sapere che esiste un riconoscimento reciproco. Tutte le patenti di guida rilasciate nell’UE sono riconosciute in tutta l’UE, che si tratti di modelli nuovi o vecchi.

Quindi, se ti trasferisci in un altro paese, di solito non devi sostituire la patente.

Puoi guidare nel tuo nuovo paese con la tua attuale patente, finché è ancora in corso di validità.

Per ottenere la patente di guida europea, devi:

  • essere abitualmente residente nel paese dell’UE interessato
  • soddisfare i requisiti minimi di età
  • soddisfare i requisiti minimi di idoneità fisica
  • superare un esame di guida.

Puoi richiedere la patente nel tuo paese di residenza, ed averci vissuto almeno 185 giorni in un anno di calendario per motivi personali o di lavoro.

Se sei all’estero per studiare all’università, il tuo luogo di normale residenza non cambia, ma puoi comunque richiedere la patente nel paese dell’UE ospitante se dimostri di averci studiato per almeno 6 mesi.
Per sapere quali documenti ti occorrono per trasferirti all’estero, puoi consultare la guida “Trasferirsi all’estero: quali documenti ed assicurazioni servono”

Università e riconoscimento dei titoli accademici

In qualità di cittadino europeo hai il diritto di frequentare qualsiasi università di un altro stato, con le stesse modalità degli studenti del luogo. Tuttavia, le condizioni di ammissione variano notevolmente a seconda dei paesi e delle università.

Prima di partire, informati sul sistema d’istruzione superiore del paese in cui vorresti studiare.

Non esiste un meccanismo automatico per il riconoscimento dei titoli accademici a livello europeo. Di conseguenza, se hai intenzione di proseguire gli studi in un altro paese, dovresti rivolgerti alle autorità competenti per ottenere il riconoscimento del tuo titolo di studio, ossia dovrai fare appello all’università che vorrai frequentare.

Se hai già deciso di completare una parte degli studi all’estero, prima di partire verifica che il paese in cui hai scelto di recarti riconosca il tuo titolo di studio.

I sistemi d’istruzione rientrano nelle competenze delle autorità nazionali dei paesi dell’UE, le quali determinano le norme da applicare, comprese quelle relative al riconoscimento dei titoli accademici conseguiti all’estero.

Nella maggior parte dei casi, puoi ottenere un “certificato di equipollenza” del diploma di laurea, che equipara il tuo titolo di studio a quelli del paese in cui desideri trasferirti. A tal fine, contatta il centro ENIC/NARIC del paese in cui desideri ottenere l’equipollenza.

Prima di chiedere l’equipollenza, accertati:

  • dell’eventuale costo del servizio
  • della durata della valutazione – occorrono diverse settimane o più mesi a seconda del paese, dello scopo e della complessità della pratica
  • del documento che verrà rilasciato – potrebbe trattarsi di una piena equipollenza o di una relazione comparativa
  • di cosa puoi fare se non condividi l’esito della valutazione (come presentare ricorso).

Se hai già deciso dove trasferirti, consulta la guida “Lavorare e vivere all’estero: dal lavoro al costo della vita”.
Se invece non sai ancora quale università vuoi frequentare potrebbe interessarti la nostra guida alle migliori università del mondo. Attenzione però, se la tua destinazione è il Regno Unito probabilmente ti occorre sapere cosa succede dopo la Brexit.

Assistenza sanitaria non programmata

Uno dei problemi maggiori riscontrati all’estero è l’assistenza sanitaria. In quanto cittadino dell’Unione Europea, se ti ammali inaspettatamente durante un soggiorno temporaneo all’estero, di vacanza, lavoro o studio, hai diritto alle cure mediche da dispensare subito. Godi inoltre degli stessi diritti delle persone assicurate nel paese in cui ti trovi.

In tutti i viaggi all’estero è meglio portare con sé la tessera europea di assicurazione malattia (TEAM).

La TEAM, viene rilasciata, in linea di principio a tutte le persone iscritte e a carico del Servizio sanitario nazionale (SSN) in possesso della cittadinanza italiana che hanno la residenza in Italia. Ci sono alcune eccezioni che riguardano i lavoratori con contratto di diritto italiano iscritti all’Anagrafe italiani residenti all’estero (AIRE) e distaccati all’estero.

La tessera costituisce la prova fisica del fatto che si è assicurati in un paese europeo e semplifica le procedure di pagamento e rimborso.

Se non hai la tessera con te o non sei in grado di usarla, hai comunque diritto alle cure, ma sei tenuto a pagare subito e a chiedere il rimborso al tuo rientro.

Se hai bisogno di essere visitato da un medico o ricoverato in ospedale, se sei munito della TEAM sarà più semplice ottenere l’accesso all’assistenza sanitaria pubblica e il rimborso dei costi sostenuti.

Ricorda che i sistemi di assistenza sanitaria e di previdenza sociale variano da un paese dell’UE all’altro. In alcuni paesi può essere necessario pagare il medico o l’ospedale direttamente per le cure ricevute, mentre in altri non è previsto alcun pagamento.

Assistenza sanitaria per farmaci non prescritti e ricette mediche

Quando si è all’estero e si devono acquistare farmaci soggetti a prescrizione ma che non hai, potrebbe presentarsi qualche problema. Bisogna accertarsi che il farmacista possa dover avere un consenso da un medico o altrimenti è quasi impossibile averli.

Per questo motivo, ti consiglio di procurati in tempo tutti i farmaci di cui hai bisogno e quando ti occorre, ottenere la prescrizione in tempi non sospetti.

I farmaci che non richiedono una prescrizione medica possono essere acquistati liberamente, quindi potrai prenderli senza alcun problema.

Una ricetta rilasciata da un medico del tuo paese è valida in tutti i paesi dell’UE. Tuttavia, un medicinale prescritto in un paese potrebbe non essere disponibile in un altro paese, o potrebbe avere un nome diverso.

È possibile chiedere al proprio medico una ricetta utilizzabile in un altro paese europeo anche come“ricetta transfrontaliera“.

Non esiste un formato specifico per le ricette destinate a essere utilizzate in un altro paese dell’UE. In linea generale la ricetta che useresti nel tuo paese d’origine dovrebbe contenere già sufficienti informazioni per poterla utilizzare in un altro paese dell’UE. La ricetta deve contenere almeno le seguenti informazioni:

  • i dati del paziente: nome e cognome (scritti entrambi per esteso) e data di nascita
  • la data di emissione
  • i dati del medico che prescrive il medicinale: nome e cognome (scritti per esteso), qualifica professionale, recapito diretto, indirizzo professionale (compreso il paese) e firma (scritta o digitale)
  • i dati del medicinale prescritto: nome comune (preferibile al nome commerciale, che può variare a seconda dei paesi), formato (compresse, soluzione, ecc.), quantità, concentrazione e posologia.

Se pensi che avrai bisogno di presentare una ricetta all’estero, oppure se hai una ricetta estera che dovrai utilizzare per acquistare medicinali nel tuo paese d’origine, verifica che il medico abbia inserito tutte queste informazioni. In questo modo potrai essere certo che un farmacista di un altro paese dell’UE sia in grado di capire facilmente la ricetta e di individuare correttamente il farmaco e la posologia da te richiesti.

Quando acquisti un farmaco con prescrizione medica all’estero è possibile che tu debba pagarlo per intero, anche se nel tuo paese vi sono regole diverse. Se hai diritto al rimborso, puoi chiederlo al tuo ente assicurativo una volta tornato a casa.

Questo dipende dalla tua copertura sanitaria e dalle norme vigenti nel paese in cui ti trovi.

La tessera europea di assicurazione malattia (TEAM) ti dà diritto a ricevere i trattamenti medici di cui hai bisogno alle stesse condizioni degli assistiti del paese in cui ti trovi. Se hai una ricetta rilasciata nel paese in cui ti trovi, devi presentarla in farmacia insieme alla tua tessera TEAM.

Questo significa che il prezzo che pagherai in farmacia sarà lo stesso delle persone residenti e coperte dall’assistenza sanitaria nel paese in questione. In alcuni paesi dell’UE questo può significare che non pagherai nulla, mentre in altri potresti dover pagare un certo importo.

Se non hai una tessera TEAM o hai una ricetta transfrontaliera

Dovrai probabilmente pagare il prezzo intero del medicinale acquistato con ricetta in farmacia:

  • se non hai una tessera TEAM o hai dimenticato di portarla in viaggio con te all’estero
  • se hai un’assicurazione di viaggio privata
  • se hai una ricetta rilasciata da un altro paese dell’UE (ricetta transfrontaliera).

Ricordati di farti rilasciare una ricevuta dalla farmacia. Al tuo rientro dovrai chiedere il rimborso al tuo ente assicurativo.

Quando è opportuno rivolgersi all’Ambasciata Italiana

Se il tuo soggiorno all’estero si è prolungato tanto da trattarsi di trasferimento, potrai aver bisogno di risolvere questioni burocratiche e per questo dovrai rivolgerti all’ambasciata italiana.

Di seguito, ecco un elenco di tutti i possibili casi che potrai risolvere, partendo dall’informazione e quindi cliccando sul sito della Farnesina , nella sezione “Ufficio Relazione con il Pubblico”, troverai tutte le risposte a domande relative a queste questioni:

  • Matrimonio
  • Studiare all’estero
  • Titolo di studio
  • Passaporto
  • Voto all’estero
  • Pensione
  • Carta d’identità
  • Patente
  • Procura
  • Eredità
  • Traduzioni e legalizzazioni
  • Sentenze straniere
  • Divorzio
  • Sottrazione minori
  • Adozioni
  • Assistenza in viaggio
  • Arresto

Quindi, potrai rivolgerti all’ambasciata, tutte le volte che avrai un problema relativo all’anagrafe, al riconoscimento di titoli, questioni legali, riconoscimento diritti e sussidi.

Se hai ancora bisogno di informarti sulle procedure per ottenere la residenza all’estero e tanto altro, ti consiglio la lettura di “Guida per gli italiani all’estero” e nella speranza di averti aiutato, ti auguro un Buon Viaggio!

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